Mercoledì, 06 Maggio 2020 14:21

Abruzzo: parrucchieri e estetisti aperti dal 18 maggio. Firmata ordinanza

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Il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha firmato l'ordinanza numero 56, con la quale si adottano nuove disposizioni per gli esercizi commerciali, le attività artigianali, i mercati, gli acconciatori, gli estetisti, i tatuatori e i centri benessere. L'ordinanza è inerente anche alla manutenzione di camper e roulotte.

Per quanto riguarda i servizi alla persona, le attività delle imprese artigianali riprenderanno il 18 maggio. Gli artigiani dovranno seguire un rigido protocollo per garantire la salute dei loro clienti. Per quanto riguarda le attività commerciali e di vendita al dettaglio dal 6 al 17 maggio vengono confermate le disposizioni relative all’asporto e alla consegna a domicilio, rimane il divieto di consumo di cibi e bevande dentro i locali o nelle immediate vicinanze. Non vige il divieto di svolgimento del mercato settimanale nei Comuni in cui è fissato in un giorno festivo o se cade nel giorno del santo patrono. Prosegue per altre due settimane la chiusura degli esercizi commerciali del settore alimentare nelle giornate di domenica.

"La Regione Abruzzo ha inteso indicare la data delle 18 maggio, in linea con molte altre regioni e in un clima di leale collaborazione istituzionale con il Governo, al quale le Regioni hanno chiesto di modificare e accelerare i calendari di apertura di alcune attività - ha sottolineato il presidente Marsilio - il confronto con il Governo proseguirà anche nei prossimi giorni attraverso la Conferenza delle Regioni, confronto che porterà ad accogliere queste richieste o quantomeno far perseguire alle Regioni un percorso diversificato in base alle diverse situazioni".

Confartigianato: "Governo regionale ha recepito nostre sollecitazioni"

"La Regione Abruzzo anticipa al 18 maggio la riapertura di centri estetici e acconciatori. Non possiamo che esprimere un plauso per questa decisione. Il Governo regionale ha recepito le nostre sollecitazioni. Incomprensibile e inaccettabile, infatti, voler attendere fino al primo giugno. L'auspicio, ora, è che la riapertura anticipata scongiuri le ripercussioni sull'occupazione. Tra acconciatori ed estetisti, in Abruzzo, operano 3.585 imprese artigiane, con 6.575 addetti. Fino ad ora, tra Covid-19 e concorrenza sleale o abusivismo, in Abruzzo si sono registrati minori ricavi per 31 milioni di euro".

Lo afferma Confartigianato Chieti L'Aquila a proposito dell'ordinanza che stabilisce la data di riapertura.

"Siamo a nove settimane di chiusura - ricorda il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L'Aquila, Denis Iezzi - Era impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane. Le conseguenze sarebbero state catastrofiche: lavoro sommerso, chiusure di tante attività e crollo occupazionale".

"Con senso di responsabilità avevamo già elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Le istituzioni devono insegnarci ed aiutarci a convivere con il virus, non far morire un intero settore. La Regione Abruzzo, fortunatamente, lo ha compreso bene. Chiediamo che fino alla data di riapertura vengano garantiti i controlli per arginare il lavoro sommerso", conclude Iezzi.

D'Eramo: "Risultato raggiunto grazie al modello Abruzzo"

"Grazie al modello Abruzzo dal 18 maggio saranno di nuovo operativi le attività di benessere, saggia decisione del presidente Marsilio di discostarsi dalle linee guida del premier Conte che bada al suo capello ma non alle tasche degli imprenditori della cura delle persona.

A dichiararlo è il segretario regionale della Lega Luigi D'eramo.

"E' paradossale che, nonostante avessero affrontato delle spese per i dispositivi di sicurezza ,dalle mascherine alle visiere ai guanti e alle cuffie,nonostante avessero sacrificato postazioni di lavoro per rispettare il distanziamento sociale, il governo avesse rinviato l'apertura per il settore della bellezza a giugno. Tutto ciò è incomprensibile poichè gli operatori sono in grado di garantire la sicurezza, diversamente saranno costretti alla chiusura definitiva; le loro imprese sono allo stremo e le condizioni finanziarie sono così gravi da destare preoccupazione anche sul fronte della tenuta sociale. La Regione Marche, a guida Pd,consentirà la ripresa delle attività del settore benessere dal 14 maggio,previa simulazione con le autorità sanitarie per verificare nel concreto la fattibilità delle misure".

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Maggio 2020 15:16

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