Giovedì, 13 Febbraio 2020 12:23

Scuole, Ascani: "Le risorse ci sono, Comune dica dove vuole ricostruire"

di 

“Ci tenevo ad essere qui all’Aquila per dare seguito all’impegno assunto dal Presidente della Repubblica che, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, ha voluto riaccendere la luce su una situazione inaccettabile: è vergognoso che, ad undici anni dal terremoto, non ci sia ancora una scuola ricostruita”.

Lo ha detto la viceministra all’Istruzione Anna Ascani che, stamane, ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla ricostruzione dell’edilizia scolastica. “Per me, l’inaugurazione dell’anno scolastico all’Aquila è stata la prima uscita pubblica da vice ministro: Mattarella ha preso un impegno chiaro con la città e, dunque, il governo l’ha messo in cima alla sua agenda. Da allora si riunisce periodicamente un tavolo a Palazzo Chigi coordinato da Fabrizio Curcio: si è deciso di sopperire alle mancanze degli Enti locali, Comune e Provincia, che ci hanno manifestato le loro difficoltà a fare da stazione appaltante degli interventi; la risposta è stata immediata, ce ne siamo fatti carico e stiamo intervenendo”, ha sottolineato Ascani.

“C’è un primo blocco di scuole, la Mariele Ventre di Pettino e il complesso di Arischia che dovrebbero riaprire a settembre: come Ministero, ci siamo impegnati a fornire arredi e laboratori con fondi del dicastero; c’è poi un secondo blocco di scuole - la scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco, la scuola dell’infanzia Campanella, la scuola dell’infanzia Vetoio-Pettino, la scuola primaria Celestino V e la scuola primaria Giovanni XXIII - già cantierabili che vedranno partire presto i lavori, sarà il Ministero o Invitalia a fare da stazione appaltante. C’è poi un terzo blocco di dieci scuole: qui, i lavori non possono partire perché il Comune e la Provincia, per quanto di competenza, non hanno ancora individuato le aree dove ricostruirle. Non sono qui per fare polemica, e non c’è alcuna volontà di aprire un conflitto istituzionale: siamo a completa disposizione degli Enti locali, chiediamo soltanto che ci indichino le aree dove ricostruire”.

Ascani è chiara: “le risorse ci sono, le norme ci sono. Siamo pronti a partire con i lavori. Tornerò in città tra qualche mese, quando lo riterrete: non molliamo la questione L’Aquila. Vogliamo vedere le scuole ricostruite”.

A proposito di norme, la notizia è che stanotte, in fase di discussione del Milleproroghe in Commissione alla Camera “è stato dato il via libera all’emendamento che proroga di due anni una norma già approvata nel 2017, da me fortemente voluta, e purtroppo non utilizzata dal Comune dell’Aquila – ha svelato la deputata dem Stefania Pezzopane – e cioè quel provvedimento derogatorio che consente di sfruttare procedure più snelle per gli appalti delle scuole, tramite accordo col Provveditorato alle Opere pubbliche come soggetto attuatore e l’Anac. E’ un fatto importante. D’altra parte, parliamo di una buona norma se è vero che il sindaco Biondi intendeva estenderla a tutta l’edilizia pubblica. E allora: perché non l’ha sfruttata fino ad oggi? E perché continua a chiedere soldi per le scuole se ha la dotazione finanziaria in cassa? Oggi la norma c’è e ci sono le risorse: basta chiacchiere”, l’affondo di Pezzopane.

“Piuttosto che andare in giro a consegnare lettere, chiediamo al sindaco dell’Aquila e al presidente della Provincia di fare il proprio dovere, di programmare la ricostruzione dell’edilizia scolastica, di dirci dove vogliono ricostruire le scuole. Ognuno faccia la sua parte, noi stiamo facendo la nostra”.

Prima della conferenza stampa, il Partito Democratico ha inteso far incontrare Anna Ascani con i comitati che da anni si battono per la ricostruzione delle scuole, in particolare il Comitato Scuole Sicure e Oltre il Musp, con una rappresentanza degli studenti e delle Mamme per L’Aquila. “Non è un caso”, ha tenuto a sottolineare Pezzopane; “consideriamo i comitati un bene comune e non un intralcio”.

E d’altra parte, ha aggiunto il segretario uscente dem Stefano Albano, “è stato proprio per merito dei comitati che si è aperta l’interlocuzione col Presidente della Repubblica. Pensiamo che l’approccio debba essere corale, collegiale; purtroppo, l’attuale amministrazione comunale procede al contrario per conflittualità, delegittimando i comitati. E non stiamo parlando solo della ricostruzione dell’edilizia scolastica. C’è poi un tema di mancata pianificazione – ha proseguito Albano – e del mancato utilizzo degli strumenti di pianificazione. Infine, il centrodestra al Comune continua a mantenere un atteggiamento patronale sulle Istituzioni: si pensi a cosa è accaduto col piano di dimensionamento, su cui l’amministrazione comunale ha deciso di tirare dritto sebbene il mondo della scuola abbia espresso la sua contrarietà”.

Sul punto, Anna Ascani ha chiarito che “si è presa l’impegno d'interloquire direttamente con l’Ufficio scolastico regionale per chiedere le ragioni per cui si è deciso di intervenire, soprattutto per ciò che attiene le scuole medie istruendo un’unica graduatoria comunale, e per capire se effettivamente c’è modo di intervenire in modo da evitare un disagio ai ragazzi che pagherebbero in termini di continuità scolastica. Per noi, la continuità scolastica è un valore sempre, a maggior ragione nelle aree che hanno sofferto drammi come quelli che avete sofferto qui all’Aquila”.

“L’approccio che dobbiamo mantenere è quello della serietà”, ha ribadito il capogruppo dem in Consiglio comunale, Stefano Palumbo; “partiamo dalla consapevolezza che siamo stati al governo e, dunque, una parte di responsabilità sulla mancata ricostruzione delle scuole è anche nostra, ma al governo c’è una maggioranza che, in campagna elettorale, sull’argomento ha speculato facendo demagogia e che oggi, due anni e mezzo dopo, non ha portato a casa risultati. Il Pd sta mettendo in campo gli strumenti di cui dispone, favorendo l’interlocuzione col governo per accelerare un processo che si è arenato e recuperare, così, il tempo perduto”.

Da Palazzo Fibbioni, tuttavia, è trapelato un certo malumore per la “grave disattenzione” della viceministra che, arrivata in città per parlare di edilizia scolastica, ha voluto incontrare i comitati ma non il sindaco dell’Aquila e il presidente della Provincia che, a quanto si è potuto apprendere, avrebbero saputo dai giornali della visita all’Aquila di Anna Ascani. Un fatto, in effetti, inusuale. 

Cauti i comitati, a margine dell’incontro: "E’ vero che chi arriva oggi non può assumere su di sé le responsabilità di chi c’era ieri, ma è vero anche che questo non può diventare un alibi; bisognerebbe essere capaci di garantire continuità passandosi il testimone. Il continuo scaricabarile, il rimpallo di responsabilità francamente ci ha stancato e ci rende un poco scettici”, le parole di Silvia Frezza della commissione Oltre il Musp. “Diciamo grazie per l’incontro di stamane, ci viene riconosciuto un fare bello a livello sociale oltre che politico: il fatto che cittadine e cittadini abbiano portato avanti la battaglia sulla ricostruzione scolastica quasi in solitaria, in questi anni, ci è stato testimoniato. Purtroppo, le istituzioni locali – nonostante i proclami, della passata e dell’attuale amministrazione – hanno fallito: non lo diciamo noi, è sotto gli occhi di tutti; è come se ci fosse una oggettiva, manifesta incapacità nella gestione della ricostruzione scolastica, a livello comunale e provinciale. Abbiamo detto chiaramente alla vice ministra Ascani che lasciare ancora studenti e insegnanti dentro i Musp, a undici anni dal terremoto, è una mancanza di rispetto: vorremmo essere rispettati come cittadini aquilani. E vorremmo che ciò che dicono si traduca, finalmente, in azioni concrete”.

Ha aggiunto Silvia Colacicchi del Comitato Scuole sicure: “Ci è stata ribadita l’attenzione del governo per la ricostruzione delle scuole dell’Aquila: ci sono gli accordi con Provveditorato e Invitalia, ci sono le risorse economiche. Agli Enti locali è demandato di individuare le aree dove ricostruire le scuole, istruendo, finalmente, il piano dell’edilizia scolastica. E’ prerogativa del Comune dell’Aquila e, su questo, intendiamo chiedere spiegazioni al sindaco”. Se è vero che il governo non può sostituirsi agli Enti locali, “abbiamo chiesto alla vice ministra di dare al Comune dei tempi entro cui pronunciarsi, di pretendere anzi dei tempi certi”, ha proseguito Silvia Frezza.

“Ci siamo incontrati col presidente della Repubblica, con Fabrizio Curcio, con l’allora ministro Lorenzo Fioramonti e con l’attuale vice ministra Anna Ascani: a questo punto, è urgente un incontro col sindaco dell’Aquila, affinché illustri la situazione delle scuole ai cittadini. Da oggi, da subito chiediamo un confronto civile al primo cittadino”, ha concluso Massimo Prosperococco.

 

Ultima modifica il Venerdì, 14 Febbraio 2020 14:14

Articoli correlati (da tag)

Chiudi