Il bilancio della Regione Abruzzo approvato nei giorni scorsi dalla maggioranza di centrodestra "rischia di mettere in ginocchio i servizi rivolti alle fasce più in difficoltà che purtroppo, con la pandemia, è aumentato notevolmente, a partire da servizi sociali, politiche per il lavoro e formazione professionale, come pure per i trasporti".
A sottolinearlo è la segreteria regionale di Articolo Uno che plaude ai sindacati che hanno parlato di macelleria sociale "facendo emergere i tagli che sono stati fatti a settori importanti come la disabilità e le famiglie che si rivolgono a strutture residenziali extra-ospedaliere per i propri cari. Inoltre, i tagli riguardano purtroppo anche l'istruzione, il diritto allo studio, la cultura e i trasporti. Su quest’ultimo punto è davvero inaccettabile, considerando la crisi sanitaria che stiamo vivendo, non aver potenziato il servizio pubblico per garantire sia il distanziamento fisico che un'organizzazione migliore in vista della riapertura delle scuole".
I tagli imposti dal centrodestra non sono accettabili - aggiunge Articolo Uno - "e a questo punto comincia ad essere urgente un coordinamento vero tra le forze politiche di centro sinistra sia presenti che non in consiglio regionale, per cominciare a gettare le basi di proposte alternative a partire dalle prossime elezioni amministrative nel costruire alleanze larghe e plurali nei territori aprendo un confronto costruttivo con i 5 Stelle oltre che con il civismo".