Reinserire il quinto e ultimo lotto della superstrada L’Aquila-Amatrice nel piano regionale delle infrastrutture strategiche e farla diventare un’opera di interesse nazionale.
Ad affermarlo sono il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci e il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella.
In una lettera congiunta indirizzata al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e alla ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, Pietrucci e Fontanella, che questa mattina hanno tenuto all’Aquila una conferenza stampa insieme al sindaco di Cagnano Amiterno Iside Di Martino e all’assessore al Turismo di Amatrice, rivolgono un appello affinché l’opera venga reintegrata nella delibera di giunta regionale approvata dalla giunta Marsilio qualche giorno fa – la 337, che ha individuato l’elenco delle infrastrutture strategiche abruzzesi per un ammontare complessivo di 6 miliardi di euro – e chiedono ai presidenti delle due Regioni di iniziare un’interlocuzione con il governo, e in particolare con il Mit, affinché Anas inserisca il completamento della superstrada nei programma nazionali, a partire dalla progettazione dei lotti successivi.
Al momento, infatti, sono in corso i lavori del terzo e quarto lotto, che dovrebbero essere ultimati entro il 2022. Allo stato attuale, però, il progetto si interrompe a Montereale perché ancora non è stata eseguita la progettazione dell’ultimo tratto, quello che per l’appunto dovrebbe andare da Capitignano a Amatrice.
Per questo segmento, esiste solo un vecchio studio di fattibilità dell’Anas, che però andrebbe aggiornato. Fontanella ha avanzato un’ipotesi meno impattante, che prevede sempre il passaggio della strada per Aringo ma che non contempla la realizzazione delle gallerie.
“La superstrada L’Aquila-Amatrice” affermano Pietrucci e Fontanella “è un’opera strategica non solo per il futuro dei borghi montani dell’Alto Aterno ma anche in un’ottica nazionale, perché andrebbe a innestarsi sulla Salaria in un punto baricentrico della penisola e della dorsale appenninica, dove nel giro di pochi chilometri si incrociano quattro regioni: Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio”.
“Da sempre abbiamo sostenuto che questa strada di collegamento tra due regioni sia di interesse regionale ed anche nazionale- ha detto Pietrucci – Per questo è necessario il reinserimento tra le infrastrutture strategiche regionali da parte della nostra Regione. Tutti i sindaci dell'Alto Aterno si stanno mobilitando e mi risulta che lo farà anche il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. La nostra lettera -aggiunge Pietrucci - servirà ad iniziare l'interlocuzione con l'Anas per l'avvio della progettazione dell'opera. Vi è la possibilità di realizzare una sorta di variante, come spiegato dal sindaco Fontanella, senza realizzare gallerie e diminuendo di circa quindici chilometri l'attuale tragitto. Siamo molto fiduciosi che venga convocato un Tavolo dal Ministro De Micheli per discutere di questa infrastruttura importante per l'economia e per il mantenimento dei presidi sociali dei territori dell'Appennino”.
Anche il sindaco di Capitignano, Maurizio Pelosi, che avrebbe dovuto partecipare alla conferenza stampa ma che ha dovuto rinunciare all'ultimo per concomitanti impegni personali, plaude all'iniziativa di Pietrucci e Fontanella e afferma: "Condivido, come tutti i sindaci dell'Alto Aterno, questa battaglia e mi unisco anche io alle richieste espresse nella lettera. Il completamento della superstrada per Amatrice è di fondamentale importanza per l'avvenire dei nostri borghi. E' importante, però, che il tracciato che verrà progettato non tagli fuori Campotosto, altrimenti sarebbe tutto inutile".