Sabato, 19 Dicembre 2020 12:20

Abruzzo unica regione in zona arancione, Marsilio attacca il Governo: "Dal Ministero inaccettabile ottusità burocratica"

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"Il Ministro decide di ‘non decidere’, e mentre in Consiglio dei Ministri approvano un decreto-legge per chiudere tutta l’Italia, mettendo sullo stesso piano le Regioni in cui la diffusione del contagio è in diminuzione e quelle dove invece crescono ricoveri e indice di replicazione (Rt), l’Abruzzo si ritrova ad essere l’unica Regione in arancione. Avevamo chiesto di prendere atto dei dati positivi che registriamo da settimane, per poter sfruttare almeno alcuni giorni (da domenica 20 a mercoledì 23) in zona gialla e dare respiro all’economia e possibilità di movimento ai cittadini. In particolare, la ‘finestra’ di domenica avrebbe dato la possibilità, per quei pochi che sono in condizione di farlo, di potersi trasferire nelle seconde case per il periodo festivo. Invece, dal ministero solo assordante silenzio, nessuna risposta nel merito e ottusità burocratica".

E' l'affondo del presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, all'indomani della decisione del Governo, attesa a dire il vero, di non firmare nuove ordinanze; ciò vuol dire che da domani, domenica 20 dicembre, e fino all'inizio del periodo natalizio, con la zona rossa che entrerà in vigore dal 24 dicembre, l'Abruzzo resterà l'unica regione in zona arancione.

A questo punto, "resterebbe in piedi solo la possibilità di emanare un’ordinanza efficace per il solo giorno 23 (sempre che il Ministro confermi l’intesa), prima che entri in vigore la disciplina restrittiva per le festività natalizie approvata dal Governo" sottolinea Marsilio; "con la conseguenza che l’Abruzzo sarebbe arancione il 22, giallo il 23 e rosso il 24. Proprio per evitare questo, avevamo insistito presentando una documentata e argomentata relazione, supportando la richiesta con studi scientifici internazionali che dimostrano come l’applicazione di misure restrittive tempestive e preventive accorci i tempi di recupero. Non è corretto e non ha nessun fondamento scientifico imporre a tutti gli stessi tempi di permanenza in una fascia di restrizioni e la stessa durata della ‘cura’. I 14 giorni di zona arancione da ‘scontare’ obbligatoriamente sono il frutto di un modello sperimentale, unico al mondo (si adotta solo in Italia) e, come tutti i modelli nuovi e sperimentali, bisogna testarlo alla prova dei fatti".

Aggiunge Marsilio: "Se i fatti dimostrano che, applicando cocciutamente questi parametri, si lascia in una fascia di maggiori restrizioni una sola regione in Italia, che presenta tutti i dati perfettamente nella media nazionale e in alcuni casi ben al disotto della media, vuol dire che il modello ha dei limiti che vanno corretti".

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: "da domenica 20 e per tre giorni l’Abruzzo ‘sembrerà’ la regione più ‘pericolosa’ e colpita dal Covid d’Italia. Basta leggere i dati per scoprire che – al contrario – l’Abruzzo è in tutti i parametri almeno al disotto della metà delle regioni, e per quello dell’occupazione delle terapia intensive (ieri al 22%) è tra le 5 migliori. Che in ‘giallo’, e in alcuni casi da settimane, ci sono regioni che hanno il doppio o il triplo del tasso di occupazione dei posti letto, un Rt superiore a 1 (Abruzzo a 0,8) e un livello di rischio classificato ‘alto’ da 2 o 3 settimane (l’Abruzzo è ‘moderato’ da almeno tre settimane). Quel che è peggio, alle nostre argomentate richieste non è stata data dal ministero alcuna risposta formale, nessun diniego motivato nel merito. Solo una ‘non risposta’ che si traduce in un’ingiusta penalizzazione. Ulteriormente aggravata dalla scelta di ‘chiudere tutto’ da Natale all’Epifania, dopo che per bocca dello stesso Presidente Conte si era dato per mesi all’Italia intera il messaggio contrario".

Marsilio rinnova dunque l’appello a ristorare seriamente le attività danneggiate, "cosa che non è garantita dal decreto-legge di ieri, perché tutti sanno che fare riferimento al decreto rilancio non vuole dire affatto ristorare il 100% della perdita di fatturato di Natale ma appena il 15% di quello di aprile. E a pagare il prezzo delle chiusure non sono solo bar e ristoranti, ma intere filiere che vanno dai produttori agricoli, ai distributori, ai fornitori, ecc".

Marcozzi: "Dichiarazioni irresponsabili"

“Il Presidente Marsilio reitera il suo atteggiamento irresponsabile pur di fare propaganda contro il Governo nazionale. Parlare con disprezzo di 'ottusità burocratica' riguardo al passaggio da fascia arancione a gialla, è un comportamento grave, di chi sembra cercare ostinatamente di sentirsi al di sopra delle leggi dello Stato. E' inaccettabile, e perfino pericoloso, che certe dichiarazioni arrivino da un Presidente di Regione. Sembra evidente che il centrodestra continui così a cavalcare le difficoltà dei cittadini per il proprio tornaconto elettorale, cercando addirittura di far passare il messaggio che il Governo sbagli a far rispettare le norme. I loro doveri sono ben altri ed è mia premura ricordarli, a partire da una gestione corretta della sessione di bilancio attualmente in corso in Regione Abruzzo. Quanto (non) fatto finora è la degna prosecuzione del lavoro svolto fin dall'inizio della legislatura: in Commissione è arrivata una manovra vuota, senza visione né progettualità per il futuro, senza strumenti da dare agli abruzzesi per superare l'emergenza economica e sanitaria”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.

“Marsilio – prosegue – ha già messo in mostra più volte tutta la propria inadeguatezza, come successo nel caso dell'Ordinanza di due settimane fa per anticipare la zona arancione, che ha causato solo caos tra i cittadini e una figuraccia nazionale sancita dalla sospensiva del Tar. Improvvisazione e inadeguatezza allo stato puro. Non contento di questo, pretende addirittura di dare lezioni ai Ministri. È il momento di smettere, una volta per tutte, di puntare il dito e lanciare accuse pretestuose. Questo comportamento non aiuta in nessun modo i cittadini, che avrebbero bisogno di una Giunta e di un Presidente capaci di dare risposte e non di cercare altri colpevoli su cui scaricare responsabilità proprie. Mi auguro che ci sia un atteggiamento diverso da qui in poi, a partire dalla discussione del bilancio di Regione Abruzzo. C'è tanto da lavorare, Marsilio inizi a farlo con serietà” conclude Marcozzi.

Ultima modifica il Domenica, 20 Dicembre 2020 12:26

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