Domenica, 06 Dicembre 2020 19:21

Ordinanza di Marsilio delinea il rientro in zona arancione: "Da lunedì riaprono i negozi". Governo contrario: "Deve aspettare mercoledì". Ma il presidente della Regione tira dritto: "Impugnate l'ordinanza". Boccia annuncia diffida

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Il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo delinea il rientro in zona arancione.

L’ordinanza ha efficacia dal momento della sua pubblicazione.

Dunque, "già da domani mattina si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali; il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa", è stato annunciato dall'ufficio del presidente Marsilio.

"Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale, la cui richiesta del 15 novembre scorso era stata all’origine dell’Ordinanza del 16 che ha portato la regione in zona rossa a decorrere dal 18 novembre scorso; ordinanza poi assorbita dal successivo atto del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e recentemente prorogato", viene spiegato nella nota.

In particolare, non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi. "Diminuiscono anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, mentre da metà novembre a oggi sono aumentati di alcune centinaia i posti letto complessivamente messi a disposizione del Covid. Il tutto in un quadro in cui gli indicatori principali (Rt, tasso occupazione posti letto in terapia intensiva e area medica, tasso di ospedalizzazione sulla popolazione residente) pongono l’Abruzzo sempre perfettamente allineato alle medie nazionali e con un rischio complessivo classificato come ‘moderato’".

Il Presidente Marsilio - leggiamo ancora dalla nota - "si era assunto la responsabilità di anticipare autonomamente l’applicazione della disciplina più restrittiva prevista dalle norme nazionali, con l’obiettivo di iniziare senza indugi la cura necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile e, come auspicato, in tempo utile a riaprire le attività commerciali per l’inizio della stagione natalizia".

La stessa Cabina di Regia nazionale aveva dato atto positivamente che la Regione aveva adottato in anticipo la disciplina più restrittiva. "Si è così contemperata l’esigenza – che rimane prioritaria – di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica. L’interlocuzione con il Ministro, che è stato informato prima dell’adozione del provvedimento, si è svolta sempre all’insegna della reciproca correttezza e leale collaborazione istituzionale, della quale il Presidente Marsilio ringrazia il Ministro Speranza".

Tuttavia, il Presidente ha ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso.

Lunedì pomeriggio alle ore 15, presso la sede di Palazzo Silone, il Presidente illustrerà alla stampa i dettagli dell’iniziativa.

Sta di fatto che il Governo, poco dopo l'annuncio, ha fatto sapere che "non c'è avallo su questa ulteriore anticipazione".

"La regione Abruzzo - si apprende da fonti dell'esecutivo - aveva anticipato l'ingresso in zona rossa rispetto all'ordinanza del governo. La cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì 9 dicembre (sebbene il termine era fissato al 12). La scadenza dei 21 giorni è prevista, però, per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c'è avallo su questa ulteriore anticipazione".

A confermarlo è Fabio Ranieri, coordinatore regionale di Articolo 1: "Ho appena sentito il Ministro Speranza e purtroppo è come temevo. L’ok a tornare arancioni, ed era già una concessione, c’è da mercoledì e non da domani (mercoledì perché scadono i 21 giorni almeno dall’ordinanza regionale). Ancora confusione senza senso, insomma, al fine di rimpallare al governo nazionale responsabilità che non ha, e al solo scopo di creare tensioni che finiscono per pagare solo gli abruzzesi".

Ed ora?

Diciamo subito che, fin tanto che non dovesse essere impugnata, l'ordinanza é vigente ed esplica, dunque, i suoi effetti: in altre parole, le attività al dettaglio chiuse fino ad oggi potranno riaprire domattina. 

"L'ordinanza del presidente Marsilio è in vigore da domani", ha ribadito il portavoce del presidente della Giunta. "Il governo può solo, eventualmente, impugnarla".

Una forzatura, evidentemente, contando sul fatto che non ci saranno i tempi tecnici per impugnare il provvedimento considerato che mercoledì l'Abruzzo sarebbe tornato, comunque, in zona arancione; d'altra parte, Marsilio ha dovuto 'salvare' la sua maggioranza, se è vero che il centrodestra regionale era in subbuglio, nel mirino delle opposizioni ma, soprattutto, delle associazioni di categoria e dei sindacati oltre che dell'opinione pubblica. 

E poco male se questo sta creando il caos istituzionale, in una contrappposizione col Governo che non fa bene a nessuno. "C'è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie, quindi se l'Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l'intesa del ministero della Salute", ha tenuto a ribadire il ministro alle Autonomie regionali Francesco Boccia. "Se la regione Abruzzo decide autonomamente, però, di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata". 

Paolucci (Pd): "Marsilio smetta di fare l’irresponsabile e governi l’Abruzzo al posto di gettarlo nel caos e nell’incertezza"

"Marsilio sta ancora una volta usando gli abruzzesi per fare propaganda, gettando una comunità intera nel caos e nella confusione con un’ordinanza che apre una contrapposizione istituzionale che la nostra Regione non ha mai conosciuto".

E' durissimo il commento del capogruppo PD alla Regione Silvio Paolucci sulla vicenda dell’ordinanza di uscita dalla zona rossa che il presidente ha firmato nel tardo pomeriggio. "Il presidente ben sapeva bene che i termini temporali dell’area rossa non gli avrebbero consentito l’uscita prima di 21 giorni – spiega Paolucci - Di più, aveva scelto la zona rossa prevedendo che tutto il Paese sarebbe diventato tale, sbagliando clamorosamente ogni previsione e incastrando la nostra regione nelle massime restrizioni che hanno condotto alla paralisi di tutte le attività. L'anticipazione maldestra di 48 ore del ritorno alla zona arancione non può avere alcun valore legale, dopo aver già concordato con il Governo tempi e modalità dell’anticipo dell’uscita dalle massime restrizioni a partire dal 9 dicembre, piuttosto dimostra ancora una volta che Marsilio sceglie di piegare problemi di portata epocale ad una dialettica di contrapposizione verso l’esecutivo nazionale per meri interessi di partito".

Forzare la mano e portare l’Abruzzo allo scontro istituzionale "è vergognoso", la stoccata del capogruppo dem. "Fare politica con il Covid è una manovra da “militanti” di bassa levatura. Buttarla in confusione, a discapito dei commercianti e degli operatori economici, è da irresponsabili. Da due mesi comunica in modo avventato, fomentando sconforto, disillusione e rabbia, al posto di occuparsi di un'emergenza sanitaria esplosa per via della carenza di una guida e di quella sociale aggravata per via di risorse per l'economia da lui promesse e mai arrivate. Pensi, Marsilio, a fare l’unica cosa per cui è stato eletto due anni fa: governare l’Abruzzo. Potrà fare propaganda quando ci sarà una campagna elettorale da fare, ora c’è una pandemia da governare".

Movimento 5 Stelle: "Sintesi perfetta di una gestione confusionaria che punta più alle logiche di consenso che al buonsenso"

"Il passaggio da zona rossa ad arancione, annunciato sul profilo Facebook del Presidente Marsilio, per di più nel tardo pomeriggio di domenica, è la sintesi perfetta di una gestione confusionaria che punta più alle logiche di consenso che al buonsenso. Mentre si gioca con la propaganda, ci sono migliaia di esercenti che domattina alle 8.00 non sanno cosa fare. Ed è bene ricordare che le sanzioni a carico di chi apre in zona rossa sono salatissime".

Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.

"Si continua a voler anticipare o prevedere le decisioni del Ministero lasciando gli abruzzesi in balia di informazioni discordanti tra la Regione e il Governo. Una confusione creata ad hoc, come quando si è voluta anticipare a tutti i costi la zona rossa, per nascondere sotto al tappeto i risultati di una gestione pessima dell'emergenza alimentando uno scontro istituzionale che non fa certo bene agli abruzzesi. Chi troppo spesso si riempie la bocca chiedendo di collaborare con la giunta regionale di fatto ostacola il lavoro dei Ministeri. L’Abruzzo ha bisogno di una guida responsabile e non di azioni irresponsabili di chi cerca consenso politico a danno di persone che da mesi sono provate". 

D'Alessandro (Italia Viva): "Marsilio come Totò"

"E' l'ennesima sceneggiata: ormai si sta oltrepassando ogni limite. Prima Marsilio trascina nella zona rossa l’Abruzzo, senza ragione, e rimaniamo gli unici in Italia; dopodiché il furbetto romano di notte, con il favore delle tenebre, si inventa una anticipazione fuori da ogni intesa e copertura normativa".

A dirlo è il deputato abruzzese di Italia Viva, Camillo D'Alessandro.

"Marsilio prima ci ha messo in queste condizioni ed ora vuole vendersi la Fontana di Trevi. Ci mancava pure il Totò d'Abruzzo. Il dramma è che ci getta nel caos e sopratutto getta nel caos le attività economiche abruzzesi".

Testa e Sigismondi (FdI): "Buon governo regionale fa rientrare l'Abruzzo in zona arancione: Marsilio guida autorevole"

"L'obiettivo di fare uscire la regione Abruzzo il prima possibile dalla zona rossa, salvando il ponte dell'Immacolata, come promesso, è stato pienamente raggiunto e - come già ampiamente spiegato - grazie alla scelta lungimirante del presidente Marsilio e della sua squadra di governo che hanno deciso di anticipare le misure più restrittive per ridurre il rischio contagio. Diversamente, la nostra regione avrebbe perso altri giorni importanti per il commercio e per l'economia, soprattutto quella legata all'atteso periodo natalizio. Il presidente Marsilio si conferma, dunque, guida autorevole dell'Abruzzo, capace di chiedere maggiori sacrifici alla sua gente, quando è necessario, e pronto ad assumersi grandi responsabilità sulle riaperture per salvare l'economia regionale".

Così, in una nota congiunta, il capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa ed il coordinatore regionale di FdI, Etelwardo Sigismondi.

Ultima modifica il Lunedì, 07 Dicembre 2020 00:08

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