Lunedì, 01 Giugno 2020 15:36

L'Aquila: la Lega boccia l'ordinanza di Biondi su consumo alcolici. Critiche anche dai Giovani Democratici

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La Lega boccia l'ordinanza con cui il sindaco dell'Aquila Biondi ha introdotto norme più severe per il consumo di alcolici in centro storico e in generale per la frequentazione dei locali nella fase 2.

“Invitiamo il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ad approfondire ulteriormente la riflessione per evitare che i locali cittadini, in particolare quelli del centro storico che già hanno avuto danni economici e disagi dal sisma e dall'epidemia di coronavirus, possano subire un colpo mortale” dichiara il coordinatore regionale della Lega Abruzzo, Luigi D'Eramo.

“Pur comprendendo la necessità di contrastare il più possibile qualsiasi rischio di recrudescenza del coronavirus - spiega D’Eramo - riteniamo che non sia questa la misura più adatta per farlo. Restiamo contrari al botellon, che finisce per causare danni anche agli stessi locali che con grande sforzo stanno provando a ripartire ancora una volta. Non è pensabile, però, di vietare il consumo delle bevande acquistate dagli stessi locali di somministrazione. La misura del distanziamento sociale, unita a un’adeguata informazione, deve essere quella di elezione e come tale vanno assicurati i controlli adeguati sulla popolazione affinché tutti la rispettino assieme all'utilizzo dei dispositivi di protezione. Non è vietando il consumo di alcolici all'esterno degli esercizi che si eviteranno gli assembramenti: si potrebbe addirittura arrivare al paradosso di riempire ulteriormente i locali piuttosto che svuotarli in un periodo, come l'estate, in cui si può tranquillamente approfittare del clima per stare all'aria aperta. Per tali ragioni invitiamo il primo cittadino ad approfondire ulteriormente la questione ed eventualmente a modificare il provvedimento in modo tale da raggiungere il doppio scopo di assicurare la prevenzione adeguata e di permettere ai titolari degli esercizi commerciali di poter evitare un’ulteriore gravissima crisi”conclude il deputato aquilano.

Giovani Democratici: "Scelta scellerata"

Anche i Giovani Democratici dell'Aquila parlano di "scelta davvero scellerata per due ordini di motivi: il primo legato alla crisi dei commercianti che, dopo mesi di chiusura forzata, si vedono nuovamente depauperati di una importante fonte di guadagno data dall’affluenza dei giovani in centro storico nelle ore serali ed in secondo luogo la suddetta ordinanza demotiva i giovani dal venire in centro storico che, soprattutto dopo la crisi che abbiamo vissuto, deve riniziare a vivere".

"Ci chiediamo" proseguono i GD "quali progetti abbia il Sindaco e la giunta per evitare il fallimento delle attività del centro storico e, considerata la sua scelta, in che modo voglia aiutarli a superare un altro mese di restrizioni. Giugno è uno dei mesi cardine per le attività del centro storico e crediamo che un altro mese di restrizioni possa davvero mettere in difficoltà molti audaci commercianti che hanno scelto di aprire le loro attività e che, giornalmente, si confrontano con tutti i problemi di una città in ricostruzione".

"Siamo oltremodo indignati perché il Sindaco vieta il consumo di bevande fuori dai locali danneggiando i commercianti del centro storico ma autorizza manifestazioni di pubblica piazza di certo non necessarie. Qual è la priorità per il Sindaco? Aiutare i commercianti? Rimaniamo perplessi dinnanzi a tali scelte e a tali difformità. I Giovani Democratici dell’Aquila esprimono solidarietà ai titolari delle attività assicurandogli una protesta efficace e ferma che porti al ritiro dell’ordinanza da parte del Sindaco Biondi".

Ultima modifica il Lunedì, 01 Giugno 2020 16:20

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