"La mancata ricostruzione delle scuole è l'emblema della lentezza della ricostruzione pubblica. La disattenzione mostrata finora da parte di chi dovrebbe garantire, anche attraverso l'esperienza aquilana, edifici scolastici sicuri a tutta la nazione, è davvero gravissima".
E' un vero e proprio atto d'accusa quello lanciato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi in occasione della presentazione del progetto vincitore per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Gignano-Torretta-S.Elia. Nel mirino del primo cittadino i rapppresentanti delle istituzioni nazionali, colpevoli di non aver saputo dare risposte concrete alle richieste relative alle criticità del processo di ricostruzione. Prima fra tutte quella riguardante l'approvazione di norme più snelle per velocizzare la ricostruzione pubblica e delle scuole (così come è stato fatto per il sisma del Centro Italia) e per superare le difficoltà che permangono ancora in quella privata. Istanza, ha inteso sottolineare Biondi, sollevata in più occasioni dall'amministrazione comunale e contenuta nel pacchetto di emendamenti, condiviso con tutti i rappresentanti istituzionali, delle categorie produttive e datoriali del territorio, presentato in fase di approvazione del Decreto Sisma.
Per Biondi, la sfida della ricostruzione del patrimonio edilizio scolastico non può essere affrontata senza il sostegno del governo centrale, a causa della carenza di risorse umane ed economiche di cui soffre l'Ente. "In Italia l'appalto per una scuola sul modello che presentiamo oggi richiede circa otto anni. E' un problema enorme, rappresentato a più livelli, anche alla Struttura tecnica di missione quando chiedemmo, nel 2017, di ridiscutere la convenzione con Abruzzo Engineering per dirottare parte delle risorse stanziate per assegnare personale agli uffici di ricostruzione. La prima tranche di nuovi tecnici ha preso servizio un mese fa: la Struttura di missione ha impiegato due anni per definire le modalità di utilizzo di queste risorse".
Nonostante l'urgenza del problema, ha sottolineato il primo cittadino, "il pacchetto di proposte condiviso con tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione e consegnato ai parlamentari abruzzesi e ai rappresentanti del governo non è stato mai approvato, e le occasioni non sono mancate: lo Sblocca Cantieri, la legge di bilancio per il 2019, fino al Decreto Sisma recentemente approvato. Si tratta, oltretutto, di una serie di proposte di buon senso e a costo zero per lo Stato italiano ".
Un j'accuse, quello pronunciato dal primo cittadino, che non ha risparmiato nemmeno il Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, atteso a L'Aquila il prossimo 17 dicembre per un incontro con i comitati e con i rappresentanti istituzionali per fare il punto sulla mancata ricostruzione delle scuole.
"Il tema della sicurezza e della semplificazione burocratica per la ricostruzione pubblica merita una presa di posizione forte che fino ad oggi non abbiamo visto. Lo scorso settembre, in occasione della visita all'Aquila del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, il Ministro ha preso un impegno davanti alla nostra comunità e alla più alta carica istituzionale del Paese. Se l'esito di questa volontà di collaborazione è quello che abbiamo visto, non ci siamo proprio. Avrò modo di ribadire quanto detto durante la prossima visita del Ministro a L'Aquila".
Biondi ha quindi rivendicato l'attività di ricognizione sull'edilizia scolastica svolta dall'amministrazione, parlando di "grandi risultati raggiunti nonostante la situazione drammatica ereditata dalla pèrecedente amministrazione. Nell'ultimo anno sono stati approvati documenti preliminari alla progettazione per circa 54 milioni di euro. Sono in programmazione 5 interventi per circa 23 milioni di euro e sono in progettazione 8 interventi per 31,5 milioni di euro, oltre all'intervento di ricostrunzione della scuola Mazzini, approvato qualche giorno fa in Consiglio comunale, e quello per la costruzione del nuovo polo scolastico di Gignano-Torretta-S.Elia".
Romano (Il Passo Possibile): "Responsabilità è dell'amministrazione che non ha approvato il Piano di edilizia scolastica"
"La chiave delle invettive che oggi Biondi non ha risparmiato al Governo sulla ricostruzione delle scuole sta in un articolo di un accordo".
A dirlo è il capogruppo del Passo Possibile, Paolo Romano.
"Il 28 maggio 2018 in pompa magna viene siglato dal sindaco, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche e dall’Anac un accordo che mirava all’accelerazione e alla semplificazione dei processi di ricostruzione dell’edilizia scolastica. Biondi promette ancora una volta l’agognata svolta sulla ricostruzione delle scuole. Ma l’accordo all’art.7 recita: 'il presente accordo ha efficacia fino alla completa esecuzione dei contratti pubblici e comunque non oltre la data del 31 dicembre 2019'. Ora, in mancanza dell’approvazione in Consiglio Comunale del Piano di edilizia scolastica che dovrebbe dirci quali scuole andremo a ricostruire e dove si ricostruiranno, si può oggi puntare il dito contro il Governo che non fornisce semplificazioni alla ricostruzione pubblica quando il Comune ha avuto un anno e mezzo di tempo per fornire i progetti delle scuole che comunque sarebbero andati in deroga al codice degli appalti e non lo ha fatto?".
Movimento giovanile della sinistra: "Incompetenza dell'amministrazione"
"Ed eccolo qua il sindaco che nei primi 100 giorni di mandato ha ricostruito tutte le scuole. Ah no!".
L'affondo è del Movimento giovanile della sinistra.
"Come ci aspettavamo, a sette giorni dal tavolo con il Ministro Fioramonti sull'edilizia scolastica, il nostro sindaco inizia ad attaccare il governo e a scaricare la colpa della sua incompetenza su altri. Nel tavolo passato si era impegnato a raccogliere finalmente tutti gli indici di vulnerabilità delle scuole comunali ma ad oggi? Il nulla. Ci chiediamo come sia possibile ricostruire le scuole senza un'idea di città, senza gli indici di vulnerabilità, senza una pianificazione della ricostruzione con la provincia per quanto riguarda le scuole superiori e con l'imposizione del ridimensionamento scolastico che non ha nulla a che vedere con il cronoprogramma per la ricostruzione. Basta continuare a governare con slogan, basta prendere in giro gli aquilani. Basta soprattutto governare per un proprio tornaconto personale! La ricostruzione non può prescindere dal fatto che gli emendamenti di Biondi vengano accettati o meno. Basta teatrini. Incompetenza al governo".