"La genesi del DPCM firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) sta provocando un vero e proprio esodo 'biblico' dalle regioni e dalle provincie elencate all’articolo 1. Già da questa notte ho dato disposizioni alla Protezione Civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per ‘intercettare’ gli arrivi da nord, distribuire il ‘decalogo’ dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all’isolamento volontario".
Lo ha appena comunicato il governatore di Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
"Dalle 3 di questa mattina i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione. Ma la lettura del DPCM oggi pubblicato sul sito del Governo - aggiunge il governatore - mostra che non esiste alcun ‘divieto’ di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all’articolo 1, ma solo un invito a ‘evitare’ gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria ‘abitazione, domicilio e residenza’".
Un testo simile, per di più diramato in bozza con ore e ore di anticipo, non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo. "Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del vice presidente della Giunta Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo dalle zone elencate all’articolo 1. E’ un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo".
Quanti stanno ‘fuggendo’ dalle ‘zone rosse’ stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare - le parole di Marsilio - "mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane".
Qui puoi scaricare l'ordinanza
Anche il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, ha invitato ad attenersi scrupolosamente al contenuto dell'ordinanza della Regione Abruzzo, emanata stamani.
"Si tratta di un provvedimento che contiene precisi obblighi da rispettare da parte di coloro che sono rientrati o stanno rientrando dalla Lombardia o dalle 14 province poste in zona rossa per l'emergenza coronavirus covid-19 dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri di oggi. Il decreto nazionale in vigore da oggi ha provocato, in nottata, una fuga incosciente e insensata dalla Lombardia e dalle 14 province oggetto di misure particolarmente ristrettive da parte del provvedimento in questione, a cominciare dal divieto di allontanamento – ha commentato Biondi – squadre della protezione civile regionale sono in giro da stanotte per intercettare gli arrivi dalle zone del nord interessate, distribuendo il decalogo delle buone pratiche che da tempo circola in materia di prevenzione o contenimento del covid-19. Compatibilmente con le nostre possibilità, anche la polizia municipale sta facendo altrettanto e offriamo la nostra collaborazione in generale".
Va rispettato rigorosamente il dettato dell'ordinanza presidenziale della Regione – ha osservato Biondi – "le persone in questione si mettano subito in autoisolamento per 2 settimane, prendano contatto con il proprio medico ed eventualmente il pediatra se ci sono bambini interessati oppure contattino i numeri riportati in ordinanza se non dispongono di medico di base. Qualora dovessero avvertire dei sintomi riconducibili a quelli prodotti dal virus, chiamino subito il medico". "La difesa della salute dei nostri concittadini e degli abitanti del territorio regionale è un'esigenza primaria – ha concluso Biondi – occorre il massimo buon senso, il rispetto verso gli altri e la consapevolezza che non si è di fronte a un gioco; certi atteggiamenti possono creare problemi anche seri. Pertanto, chi è ancora in viaggio dalle zone rosse torni indietro; chi è già arrivato stia a casa e segua le prescrizioni. Certe misure, validissime, potrebbero perdere di significato senza il dovuto senso di responsabilità da parte dei cittadini".
Verì: "Condivido l'ordinanza, l'emergenza non è un film"
“Ne ho condiviso il percorso di approvazione e sottoscrivo in pieno l’ordinanza del Presidente Marsilio che impone l’isolamento domiciliare per tutti coloro che stanno rientrando in queste ore in Abruzzo dalle zone rosse del nord Italia”.
Lo dichiara l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.
“Quanto è accaduto ieri con la diffusione delle anticipazioni del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri – continua l’assessore – ha creato una corsa contro il tempo per riuscire ad allontanarsi dalla Lombardia e dalle province del Veneto, con un atteggiamento umanamente comprensibile, ma che va fermamente condannato perché rischia di diffondere il contagio anche in quelle aree del Paese dove il fenomeno è ancora fortunatamente sotto controllo”.
“Come assessore alla salute – conclude la Verì – voglio rivolgere un appello al senso civico e di responsabilità di tutti coloro che stanno arrivando in Abruzzo in queste ore, affinché restino in casa, non abbiano contatti esterni e segnalino alle autorità sanitarie qualunque mutamento del proprio quadro clinico. L’emergenza che stiamo vivendo è una cosa seria, reale. Non è un film, in cui tutto torna magicamente a posto, grazie allo sceneggiatore. Dobbiamo impegnarci tutti, ognuno dando il proprio contributo, per limitare la diffusione del contagio e vincere questa battaglia. Ma è un obiettivo che però possiamo centrare solo evitando comportamenti a rischio”.