Martedì, 30 Giugno 2020 15:24

Antincendio, da Regione 2 milioni di euro. Firmata convenzione

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125 veicoli di terra, 9 di aria (tra elicotteri e canadair di proprietà o in dotazione), 4 mezzi speciali Elfo (macchine usate in zone montuose particolarmente impervie); e poi ancora 55 tra operatori e coordinatori regionali addetti alle funzioni e alle operazioni apicali di spegnimento e prevenzione, 1300 volontari addestrati, convenzioni con 84 organizzazioni di volontariato.

Sono le risorse messe in campo dalla Regione Abruzzo nel 2020 per la campagna di antincendio boschivo, finanziata con uno stanziamento di 2 milioni di euro.

La firma della convenzione - di durata triennale - è avvenuta questa mattina all’Aquila a palazzo Silone. Presenti, il presidente della Regione Marco Marsilio, il prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco, il dirigente regionale del servizio emergenza di Protezione Civile Silvio Liberatore, il direttore regionale dei vigili del fuoco Stefano Marsella, il comandante regionale dei carabinieri-forestali, il generale Giampiero Costantini.

Lo scorso anno, ha ricordato Silvio Liberatore, in Abruzzo sono bruciati 396 ettari di vegetazione, un dato in linea con quello del 2018, quando erano andati in fumo 324 ettari di bosco. Numeri che non hanno niente a che vedere con quelli dei due anni orribili, il 2007 e il 2017 – quando il fuoco distrusse rispettivamente, 20 mila e 9 mila ettari di superfici verdi – ma che non devono far abbassare la guardia, anche perché, ha ricordato il generale Costantini, statisticamente “i piromani tornano sempre sul luogo del delitto” e dalle analisi delle serie storiche effettuate dai carabinieri-forestali, “dopo cinque anni il 50% degli incendi tende a ripetersi negli stessi luoghi in cui era già avvenuto”.

Un altro campanello d’allarme, ha ricordato sempre Costantini, sono le denunce per incendio doloso effettuate in questi primi sei mesi del 2020: ben 7, quante ce n’erano state in tutto il 2019 (il 2% a livello nazionale, dove le denunce erano state 375 e gli arresti 44).

“Il fattore umano è la principale causa degli incendi” ha affermato Costantini “insieme ai cambiamenti climatici. A causa della primavera secca che abbiamo avuto quest’anno, nei primi mesi del 2020, in Abruzzo, ci sono stati diversi incendi, che si sono fermati a maggio e giugno, due mesi in cui invece le precipitazioni sono state al di sopra della media”.

L’imponderabilità e l’imprevedibilità del clima, concausa insieme alla mano dell'uomo, sono state sottolineate anche da Silvio Liberatore: “Noi mettiamo tutto l’impegno possibile ma molto dipende dal meteo. Nel 2007, per esempio, un fattore determinante per il propagarsi degli incendi fu il vento mentre nel 2017 furono determinanti la siccità e l’aria secca, che azzerarono anche il punto di rugiada notrturno”.

Il periodo di massima allerta per gli incendi boschivi, durante il quale sarà attivata la campagna antincendio, inizierà domenica 6 luglio e si protrarrà fino al 15 settembre.

Dei nove mezzi aerei in dotazione, tre s i trovano fisicamente in Abruzzo - un elicottero dedicato, uno del Coau, il Centro operativo aereo unificato, e un altro ancora dei vigili del fuoco – e altri 6 – 5 canadair e un elicottero - a Ciampino, pronti a partire in caso di necessità.

“Ma gli incendi non si spengono solo con i mezzi aerei” hanno affermato sia Liberatore che Costantini “E’ fondamentale una presenza massiva di personale a terra. Per questo è importante potenziare la collaborazione con le associazioni ambientaliste e di volontariato, cosa che abbiamo fatto in questa convenzione”.

Oltre ai volontari, a terra opereranno 20 squadre di carabinieri-forestali e 9 squadre di vigili del fuoco, ciascuna delle quali è composta da 5 uomini ed è munita di mezzi speciali di spegnimento.

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