Domenica, 03 Novembre 2019 15:51

Grandinata 10 luglio, no a stato di emergenza. Marsilio scrive a Bonaccini

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Il governo ha deciso di non concedere all'Abruzzo lo stato di emergenza per la grandinata che il 10 luglio scorso mise in ginocchio buona parte della costa e anche parte dell'entroterra. Manca ancora l'ufficialità ma da quanto è trapelato finora dal dipartimento di Protezione civile, mancherebbero i requisiti per il riconoscimento.

In ballo ci sono 222 milioni di euro. A tanto infatti ammontano i danni quantificati dai comuni, così ripartiti: 652 mila euro nella provincia dell'Aquila, 106 milioni in quella di Chieti, 114 a Pescara e 1,8 milioni a Teramo.

Il governatore Marco Marsilio ha scritto al Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, nella qualità di presidente della Conferenza delle Regioni, e ai Presidenti delle Regioni Marche, Molise e Puglia, per sollecitare un intervento comune nei confronti del governo. Bonaccini ha pienamente condiviso l’iniziativa e assicurato che se ne farà portatore a nome di tutte le regioni interessate.

 

Di Giuseppantonio (Udc): "Governo torni sui suoi passi"

“Sosteniamo l’azione promossa dal presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha investito del problema il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna, e i presidenti delle Regioni Marche, Molise e Puglia, per sollecitare un intervento comune nei confronti del Governo perché venga riconosciuto lo stato di emergenza grazie al quale procedere al risarcimento di quanti hanno subito danni nella violenza distruttiva della grandinata del 10 luglio scorso”.

Lo afferma Enrico Di Giuseppantonio, segretario regionale dell’Udc e sindaco di Fossacesia, uno dei centri più colpiti della costa adriatica dall’eccezionale fenomeno naturale.


“Stiamo parlando di danni ad edifici pubblici e privati, alla viabilità, ad aziende agricole, colture, attività turistiche, calcolati per 106 milioni in provincia di Chieti, 114 a Pescara, 1,8 milioni a Teramo, 652 mila euro nella provincia de L'Aquila – ricorda Di Giuseppantonio -. Dare la possibilità ai cittadini e alle nostre aziende di risollevarsi o quantomeno recuperare almeno parte delle spese sostenute per le riparazioni, è doveroso. Senza contare poi che molti comuni hanno dovuto provvedere o dovranno farlo presto, a interventi alle strutture, che richiedono un notevole impegno economico. L’iniziativa del presidente Marsilio quindi ci trova pienamente concordi e siamo convinti che la risposta del Governo potrà e dovrà essere diversa per non abbandonare soprattutto i sindaci. Un invito ai parlamentari eletti in Abruzzo a sostenere la richiesta dei comuni, della Provincia, delle imprese e di molti cittadini”.

 

Ultima modifica il Lunedì, 04 Novembre 2019 13:31

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