"Nonostante la decisione della Regione Abruzzo di posticipare l’avvio dell’anno scolastico al 24 settembre, nonostante la scadenza per la presentazione delle domande fissata al 21 agosto, dopo 10 giorni dall'apertura delle scuole il Comune dell’Aquila non è ancora in grado di garantire il servizio di pre-interscuola, un servizio fondamentale per molti genitori che consente loro di armonizzare i tempi di vita e lavoro".
A denunciarlo sono la segretaria cittadina del Pd, Emanuela Di Giovambattista, e i consiglieri comunali Stefano Palumbo e Stefano Albano.
Così come accaduto per l'assistenza scolastica per l'autonomia e la comunicazione dei diversamente abili, "l’amministrazione dimostra ancora una volta di arrivare impreparata sull’erogazione dei servizi scolastici di sua competenza. Ad oggi infatti il servizio di pre-scuola è attivo solo in alcune scuole ed in altre no. Una soluzione superficiale e 'facilona' assunta dall'amministrazione per far partire comunque il servizio ma che in realtà determina un'evidente discriminazione tra le famiglie, nonché un problema che il Comune scarica sulle scuole relativamente a tutti quegli studenti che, usufruendo del trasporto scolastico, giungono solitamente a scuola prima del suono della campanella".
Il problema, dovuto alla carenza di organico, se da un lato dipende certamente dall'aumento del numero delle insegnanti necessarie per consentire il rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza covid, dall’altro era noto da tempo, "conseguenza dei pensionamenti delle insegnanti alla diretta dipendenza del Comune. Un problema a cui già in passato si era fatto fronte attraverso il servizio sostitutivo-integrativo della AFM per far sì che nessuna famiglia fosse privata della opportunità del servizio di pre-interscuola", sottolineano gli esponenti dem.
"Quest'anno, considerati i mesi di chiusura della scuola e le economie derivanti dal blocco dei servizi scolastici, c'erano tutte le condizioni per trovare una soluzione che consentisse, nei tempi giusti, di attivare il servizio. Decine di famiglie si trovano invece a pagare le conseguenze dell’approssimazione e dell’incapacità di un’amministrazione ormai allo sbando. Una situazione inaccettabile a cui chiediamo venga posto immediato rimedio".