"Con una lettera inviata al Presidente Marco Marsilio, all’Assessora alla sanità Nicoletta Verì e al Direttore del Dipartimento regionale Claudio D’Amario, ho posto il problema di assicurare ai diversamente abili, e a tutti coloro che garantiscono loro assistenza e cura, l’adeguata copertura vaccinale contro il Covid 19".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci.
"Ho letto infatti sugli organi di informazione le dichiarazioni dell’assessora Verì in merito al Piano programmatico regionale della campagna di vaccinazione anti Covid19, la cui apertura per la registrazione della manifestazione di interesse e quindi della prenotazione, è prevista per il 18 gennaio".
"Secondo le disposizioni ministeriali, il piano vaccinale prossimo venturo è destinato ai diversamente abili e comunque ai portatori di fragilità e agli ultra ottantenni".
"La notizia - ovviamente accolta positivamente - presenta tuttavia alcune lacune, che potrebbero rivelarsi criticità: il settore dei portatori di disabilità è complesso, delicato e molto differenziato, presentando al suo interno un “range” di gravità che va dalle disabilità gravissime agli invalidi civili abilitati comunque al lavoro. E soprattutto, porta con sé un consistente numero di persone che, pur non essendo diversamente abili, assistono quotidianamente chi ne ha necessità, non solo all’interno delle strutture sanitarie, ma anche quotidianamente in casa".
"Non avendo ravvisato nel comunicato alcun riferimento alle modalità con cui si effettueranno le vaccinazioni, né a quali siano effettivamente le categorie di persone che potranno accedere alla vaccinazione volontaria in via prioritaria, penso che sia indispensabile stabilire un protocollo attuativo, coordinato con le Associazioni interessate, che definisca con precisione il “modello efficiente ed efficace” per l’avvio della campagna".
"Per questo motivo ho suggerito e chiesto che venga programmato con urgenza un incontro istituzionale con i rappresentanti di tali Associazioni, la cui conoscenza delle effettive necessità rappresenta una innegabile risorsa per procedere, con l’attenzione e la consapevolezza indispensabili, alla campagna di vaccinazione per fronteggiare la criticità e l’eccezionalità del momento".