Mercoledì, 16 Aprile 2014 17:29

Prg, è già polemica su nomina Iacovone. Perrotti: "Selezione viziata"

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Non è ancora ufficiale, ma l'architetto Daniele Iacovone ha vinto il bando per consulente e coordinatore delle attività per il nuovo Piano regolatore generale del Comune di L'aquila.

Tra le dieci candidature pervenute al Comune dell'Aquila c'era anche quella dell'architetto Antonio Perrotti, ex dirigente della Regione Abruzzo, che ha scritto una lettera al Comune e per conoscenza alla procura e all'Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici nazionali: "Ritengo - scrive Perrotti - la selezione non oggettiva e sostanzialmente viziata in quanto il sottoscritto è in possesso di un Curriculum sicuramente più puntuale e approfondito sulle questioni territoriali dell'Aquila e del suo Cratere. Chiedo di conoscere i nomi dei componenti della Commissione e i criteri comparativi realmente praticati".

"In particolare - aggiunge l'architetto - al fine di verificare trasparenza ed oggettività dei lavori di Commissione, chiedo di avere copia degli altri Curricula, di tutti gli atti istruttori e dei verbali che hanno portato alla scelta finale".

Perrotti rivela a NewsTown che oltre a ritenere di avere un curriculum migliore ha effettuato un'offerta più bassa per la sua consulenza: 120mila euro contro i 160mila previsti dal bando, e di aver specificato un tempo per il suo lavoro pari a sei mesi, contro i 36 previsti per l'approvazione. "Sono l'unico dei candidati ad aver fatto 12 Piani strategici per la Regione e se fai un bando devi rispettare i termini oggettivi e devi privilegiare chi offre di meno, ti da di più e ha più conoscenza dei problemi e professionalità. Ora voglio spiegazioni, non starò zitto"

Sopra i 40mila euro infatti il Comune non può dare incarichi su base fiduciaria, ciò nonostante erano in molti a scommettere sul nome di Iacovone prima dell'apertura delle buste: "Se non mi verranno fornite adeguate spiegazioni - continua Perrotti - farò ricorso al Tar sollevando prima di tutto la questione economica: 40mila euro in più sprecati senza motivo. In quel caso mi aspetto che il Tar dia la sospensiva".

Altro parametro importante per l'architetto aquilano è il tempo: "E' importante arrivare alla variante in tempi stretti - conclude Perrotti andando nel merito del Piano - 36mesi sono davvero troppi e servono come scusa per applicare la solita urbanistica concordata. Per me è necessario semplicemente fare una variante di assestamento senza fare nuove espansioni. E' sufficiente partire cartografando il volo effettuato dalla Regione nel 2011 e in base a questo razionalizzare il vecchio Piano, poi si aggiornerà. Ma ci vuole subito un piano di coerenza in cui inquadrare le scelte dei prossimi cinque anni".

"Per questo parlo di variante di assestamento e di salvaguardia nel senso che deve salvaguardare la rete ecologica ma deve pure fare modifiche all'attuale assetto stravolto dal terremoto".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Aprile 2014 18:12

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