Lunedì, 05 Ottobre 2020 12:40

Pietrucci, lettera aperta ai sindaci di L'Aquila e Teramo: "Organizzare tempi dei cantieri per facilitare l'arrivo dei bimbi a scuola"

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Con una nota indirizzata ai sindaci di L'Aquila e Teramo, Pierluigi Biondi e Gianguido D’Alberto, e al presidente dell'Ance Antonio D’Intino, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, stamane, ha rivolto un appello per chiedere di organizzare i tempi e gli orari dei cantieri in modo da facilitare l’arrivo dei bambini e delle bambine a scuola.

"La ricostruzione e le misure di sicurezza anti-CoVid possono e devono essere anche l’occasione – con piccoli ma importanti accorgimenti già sperimentati in altre città – per migliorare i ritmi urbani e favorire una più adeguata organizzazione sociale", scrive Pietrucci. £Mettere al centro la scuola e le attività formative – che devono essere in questa fase e in prospettiva la centralità politica di tutti – è la condizione per dare un segno coraggioso e innovativo agli scenari sociali, culturali ed economici che ci attendono".

Il testo della lettera

Gentili Sindaci, gentile Presidente,

le condizioni straordinarie che vivono le nostre città e i Comuni del cratere – tra lo sforzo della ricostruzione post-sisma e le misure di sicurezza per la pandemia da CoVid19 – rappresentano una sfida inedita per le nostre comunità e per l’impegno di governo nella complessa amministrazione quotidiana.

Il vostro prezioso ruolo – questo mi suggerisce la funzione istituzionale che svolgo insieme al mio essere cittadino abruzzese – si carica di nuove responsabilità nella programmazione dei tempi e dell’organizzazione della vita collettiva. Penso alla necessità di conciliare al meglio gli orari e le funzioni urbane nell’interesse pubblico, di famiglie e cittadini. A partire dai bambini e dalle bambine. A partire dall’esigenza di favorire la riapertura delle scuole che rappresenta oggi la più importante e delicata sfida sociale e civile da affrontare e vincere.

I protocolli che si stanno adottando nella ripresa delle attività formative impongono controlli rigorosi all’ingresso degli edifici scolastici e un meticoloso rispetto degli orari, a garanzia della salute degli alunni e del regolare svolgimento delle lezioni. Infatti – come più volte mi è capitato personalmente accompagnando i miei figli a scuola – i ragazzi e le ragazze che arrivano in ritardo a scuola sono costretti a rispettare un protocollo di sicurezza particolare.

Ecco l’esigenza di agevolare la mobilità urbana che rischia invece di essere intralciata dalla presenza di piccoli o grandi cantieri della ricostruzione.

Sarebbe auspicabile, dunque, che almeno nella breve fascia oraria d’ingresso a scuola (dalle 7.50 alle 8.40) d’intesa con le imprese, l’attività di questi cantieri venisse organizzata in modo da facilitare il traffico delle famiglie, il puntuale arrivo dei bambini evitando intasamenti, ritardi e disagi soprattutto a tutela dei più piccoli, e agevolare poi i genitori nel recarsi al lavoro.

Certo che condividerete il mio appello a trovare le soluzioni adeguate, vi ringrazio e vi saluto cordialmente.

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