Giovedì, 12 Marzo 2020 14:21

Coronavirus, Pd Abruzzo: "Regione assicuri tutela, dispositivi e controlli per lavoratori della sanità e degli altri settori"

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"Seguendo l'esempio di realtà che sono in trincea da più tempo contro il coronavirus, ognuno di noi deve fare la propria parte, rispettando in modo stringente le regole e tutelando chi è esposto, sia sul fronte pubblico che privato. A partire dai cittadini, restando a casa e fermandosi, cambiando la propria vita, scommettendo sul futuro, comprendendo la serietà della situazione presente e rinunciando a esporsi e ad esporre al potenziale contagio chi è costretto a operare perché l'Abruzzo, con il Paese tutto, tenga".

Così l'ex assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci (Pd). 

"Non è questo il tempo degli allarmi e delle polemiche, ma è di certo il tempo dell'azione - aggiunge il capogruppo dem in Consiglio regionale Paolucci, di concerto con i consiglieri Antonio Balsioli, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci – Uniti, vogliamo rivolgerci a tutto il comparto lavoro, agli imprenditori e ai dirigenti delle fabbriche locali, perché applichino le normative, innanzitutto sul fronte della tutela dei lavoratori, che deve essere la prima e più importante preoccupazione in questo momento. E lo facciano coinvolgendo le parti sociali, perché il cammino deve essere condiviso e trasparente e quella lavorativa non può diventare una trincea insicura, ma deve essere un fronte operativo pronto per quando arriverà il momento di ripartire e risollevarsi, senza più il rischio del contagio. Chiediamo sicurezze per cittadini e i dipendenti delle aziende del traporto pubblico. Il lavoro è un diritto, non una condanna, come tale deve essere assicurato e tutelato nel modo più efficace, assicurando la salute di ogni singolo uomo e donna che sono il prezioso motore del nostro sistema produttivo".

Chi non riesce ad assicurare queste condizioni ai suoi addetti, l'appello, "abbia il coraggio e la responsabilità di fermarsi o rallentare la produzione. Ci appelliamo, inoltre, anche a tutte le Aziende sanitarie abruzzesi perché stiano vicine al personale, garantendo adeguate azioni di contenimento e sorveglianza per loro e per i famigliari, non facendolo restare mai sguarnito dei dispositivi di protezione, limitando gli accessi alle attività strettamente urgenti, eseguendo i tamponi laddove necessario. Affinché tutto si verifichi in modo più stringente, chiediamo che la task force regionale preposta a dare indirizzi, verifichi sul campo le procedure e i protocolli sanitari: non possiamo permetterci che manchi personale alle nostre strutture, ma è indispensabile che quello venuto in contatto con persone contagiate venga assicurato e tutelato dalle rispettive Asl, esattamente com'è successo quando il Presidente Marsilio, venuto a contatto con il collega Zingaretti contagiato dal virus, è stato sottoposto a tempone cautelativo".

L'ultimo appello è alla Regione Abruzzo: "si istituisca un organismo ispettivo, sinergico con tutti i soggetti del territorio preposti al controllo nell'ambito lavorativo, perché queste condizioni vengano assicurate, magari anche promuovendo un aggiornamento doveroso del Documento di Valutazione dei Rischi che la normativa impone e sospendendo le penali per gli appalti che gestisce, ad esempio per quelli in corso sul Masterplan, affinché le ditte non siano 'costrette' a lavorare se non hanno le necessarie schermature. La forza lavoro è l'unico mezzo che abbiamo per diventare artefici di tempi migliori, non possiamo ignorarlo o, peggio, restare inerti. A tutti gli operatori del mondo della sanità e a coloro che garantiscono pulizia ed altri servizi nelle nostre strutture sanitarie, al personale delle farmacie, dei servizi pubblici e privati esposti, a tutta la prima linea che non può stare in casa, arrivi il nostro più sincero grazie e incoraggiamento per questa grandissima prova di competenza e umanità".

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