"Non si ferma l'attività tecnico amministrativa legata ai progetti in corso, in itinere o completi. Ma il mio pensiero è rivolto agli sportivi, piccoli e grandi, ai loro istruttori, allenatori e preparatori, al personale impegnato nelle palestre, nelle piscine e nei centri sportivi in generale che, di colpo, si trovano senza la possibilità di praticare lo sport preferito e senza lavoro".
A scriverlo, in un messaggio rivolto alla città e in particolare alle società, è l'assessore comunale allo Sport Vittorio Fabrizi.
La nota completa
Ci ho pensato un po' prima di prendere la penna e scrivere queste due righe, ma sinceramente ne ho sentito il bisogno anche perché avverto l'onere, non solo l'onore, che la delega che il sindaco della nostra città mi ha conferito comporta.
Nel momento del massimo sforzo per ridare alla città un'infrastrutturazione sportiva dignitosa, e forse anche qualcosa in più che dignitosa, conditio sine qua non affinché poi la pratica sportiva "dilaghi" a tutti i livelli, arriva una crisi universale che ferma tutte le discipline.
Resta inteso che tutte le altre attività che ruotano attorno al mondo sportivo intanto non si fermano, e non si ferma l'attività tecnico amministrativa legata ai progetti in corso, in itinere o completi.
Ma il mio pensiero è rivolto agli sportivi, piccoli e grandi, ai loro istruttori, allenatori e preparatori, al personale impegnato nelle palestre, nelle piscine e nei centri sportivi in generale che, di colpo, si trovano senza la possibilità di praticare lo sport preferito e senza lavoro.
Una situazione alla quale non avremmo mai pensato ma che, "obtorto collo", dobbiamo sostenere avendo chiaro l'obiettivo principale: il ritorno alla normalità che tanto speciale ci sembrerà, in ragione di quanto ci sarà mancata.
Vorrei quindi che tutto il mondo che ruota intorno allo sport senta forte la vicinanza dell'Assessore allo sport e confermo il massimo impegno dell'Amministrazione comunale nel portare avanti tutti i programmi e progetti riguardanti lo sport, nonché nel sostenere le sacrosante istanze per l'emanazione di provvedimenti intesi a tutelare anche i lavoratori di questo comparto.
Dovremo rinunciare ad alcuni importanti appuntamenti che, di concerto con le società sportive, avevamo già pianificato, ma probabilmente potremo salvare quelli della seconda parte della stagione, e come ci sembreranno belli!
Rivolgo infine a tutti innanzitutto l'invito a rispettare quelle regole che ci condurranno quanto prima all'epilogo di questa brutta storia e la regola principale, purtroppo, è il "distanziamento sociale", l'esatto contrario di quanto propugna lo sport. Ma al momento è una necessità che non può essere disattesa.
Spero di rivedere al più presto tutti riempire i campi di gioco, le palestre, i palazzetti, le piscine.