"Infranto il muro delle 700 mila presenze all'aeroporto d'Abruzzo".
Ad annunciarlo è l'assessore regionale al Turismo e alle Attività produttive Mauro Febbo dopo che la società che gestisce i servizi aeroportuali ha reso noto i dati 2019 relativi all'affluenza.
"Il 2019 si chiude con il botto che attendevamo da tempo - insiste Febbo -. Nello scalo aeroportuale abruzzese sono transitati 703386 passeggeri. Un risultato storico raggiunto grazie al connubio tra la Regione Abruzzo e i vertici della Saga. È la prima volta che accade e suggella una crescita, non solo in termini numerici, che è al centro della strategia di questo governo regionale e dell'assessorato al Turismo. Riteniamo centrale e fondamentale il ruolo dell'aeroporto d'Abruzzo per lo sviluppo turistico ed è per questo che abbiamo deciso di investire con convinzione indirizzando una serie di politiche che stanno dando i loro frutti. Il picco degli oltre 700 mila transiti è solo l'aspetto più visibile di una politica fatta di sostanza e non di parole".
I dati riferiti al 2019 segnano dunque un decisivo rialzo per le presenze che l'anno scorso si erano fermate a 670 mila.
"Ma c'è un dato da non sottovalutare - incalza Febbo - il picco di presenze è stato raggiunto nonostante la chiusura per tre mesi dell'aeroporto di Linate Milano, storica rotta che in un anno movimenta circa 25 mila passeggeri. Per questo il dato dei 700 mila è sorprendente e ci spinge ad andare avanti puntando all’ambizioso obiettivo di 1 milione di passeggeri".
La strada della programmazione è stata tracciata dalla Giunta regionale e dai vertici della Saga.
"In cima alla lista - dice l'assessore al Turismo - figura il via libera da parte dell'Enac all'allungamento della pista con interventi per 16,3 milioni di euro aprendo l'aeroporto ai voli intercontinentali che potranno quindi essere programmati ed effettuati regolarmente. Vanno poi aggiunti due passaggi di grande rilevanza politica: l'inserimento dell'Aeroporto d'Abruzzo nel nuovo Piano triennale del turismo che sostituirà quello scaduto il 31 dicembre e la pubblicazione, entro gennaio 2020, del bando ad evidenza pubblica per l'incremento delle rotte aeree. Queste le azioni messe in campo per far crescere l'aeroporto d'Abruzzo e i dati del 2019 ci dicono che la strada è quella giusta".
Febbo è intervenuto anche per rispondere alle accuse rivoltegli dall'opposizione in merito all'assenza, nel bilanio regionale, di risorse specifiche per l'artigianato.
"Confutazioni del tutto insusssistenti" commenta l'assessore.
"Innanzitutto, stiamo lavorando alla nuova programmazione comunitaria 2021-2027, la quale, come ho avuto modo di dire più volte, sia in riunioni pubbliche che sul numero di dicembre di "Obiettivo Impresa" - rivista pubblicata da Confartigianato Chieti-L'Aquila - segnerà un punto di svolta di questo governo regionale. Le risorse del futuro POR FESR Abruzzo 2021-2027 sono le uniche reali e certe partite contabili in entrata a nostra disposizione per realizzare misure di sviluppo e crescita. In tale contesto verrà riconosciuto un ruolo centrale alle piccole e medie imprese, artigiane e non, in quanto lo sviluppo e la crescita della Regione Abruzzo sono strettamente legati a siffatte realtà imprenditoriali. Tali affermazioni di principio – prosegue Mauro Febbo - sono già state declinate in concreti atti di indirizzo nel corso della prima riunione di confronto partenariale per la programmazione 2021-2027, che si è tenuta a Roseto lo scorso 16 dicembre. In tale sede, abbiamo ascoltato le esigenze del settore artigiano ed abbiamo condiviso l'avvio di un percorso volto a soddisfare le esigenze delle imprese artigiane abruzzesi nell'ottica di recuperare una loro competitività, sia sul mercato interno, che su quello internazionale".
"Per ottenere tali risultati è necessario delineare un nuovo modello di sviluppo regionale condiviso con i piccoli imprenditori artigiani del nostro territorio. Al contrario, il centrosinistra continua a favoleggiare finanziamenti "a pioggia" con piccole leggi "provvedimento", che hanno un respiro corto, non favoriscono le migliori realtà artigiane regionali e, soprattutto, sono basate su una visione del ruolo del bilancio regionale, palesemente incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Oltre ad aver buttato le basi per il modello futuro, abbiamo anche implementato soluzioni immediate e concrete a problemi che, da troppo tempo, erano rimasti insoluti. Un esempio la creazione di misure per l'accesso al credito per oltre 25 milioni di euro di concerto con la Fira e i Confidi al fine di rilanciare la loro attività. Abbiamo anche realizzato azioni di marketing come, una su tutte la presenza della Regione Abruzzo a Matera lo scorso 26 ottobre per l'apertura della mostra "L'Abruzzo svela la sua bellezza – Le eccellenze dell'artigianato artistico", che, per una settimana, ha proposto al vasto pubblico internazionale in visita alla città dei Sassi le più belle creazioni dell'artigianato regionale. Iniziativa promossa dalla stessa Regione Abruzzo in sinergia tra Cna Abruzzo, Cna Artistico e tradizionale. A ciò si può aggiungere il suo sostegno al Chocofestival di Chieti – organizzato da Confartigianato - e che comunque la minoranza regionale ha criticato dichiarando che si trattavano di risorse pubbliche "buttate al vento". Poi sono stati messi in campo gli accordi di innovazione. Sovente, essi non sono il prodotto di proposte di innovazione industriale di grandi gruppi internazionale, ma, al contrario, essi sono anche il frutto di una difficile proposta congiunta di medie e piccole imprese (artigiane comprese), le quali compiono uno sforzo di innovazione che viene posto all'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale cerca sempre, a seguito di valutazioni ad evidenza pubblica, di promuovere il sostegno economico di siffatte iniziative imprenditoriali. Pertanto, dichiarare che gli accordi di innovazione esulano completamente dal settore artigiano significa non conoscere minimamente il tema di cui stiamo discorrendo".
"In conclusione – conclude Mauro Febbo - piuttosto che paventare disegni di legge regionale per l'erogazione di non meglio circostanziate risorse pubbliche, al fine di realizzare non meglio precisati interventi a favore del settore dell'Artigianato con riflessi limitati nel tempo, il mio Assessorato, lavorando sul sostegno, l'accesso al credito, misure di marketing e internazionalizzazione, è intento nella creazione delle condizioni che favoriscono la sopravvivenza e soprattutto la nascita di nuove imprese medie piccole ed artigiane all'insegna delle peculiarità regionali per invertire il trend negativo che il settore sta registrando in questi ultimi anni, durante i quali, il precedente governo regionale si è distinto per la sua totale assenza ed indifferenza".