Il consigliere regionale PD, Antonio Blasioli, è il nuovo presidente della Commissione d'inchiesta su Bussi.
Blasioli è stato eletto questa mattina con il voto favorevole della maggioranza dei commissari e prenderà il posto del dimissionario Giovanni Legnini. La Commissione continuerà il lavoro che si era fermato a causa dell'emergenza Covid-19, con un'allungamento delle attività di due mesi. La chiusura dell'organo d'inchiesta slitterà quindi al mese di agosto. Rimangano invariati gli altri ruoli all'interno della Commissione: il consigliere Daniele D'Amario (FI) come vice presidente e il consigliere Emiliano Di Matteo (Lega), in veste di segretario.
“A Legnini va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto, al nuovo Presidente il più sincero e soddisfatto buon lavoro - sottolinea il capogruppo Pd in Consiglio Silvio Paolucci - Blasioli non è solo garanzia di serietà e impegno per le istituzioni, ma è una certezza per la comunità di Bussi e abruzzese che tutto quello che si potrà ancora fare attraverso questo organismo verrà attivato di certo fino al compimento della funzione. Un ruolo riconosciuto anche dalla maggioranza e dai colleghi di opposizione che hanno tutti contribuito alla sua designazione e che siamo certi sia la migliore scelta possibile per smuovere azioni attese da 13 anni”.
“Sono felice e onorato di questo ruolo e voglio rivolgere un pensiero e un ringraziamento al Presidente Legnini che ha iniziato dei lavori che sono stati importanti, perché hanno riportato attenzione e iniziative che Bussi attendeva da 13 anni – così il neo presidente Antonio Blasioli – Ringrazio anche i consiglieri che mi hanno sostenuto e dedicato parole di stima, a tutti voglio assicurare che sarà un cammino in continuità, non una ri-partenza, nell’idea di portare subito chiarimenti, impulso e mi auguro risultati. Mi attende un lavoro faticoso e complesso in cui mi caratterizzerà la difesa dell’Abruzzo e il rispetto del principio che chi inquina paga, senza sconti e senza giochetti. La difesa e il diritto al ristoro, il diritto alla salute e il ripristino dello slogan di Regione verde d’Europa non deve essere più offuscato dalla ferita di avere la discarica più grande d’Europa".
"Ci sono dei fatti nuovi" afferma Blasioli "Dalla sospensione dei lavori della Commissione per il Covid sono arrivanti la sentenza del Consiglio di Stato del 6 aprile scorso, che ha dichiarato Edison soggetto inquinatore delle discariche delle aree 2A e 2B, è una sentenza importante perché non era scontata e testimonia il buon lavoro fatto dalla Provincia di Pescara sotto la guida del Presidente Di Marco; a questa si aggiungono le notizie che abbiamo avuto dal Ministero. La sentenza è un fatto storico e il principio del chi inquina paga ci guiderà nel prosieguo dei lavori della Commissione che si arricchiranno anche delle audizioni di Edison, Solvay, magari del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha espresso un parere sul progetto di bonifica e sicuramente anche del Ministero dell’Ambiente, che sarà un invitato importante ai fini del chiarimento sulla procedura di bonifica e sulla permanenza dei fondi stanziati con la L. 10/2011. Colgo l’occasione infine di auspicare che nei lavori di controllo che ci spettano quale Commissione d’inchiesta, dovremo essere bravi a inserire anche un lavoro di promozione di una legge sulle bonifiche, che servirà al Ministero non solo per Bussi, ma per tante altre situazioni d’Italia e che consentirà di effettuare la bonifica e poi rivalersi del soggetto inquinatore. Potremo dare a questa legge anche il nome di “legge Bussi”, per la storia del sito e per l’importanza che avrebbe nel panorama legislativo nazionale. Fatto è che Bussi, i cittadini abruzzesi e quanti vivono sul Tirino, sul Pescara e sul nostro mare non possono più aspettare e devono essere tutelati”.
Marcozzi: "Governo Marsilio debole con i forti e forte nella propaganda"
A margine della seduta della Commissione regionale d'Inchiesta sul SIN di Bussi, è intervenuta il capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, componente della Commissione, in merito al prosieguo dei lavori: “In queste ultime settimane ho assistito a una rincorsa continua da parte della Giunta regionale Lega-FDI-FI, accompagnata dal Sindaco di Bussi, a rilasciare dichiarazioni con lo scopo unico di attaccare il Ministero dell'Ambiente riguardo alle ultime vicende sulla bonifica del SIN. Nessuna parola, invece, hanno scelto di spendere nei confronti del soggetto responsabile dell'inquinamento dell'area, identificato da una sentenza del Consiglio di Stato, che è Edison. Ciò conferma, una volta di più, come questo centrodestra sia debole con i forti e forte con la propaganda".
"Io ritengo che ci sia un principio fondamentale che deve essere difeso con ogni mezzo: chi inquina paga", ha ribadito Marcozzi. "E deve pagare fino all'ultimo centesimo. Per questo, invece di inviare un documento condiviso indirizzato al Ministero, come proposto dal Consigliere di FDI Testa, è il momento che il Consiglio regionale unisca le forze contro chi è stato riconosciuto come detentore della responsabilità dell'inquinamento della nostra terra. Questo è l'unico gesto di lealtà verso gli abruzzesi, per dare un forte senso di legalità all'interno della nostra Regione. Non può passare sempre il concetto che i colossi industriali, attraverso ricorsi, che sembrano avere come principale funzione di ritardare i tempi di bonifica, possano fare il bello e il cattivo tempo con il nostro territorio. E se non è la politica la prima a dare un forte segnale, non capisco a quale scopo gli esponenti di questa maggioranza continuino a sedere nelle Istituzioni”.