Sono partite le consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico al quale, venerdì, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato un mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare a partire dai gruppi che sostenevano il precedente governo.
Neli incontri avuti ieri con Fico, Movimento 5 stelle e Pd hanno ribadito la fiducia in Giuseppe Conte e invocato l'esigenza di un cronoprogramma di fine legislatura. Vito Crimi, capo politico dei pentastellati, ha chiarito che "la scelta di Conte come premier per noi è indiscutibile. E chiediamo di accantonare temi che dividono, come il Mes"; anche il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha ribadito che "il Pd considera Conte la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari. Egli ha ottenuto già la fiducia piena alla Camera dei deputati e un sostegno amplissimo al Senato. Ha lavorato con noi ed è in grado di garantire equilibrio e una immediata ripartenza - le parole affidate a Facebook - Aiuteremo Fico a svolgere il suo lavoro con convinzione e responsabilità". A margine delle consultazioni ha quindi aggiunto: "Abbiamo già indicato al presidente della Camera un'agenda di temi che sarà importante affrontare per il futuro programma di legislatura: l'attuazione di Next generation Ue, la riforma fiscale e della giustizia, la riforma elettorale di stampo proporzionale, politiche attive del lavoro. Faremo di tutto per essere leali e coerenti, facciamo un appello affinché tutti lo siano perché a questo punto non si può più davvero sbagliare".
Il nodo, però, resta il nome del premier dimissionario. Non è un caso che l'incontro più lungo a Montecitorio sia stato quello con la delegazione di Italia Viva, oltre un'ora a venti. "Preferiamo un governo politico a uno istituzionale - ha detto al termine Matteo Renzi - ma serve un cronoprogramma". E alla immancabile domanda su Conte, Renzi ha risposto: "Vengono prima i contenuti". Il senatore di Rignano si è mostrato dialogante sui temi, perfino sul Mes: "Ci sono temi divisivi, ma siamo pronti a cercare un punto di caduta comune". E poi ha assicurato: "Siamo pronti a lavorare con disciplina, onore e lealtà".
Ma il cuore dell'intervento del leader Iv è proprio quello del patto scritto con gli alleati.
Dopo Pd, Cinque Stelle e Italia Viva, Fico ha incontrato anche Liberi e Uguali. "Abbiamo ribadito in pieno il leale sostegno per una ripartenza con un governo presieduto da Giuseppe Conte", ha chiarito Federico Fornaro. "Non abbiamo posto veti ma chiediamo che anche le altre forze politiche si comportino di conseguenza".
La risposta del mandato esplorativo di Fico deve arrivare entro martedì. Venerdì i pentastellati hanno fatto cadere il veto su Matteo Renzi, ma dall'ala di Alessandro Di Battista è arrivato un no a Italia Viva, una posizione che ha aperto una spaccatura all'interno del Movimento.
In queste ore, il centrodestra ha ribadito di voler tornare a votare aggiungendo: "Valuteremo le scelte del presidente della Repubblica".