Salta la seduta della Seconda Commissione regionale 'Territorio, Ambiente e Infrastrutture' che stamane avrebbe dovuto discutere la proposta di legge sulla “Nuova disciplina del Parco naturale regionale Sirente Velino e revisione dei confini”, approvata dalla giunta regionale con delibera del giugno scorso.
Di fatto, l'esecutivo regionale intende ridurre i confini dell'area protetta per circa 8mila ettari, in particolare in Valle Subequana, oltre a rivedere l'articolato della disciplina del Parco.
Un provvedimento duramente contestato dalle associazioni ambientaliste, che hanno lanciato una petizione online che ha raggiunto quasi 90mila firme, da cinquanta personalità della scienza e della cultura abruzzesi e italiane che hanno firmato un appello rivolto al Presidente della Regione Marco Marsilio e all’Assessore Emanuele Imprudente per scongiurare la riduzione dei confini e delle prerogative del Parco regionale, e da semplici cittadini che, convocati dal Comitato informale di abitanti della Valle Subequana costituito a seguito dell'approvazione della delibera, si sono ritrovati il 24 luglio scorso a Rocca di Mezzo per un sit-in protesta sotto la sede del Parco.
Voci di dissenso che la Giunta regionale non ha inteso ascoltare, sebbene abbia dovuto prendere atto della decisione del Comune di Tione degli Abruzzi di ritirare la delibera assunta dalla passata amministrazione nel 2016 e che prevedeva un taglio di territorio protetto importante nei confini amministrativi dell'Ente.
Stamane si sarebbe dovuto compiere l'ultimo passo prima dell'approdo della proposta di legge in Consiglio per il via libero definitivo; al contrario, è venuto meno il numero legale al momento di discutere il punto all'ordine del giorno sullo spopolamento delle aree interne, allorquando il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ne ha chiesto la verifica e la seduta è stata aggiornata.
D'altra parte, lo stesso Pietrucci e il collega del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele hanno depositato più di 4mila emendamenti, 2mila ciascuno, con la chiara intenzione di mettersi di traverso all'approvazione del provvedimento; le proposte di modifica non sono state ancora correttamente caricate sul sistema, così da consentire ai consiglieri di prenderne visione; da quel momento, ci saranno 24 ore di tempo per presentare anche dei sub emendamenti e c'è da scommettere che Pietrucci e Fedele ne presenteranno a centinaia.
Dunque, i tempi sono destinati a slittare; se si considera che la Regione entrerà ora nella sessione di bilancio, è lecito credere che non se ne riparlerà prima dell'anno nuovo. Insomma, un percorso piuttosto accidentato.