"Non è mio costume replicare ai continui, strumentali, totalmente infondati e provocatori comunicati che alcuni membri dell’opposizione, pubblicano costantemente pur di avere un minimo di visibilità. E’ un periodo, tuttavia, che il consigliere Lelio De Santis eccede con triste costanza in considerazioni che sistematicamente non colgono nel segno e che capziosamente vogliono rappresentare una realtà distorta rispetto a quella in cui ci troviamo".
Ad affermarlo, in una nota, è il vice sindaco dell'Aquila e assessore comunale al Bilancio Raffele Daniele.
"La Tasi" osserva Daniele replicando al consigliere comunale di opposizione, che aveva accusato la gounta di aver alzato i tributi locali "non è stata affatto abolita dal Governo, ma riunificata nella nuova Imu, per una questione di semplificazione. La nuova IMU quindi, per decisione del Governo nazionale, riunisce i due precedenti “balzelli” in uno solo, ad invarianza del gettito fiscale".
"De Santis sostiene inoltre che il Comune avrebbe dovuto azzerare gli importi della tassazione, ma contestualmente sostiene che la situazione finanziaria non sarebbe rosea per i “buchi” del progetto Case. “Buchi”, lo si ricorda, riferiti ai bilanci degli anni passati, quando lo stesso De Santis era assessore e peraltro proprio al bilancio".
"Contraddittorie, quindi, oltre che palesemente prive di ogni fondamento, le affermazioni del consigliere e già assessore al bilancio della giunta Cialente. De Santis, peraltro è lo stesso che in altra sede sosteneva la necessità di aumentare le tasse cittadine, commentando la delibera dello scorso settembre della Corte dei conti. Forse queste sue continue “altalene” contribuiscono a spiegare il disastro contabile che ha lasciato, dopo che i cittadini hanno deciso fortunatamente di non rinnovare la fiducia alla precedente amministrazione".
"Per riportare un minimo di verità, occorre invece ribadire che, nello specifico del Comune dell’Aquila, la riunione di Tasi e Imu ha portato complessivamente a una riduzione delle tariffe nella nostra città; infatti, l’anno scorso queste ammontavano complessivamente e in media al 10,6 per mille (di cui 8.1 per mille per Imu e 2,5 per mille per la Tasi). Con la delibera del Consiglio comunale con cui sono state approvate le aliquote 2020, la nuova IMU è al 10,1 per mille, rispetto al 11,4 massimo previsto per legge. Una piccola riduzione, certo, ma non un aumento".
La replica di De Santis
"Mi dispiace dover rispondere alla nota stizzita dell’Assessore, Raffaele Daniele, che cerca di confutare dati inconfutabili sulla tassazione IMU, a seguito della soppressione della Tasi da parte del Governo. Ho svolto un ragionamento oggettivo, sostenuto dai dati contenuti nella delibera consiliare, che ha rimodulato le aliquote dell’IMU, portando ad un aggravio di tassa per diverse categorie di fabbricati e terreni. Ho altresì, credo correttamente, riconosciuto che tali tariffe sono dettate dalle esigenze di Bilancio, com’è scritto nell’atto deliberativo. Ho chiesto la convocazione della Prima Commissione per un confronto nel merito con lo stesso Assessore per fare chiarezza e non per spirito polemico. L’Assessore chieda ai contribuenti, anche a lui vicini politicamente, se hanno pagato di più o di meno quest’anno di IMU rispetto al 2019! Le accuse al mio operato da Assessore nella Giunta Cialente rispondono solo al bisogno di metterla in politichese parlando del passato e non di confrontarsi oggi nel merito. Ad onor del vero, ricordo i suoi giudizi non negativi sul mio operato da Assessore che, quando non condivide alcune scelte politiche, lasciò la Giunta comunale. Capisco il ruolo dell’Assessore di una Giunta ancora senza 3 Assessori dopo 5 mesi dal famoso Consiglio di luglio, quando giudizi molti più forti e pesanti dei miei furono espressi contro l’operato dell’Esecutivo dal Gruppo della Lega. Quindi, l’Assessore consenta in democrazia almeno il diritto di critica ai Consiglieri, che cercano di fare in modo serio il proprio compito e magari venga a confrontarsi in Commissione".