In considerazione dell’elevato numero di contagi, sul territorio regionale ed in particolare su quello comunale, tenuto conto che allo stato attuale non è pensabile prevedere l’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto, ma che è evidente l’impossibilità di programmare eventi tali da attrarre un numero elevato di persone, "proponiamo all’Amministrazione Comunale di stornare una parte considerevole della quota prevista a bilancio per le luminarie e gli addobbi natalizi e di destinarla ad interventi di altra natura, come misure di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà economiche, ovvero per l’assistenza sanitaria domiciliare".
A chiederlo è il circolo aquilano di Sinistra Italiana.
"Vero è che senza strade addobbate il Natale non sarebbe lo stesso - riconosce il segretario Pierluigi Iannarelli - ma in questo momento la popolazione necessita di altro. Si potrebbe, quindi, pensare di illuminare emblematicamente qualche sito simbolico, affinché la Città possa comunque respirare un’atmosfera natalizia, soprattutto in un periodo buio, come quello che tutto il Paese sta attraversando a causa della pandemia, ma senza eccedere in spese superflue in questo drammatico contesto".
In questo momento storico di povertà emergente, "invece che prevedere ordinanze di demolizione della mensa dei poveri, in una città dove c’è un problema enorme di abusivismo, riteniamo doveroso pensare a chi sta pagando sulla propria pelle le difficoltà economiche e sociali della crisi. Non crediamo, pertanto, eticamente opportuno spendere ingenti somme per le tradizionali manifestazioni e decorazioni natalizie, sapendo di poter, invece, dare un segno di concreto sostegno alle persone bisognose, che forse potranno trascorrere il prossimo Natale con un po’ di serenità. Insomma, come Circolo di Sinistra Italiana, rivendichiamo un Natale poco 'illuminato' ma ancora più solidale, che tenga accese le luci della speranza e della solidarietà".