“Continuiamo a lavorare sul territorio per creare una rete vera al di fuori del parlamento e dei sondaggi, a noi interessa costruire rapporti con le persone e dare voce alle comunità locali”.
A dirlo è stata la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi, all’Aquila per tenere a battesimo la nascita del gruppo consiliare e del coordinamento provinciale del neo partito/movimento fondato da Matteo Renzi lo scorso ottobre.
L’ex ministra ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Fibbioni, insieme al deputato abruzzese Camillo D’Alessandro – anch’egli fuoriuscito dal Partito democratico per aderire a Iv –, a Paolo Romano, da poco nominato capogruppo in consiglio comunale e, insieme a Maria Ciampaglione, coordinatore della provincia dell’Aquila, e Edlira Banushaj. Quest'ultima, con Elisabetta Vicini, andrà a formare, insieme a Romano, il gruppo di Italia viva in consiglio comunale.
“Nel 2017” ha esordito Romano “ho iniziato il mio percorso politico e amministrativo all’interno della lista civica del candidato sindaco del centrosinistra. Abbandonare quella strada non è stato facile, per i rapporti che si erano cementati e la mole di lavoro che abbiamo portato avanti. Ma era arrivato il momento di smettere di essere reduci e di diventare pionieri. Nel 2017 abbiamo perso a causa di quel vento di destra che di lì a poco si sarebbe imposto anche a livello regionale. E’ ora di mettere un punto e andare a capo, scrivendo una nuova pagina e un nuovo percorso”.
“Italia viva” ha affermato l’ex capogruppo del Passo Possibile “vuole essere una forza moderata e riformista ma anche una cerniera nella costruzione di una coalizione più ampia possibile contro i populismi e i sovranismi che sono presenti anche qui. Non saremo mai chiusi ma sempre collaborativi e aperti verso coloro che vorranno condividere con noi idee e valori. Siamo in continua crescita. In provincia contiamo già 14 comitati civici, 4 dei quali presenti all’Aquila città”.
“Vogliamo costruire” ha continuato Romano “una coalizione del buon governo, che in questo momento non è impersonato dal sindaco e dalla sua giunta. Il governo Renzi ha fatto sì che venissero stanziati 5,1 miliardi di euro per la ricostruzione. Un miliardo e 300 mila di quei fondi non sono ancora stati spesi. Biondi chiede un rifinanziamento senza però aver fatto i compiti a casa, senza aver stilato un cronoprogramma con un’analisi vera del tiraggio e del fabbisogno annuale. Non c’è bisogno di urlatori, serve un linguaggio improntato alla concretezza e alla verità”.
Anche Camillo D’Alessandro ha voluto sottolineare i meriti del governo Renzi nell'aver fatto arrivare in Abruzzo fondi e risorse. Oltre ai 5 miliardi per la ricostruzione (“Altri governi hanno forse fatto altrettanto?”), l’ex consigliere regionale ha ricordato “i due miliardi del Masterplan: era dai tempi della Dc di Remo Gaspari che questa regione non riceveva una dotazione finanziaria così grande. Sono risorse già tutte impegnate e messe in cantiere. Siamo orgogliosi del riconoscimento arrivato a Verona per la pista ciclabile, ma quel progetto è frutto del Masterplan”.
“Dobbiamo smetterla con gli urlatori che annunciano un problema ma fanno di tutto per non risolverlo affinché possano poi maneggiarlo” ha detto D’Alessandro “La presenza di Maria Elena Boschi dimostra che L’Aquila è una priorità nell’agenda nazionale di Italia viva. L’Aquila deve tornare a essere la guida della Regione, a partire dalla cultura. Al sindaco diciamo con educazione: non si proietta la città nel futuro con atteggiamenti di chiusura. Annalisa De Simone (ex presidente del Tsa, ndc) è stata fatta fuori per aver preteso che la cultura restasse libera".
Per quanto riguarda l'organizzazione del partito, in attesa dell'assemblea nazionale che Iv terrà sabato prossimo, D'Alessandro ha specificato che per il momento non sono previsti segretari o coordinatori regionali ma che ci saranno solo otto coordinatori provinciali, quelli già annunciati: Alessandra Renzetti e Carmine Ciofani per Pescara, Maria Ciampaglione e Paolo Romano per L’Aquila, Maria Cristina Marroni e Vincenzo Di Marco per Teramo, Marika Bolognese e Luciano Marinucci per Chieti. "In futuro" ha annunciato D'Alessandro "ci doteremo di ulteriori livelli organizzativi sia dal punto di vista tematico che territoriale. Stiamo parlando molto con le liste civiche dei piccoli comuni, vorremmo metterle in rete e offrire loro una sponda per portare la loro esperienza al di fuori del perimetro locale. Anche se per il momento non abbiamo nessun rappresentante in consiglio regionale, ci attiveremo per far arrivare le nostre proposte a tutti i gruppi consiliari. Solo al termine di questo percorso ci presenteremo alle elezioni, in tutta la regione. Siamo convinti di poter superare il 10%".
Maria Elena Boschi ha parlato di ricostruzione - "Bisogna spendere le risorse già trasferite e trasferire quelle stanziate, intanto sappiamo che per il 2020 e il 2021 c'è copertura grazie al miliardo e 300 mila euro ancora disponibili" - ma soprattutto di questioni nazionali, come il braccio di ferro sulla riforma della prescrizione. Un punto sul quale Iv non sembra disposta a fare passi indietro malgrado stia per questo mettendo in forse la sopravvivenza del governo: “Può sembrare un tema distante dalla quotidianità ma non è così. Intanto ha un impatto economico, perché avere una giustizia che funzioni è importante per l’economia e per la capacità di un Paese di attrarre investimenti. E poi ci stanno a cuore i diritti dei cittadini, a iniziare da quelli delle vittime dei reati, che non possono essere garantiti senza processi con tempi certi. Non tendiamo agguati né prepariamo tranelli, è da quando è nato questo governo che diciamo che non siamo d’accordo su quella riforma, che del resto è stata votata da Lega e 5S, non dal Pd. E non è che perché il Pd è al governo che ora siamo diventati a favore”.
“Non ci interessano le poltrone né vogliamo far cadere l'esecutivo” ha assicurato Boschi “ma chiediamo rispetto per le nostre proposte e le nostre idee. Il bello di Iv è essere una comunità di persone che condividono valori, per difendere i quali molti hanno lasciato altri partiti e rotto altri legami. Per chi non si riconosce né nei 5S né nella destra sovranista ci siamo noi. Essere responsabili in politica vuol dire potersi guardare allo specchio la sera e poter dire di essere stati coerenti con le proprie idee. Non tutto è negoziabile in cambio di qualche like o di qualche punto percentuale in più nei sondaggi srttimanali. Continueremo a remare controcorrente”.
Quanto alle polemiche dell’ultima settimana, con le varie ipotesi di esponenti parlamentari di Iv già pronti ad abbandonare il partito per non far mancare l’appoggio a Conte, Boschi ha detto: “Sono altri i temi che stanno a cuore ai cittadini: la riforma dell’Irpef, per avere tasse più basse e semplici da pagare; il piano della famiglia, per dare sostegno alle coppie con figli e mettere in condizione le donne che vogliono lavorare di poterlo fare; una burocrazia meno pesante e un’economia che torni di nuovo a crescere. La crisi cinese avrà dei contraccolpi anche a livello economico, per questo abbiamo pronto un testo di legge, che presenteremo giovedì 20 febbraio, per sbloccare i 120 miliardi di opere pubbliche già stanziati ma ancora fermi. Vogliamo creare nuove opportunità di lavoro: la gente non vuole sussidi, vuole lavorare”.