"In vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale a Maggio, i circoli Arcigay d’Abruzzo - L’Aquila, Chieti, Perscara, Teramo -, tra i protagonisti del più profondo spirito di rinnovamento e di civiltà sul territorio, si propongono d’offrire il loro appoggio politico a quei partiti che vorranno sottoscriverne le richieste ed impegnarsi a perseguirne gli obiettivi attraverso i loro candidati".
Si legge in una nota dell'Arcigay che ha presentato delle richieste precise per la comunità LGBT abruzzese. Innanzitutto, una "Legge regionale contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere volta a:
- garantire ed incrementare I rapporti intercorrenti tra CUG e associazioni regolarmente registrate e attive sul piano regionale impegnate nel campo dei diritti delle persone LGBT;
- istituire un osservatorio regionale contro l’omofobia il cui funzionamento sia affidato in tutto o in parte alle associazioni suddette, mirato a monitorare lo stato delle cose in Abruzzo e a tracciare una mappa sull’effettiva diffusione di episodi legati all’omofobia in tutta la regione;
- promuovere attraverso strumenti normativi ed attuativi la dignità delle persone transessuali in ambito ospedaliero, di detenzione alternativa ed universitario;
- rimuovere limitatamente alle competenze affidate per legge alla Regione ogni forma di ostacolo normativo e di fatto volto a non garantire la dignità delle persone omosessuali e transessuali intese come singoli o come gruppi sociali".
Arcigay chiede un impegno politico deciso nel proporre regolarmente all’assemblea "interrogazioni riguardanti fatti legati all’odio omofobico e al trattamento iniquo tra privati o tra enti e persone fisiche volto ad incrementare l’odio verso persone gay o transessuali. Su tutte urge il bisogno di:
- interrogazione circa il brutale delitto di Manuela Di Cesare avvenuto nel 2007 a Pescara e prossimo all’archiviazione;
- interogazione circa l’uso dei fondi stanziati dal Ministero alle regioni nell’ambito degli 'Obiettivi di Piano Sanitario Nazionale' per il contrasto al virus dell’ HIV;
- interrogazione circa il trattamento dei casi di ospedalizzazione di persone transessuali nelle ASL abruzzesi.
Infine, l'associazione LGBT incalza la politica abruzzese sulla necessità di una "Legge regionale di armonizzazione dei diritti e dei doveri garantiti dai 'Registri delle unioni civili' comunali già presenti in molti centri d’Abruzzo ed istituzione di un analogo registro di carattere regionale che ne rappresenti la somma".
Arcigay - conclude la nota - "continuerà a vigilare a tutti i livelli sui rappresentanti nella pubblica amministrazione a garanzia della prioritaria creazione di un contesto non ostile, che dia spazio e dignità alla comunità LGBT in tutte e quattro le province d’Abruzzo attraverso l’osservanza concreta delle sue esigenze".