"Ancora una volta assistiamo ad uno spettacolo indegno da parte di amministratori della Lega aquilana che, improvvisando un sit-in dinanzi un centro di accoglienza ubicato nella frazione di Sant’Elia [qui], incensano notizie false e intrise di odio al mero fine di creare immotivati allarmismi con lo scopo infimo di racimolare due voti tra i residenti. Il Capogruppo Francesco De Santis nella sua diretta facebook, e con lui il segretario cittadino Giorgio Fioravanti e il segretario provinciale Andrea Costantini in alcune interviste alla stampa, asseriscono che alcuni migranti provenienti da Paterno di Avezzano sono stati ricollocati dalla Prefettura presso il centro della frazione aquilana 'con il rischio di positivi al Covid-19'. Notizia assolutamente falsa".
A dirlo è il circolo cittadino di Sinistra Italiana.
"Il centro accoglienza di Sant’Elia non è altro che quello presente fino a poco tempo fa a Roio, il cui spostamento è stato autorizzato dalla Prefettura, informata l’Amministrazione Comunale, di cui la Lega è parte…o forse non più, chissà! Ad oggi nessun nuovo ingresso è avvenuto nel centro accoglienza, mentre gli attuali ospiti hanno effettuato e superato tutte le procedure sanitarie di rito disposte dall’ASL. Piuttosto che amministrare la città con l’obiettivo di provare a risolvere le smisurate problematiche che la affliggono, questi infaticabili amministratori occupano le loro giornate a dare la 'caccia' al migrante, al presunto untore, oppure in taluni casi a veicolare immagini di persone in chiara difficoltà. E’ squallido e oltraggioso fare leva sulle paure delle persone, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, alimentando così una campagna di odio verso lo straniero per ottenere qualche like sulla pelle degli ultimi; e poi ci stupiamo o ci indigniamo se accadono disgrazie come quelle di cui la cronaca nazionale è protagonista", l'affondo di Sinistra Italiana.
"Facciamo pertanto un appello al Prefetto, ma anche al Sindaco affinché venga ripudiata in modo radicale ogni forma di razzismo o di paura mossa da odio e discriminazione. L’Aquila era e deve tornare ad essere una città aperta, solidale e cooperante. Un invito anche alle forze progressiste della città, presenti o meno in Consiglio Comunale: L’Aquila che vogliamo vivere è questa e non permetteremo che l’odio di chi predica muri, intolleranza, razzismo, nazionalismo si faccia strada. Valuterà la Procura della Repubblica se siffatte incaute dichiarazioni possano configurare reati penalmente rilevanti".