Lunedì, 07 Dicembre 2020 16:54

Abruzzo zona arancione/2, Marsilio tira dritto: "Non ritiro ordinanza"

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No, Marco Marsilio non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro e, sebbene abbia ricevuto formale diffida dal Governo [qui, l'approfondimento], non ritirerà la delibera 106 assunta domenica sera e che riporta l’Abruzzo, di fatto, in zona arancione.

“Non voglio drammatizzare il conflitto col Governo” ha sottolineato il presidente della Giunta regionale in conferenza stampa; “considero eccessivo però, se non risibile, il tono intimidatorio della diffida e il fatto che i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia evochino responsabilità penali rispetto ad eventuali contagi che dovessero verificarsi nelle prossime ore. Mi chiedo: se così fosse, tutti agli altri contagiati a quale responsabilità penale andrebbero ascritti?”.

Marsilio ha chiarito di avere col governo un “rapporto sereno, leale, costruttivo e penso che tale rimarrà nonostante le divergenze d’opinioni; comprendo le ragioni del ministro Speranza - ha aggiunto - comprendo l’esigenza di non inimicarsi qualche presidente di Regione, ma non condivido affatto la lettura e l’applicazione della norma e ho il dovere di far valere le ragioni dell’Abruzzo”.

Già dal 2 dicembre – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – “ho chiesto a Speranza di avvalersi del potere di deroga previsto dal decreto Ristori quater, motivando le ragioni che pure l’avrebbero consentito, stante i dati, incontrovertibili, che testimoniano come l’Abruzzo presenti parametri nella media nazionale; la Cabina di regia ha riconosciuto, d’altra parte, lo sforzo della regione che ha anticipato di qualche giorno l’ingresso in zona rossa. Tuttavia, il ministro Speranza non ne ha voluto prendere atto”.

Anzi, “Speranza soltanto tra ieri sera e stamattina, con l’invio della diffida, ha chiarito che avremmo potuto uscire dalla zona rossa il 9 dicembre: ricordo, però, che tra Istituzioni si parla per atti e l’ordinanza pubblicata sabato recita che l’Abruzzo non sarebbe passato in zona arancione prima di domenica 13 dicembre. Ad attendere la burocrazia ministeriale, ci ritroveremmo ad essere sottoposti ad una cura eccessiva, che ammazzerebbe il paziente”.

Marsilio ha informato, dunque, che i legali della Regione stanno valutando il tono e la misura della risposta alla diffida. “Intendiamo sollevare una questione giuridica” ha chiarito il presidente della Giunta: “la regola dei 21 giorni per passare da una zona a maggiori restrizioni ad una con minori restrizioni è stata creata per prassi nell’applicazione di diverse norme, non trova una chiara formulazione in un testo di legge univocamente leggibile”; tant’è vero che “la Conferenza delle Regioni ha chiesto al governo di rivalutarla, anche perché il passaggio da una zona a minor rischio ad una a maggior rischio può avvenire, al contrario, in 48 ore”.

Il Presidente della Giunta regionale ha inteso ribadire di condividere “la cautela, l’urgenza di adeguare tempestivamente le misure dinanzi ad una situazione d’allarme, e sono stato il primo a farlo, anticipando l’ingresso dell’Abruzzo in zona rossa, ma con la stessa serietà e aderenza ai dati reali chiedo che si proceda anche nel caso in cui le misure restrittive possano essere effettivamente allentante. D’altra parte, le ordinanze per l’inserimento di una regione in zona rossa, stando alla legge, sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni ma prima di 21 giorni non può mai avvenire, considerato che l’accertamento avviene settimanalmente. E dunque, mi chiedo: questa previsione di legge quando si applica? O è scritta male la legge o è applicata male”.

E poi, “la cura non può essere uguale per tutti: ci sono regioni che sono entrate in zona rossa con un indice rt superiore a 2, con la saturazione dei posti letto nelle terapie intensive e nelle aree critiche prossima al 100%; è chiaro che potrebbe volerci più tempo a tornare in zona arancione rispetto ad una regione che, come l’Abruzzo, si è posta in zona rossa appena si è accorta che i parametri stavano peggiorando. Per questo, non è un crimine né un’offesa al governo chiedere di uscirne 1 o 2 giorni prima. Rivendichiamo di essere entrati prima in zona rossa, e di poter fare il percorso inverso con buon senso, con l’esercizio responsabile delle nostre funzioni stante i dati che, lo ribadiamo, sia per ciò che attiene l’indice rt – oggi sotto la soglia critica di 1, allo 0.9 – sia per ciò che attiene l’occupazione dei posti letto è perfettamente in linea con la media nazionale”.

Va contemperata l’esigenza alla salute, “e lo abbiamo fatto con senso di responsabilità – ha ribadito Marsilio – e l’urgenza di fare qualcosa in più per i commercianti costretti alle chiusure; vorrei sottolineare che questi sono giorni particolari, decisivi per la vita economica del paese: sono almeno 5 o 6 giorni che sto discutendo con il ministro Speranza di questa scadenza”.

Marsilio ha aggiunto: “se avessi voluto fare propaganda, avrei atteso che il governo inserisse l’Abruzzo in zona rossa per poi protestare duramente, piuttosto che anticipare i tempi, una decisione condivisa con le forze politiche d’opposizione che oggi mi attaccano. Se ho fatto un errore, è stato quello di essere troppo democratico. Col parere del comitato tecnico scientifico, avrei potuto anticipare i tempi di ulteriori 2 o 3 giorni: e sia chiaro, siamo pronti a chiudere di nuovo, fosse anche Natale o Capodanno, se la crescita del contagio dovesse tornare esponenziale. E stavolta, non consulterò nessuno. Ricordo che sono stato io a volere la zona rossa in Valfino, sebbene i ministri del Pd mi dicevano di non farlo. Mi pare un atteggiamento un poco schizofrenico”.

Articolo 1: "Il Presidente della Regione Abruzzo ancora una volta utilizza il suo ruolo istituzionale solo per uno scontro con il governo"

"La scelta di Marsilio di firmare in fretta e furia un’ordinanza per tornare con due giorni di anticipo in zona arancione non serve ad aiutare l’economia abruzzese ma è invece un'iniziativa tutta politica, al solo scopo di aprire un nuovo scontro istituzionale con il governo. Cercando di scaricare le responsabilità e gli errori compiuti in questi mesi sulla sanità e nei confronti dell'intero sistema economico abruzzese, anche per la confusione creata con la sua scelta di fare entrare in solitaria l'Abruzzo in zona rossa, Marsilio per l'ennesima volta non cerca soluzioni ma semplicemente capri espiatori".

Si legge in una nota di Articolo 1 Abruzzo, il partito che esprime il ministro della Salute Speranza.

"Ci ritroviamo un presidente 'laziale' che non ha alcun interesse a tutelare l’Abruzzo ma che punta soltanto sull’azione propagandistica, per cercare di riguadagnare qualche punto percentuale nei sondaggi. In questa fase è necessario che la Regione si impegni a fare ciò che non ha fatto in questi mesi, innanzitutto recuperando i ritardi che hanno portato al collasso del sistema sanitario in interi territori della nostra regione e poi sostenendo realmente e concretamente le attività economiche, non con ordinanze chiaramente illegittime ma innanzitutto attraverso l'erogazione dei contributi alle imprese e ai commercianti già stabiliti dal Cura Abruzzo 1 e 2, con fondi peraltro insufficienti. Basta giocare con l'Abruzzo, che non è più disposto ad essere usato per quelle che sono chiaramente battaglie politiche del centrodestra nazionale contro il Governo. Gli abruzzesi meritano di meglio".

Lega: "Un atto di responsabilità" 

"Un grande atto di responsabilità rendere l’Abruzzo arancione ovvero consentire la riapertura delle attività economiche e produttive già profondamente colpite dalla crisi post lockdown della passata primavera. I dati epidemiologici, in diminuzione, hanno consentito questa scelta che consentirà una boccata di ossigeno per tanti padri di famiglia che operano nel settore commerciale. L’ordinanza n.106 è stata una scelta ponderata in tutte le sue sfaccettature, adesso i nostri concittadini devono solo attenersi al rispetto delle misure anti covid19 per un successivo passaggio alla zona gialla".

Così in una nota il gruppo consiliare Lega Salvini Premier.

 

Ultima modifica il Lunedì, 07 Dicembre 2020 21:21

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