Venerdì, 30 Maggio 2014 20:10

Un'altra Regione: "Bene nei grandi centri". Giannangeli: "Risultato da indipendente"

di 

Passato il momento dello scrutinio elettorale è tempo d'analisi del voto anche per la lista "Un'altra Regione con Acerbo". A L'Aquila la candidata indipendente Simona Giannangeli (1048 voti), il segretario Provinciale di Rifondazione comunista Francesco Marola e l'assessore Comunale del Prc Fabio Pelini, in una conferenza stampa hanno voluto esprimere complessiva "soddisfazione" per il risultato raggiunto.

Nonostante la lista infatti non sia riuscita a livello regionale a sorpassare "l'antidemocratica" soglia di sbarramento del 4%, secondo l'analisi degli esponenti aquilani, "ha tenuto nei grandi centri"(sorpassando il 4% nei comuni di Pescara, Chieti e L'Aquila), per scendere invece in quelli minori sotto il 3%, come nelle provincie di Teramo, Chieti e L'Aquila "anche a causa dell'assenza di visibilità mediatica che si ripercuote sui territori".

"Un risultato per Rifondazione comuista comunque migliore a quello delle regionali del 2008" ha affermato l'assessore Pelini, e che "unito insieme a quello europeo ci dice che c'è spazio per una sinistra radicale" il pensiero di Marola.

L'analisi del dato, le prospettive e i paragoni, sovrappongono però, un po' semplicisticamente, il piano regionale con quello europeo e quello di Rifondazione con quello degli indipendenti e dei movimenti.

Simona Giannangeli ha le idee chiare: "Il Sindaco Cialente ha dichiarato che il quorum a livello comunale è stato superato perché in questa città Rifondazione comunista siede in maggioranza nell'assise Comunale. Invece chiarisco che questa lista è andata bene perché è espressione di varie realtà e movimenti, non è la lista di rifondazione comunista. Io stessa sono una donna assolutamente indipendente e in quanto tale mi sono candidata".

Per l'avvocata aquilana la nuova Regione "sarà speculare a quella appena salutata, composta da grandi affaristi e grosse lobby politiche, affidata a D'Alfonso proprio dalla provincia dell'Aquila da cui è arrivato il risultato migliore. Segno  - aggiunge Giannangeli con una punta di polemica - che molti che hanno votato per l'altra Europa hanno propeso poi alle Regionali per un personaggio squalificato come D'Alfonso". Un dato che però, nel Comune di L'Aquila, sembra  venir fuori trascinato da un più ampio, e a sé, 'fenomeno Pietrucci' (4.877 voti). Ossia da quella generica richiesta - venuta prepotentemente fuori dal territorio e andata oltre gli stessi calcoli dell'establishment del Pd - di esprimere in Regione un voto utile a eleggere un (giovane) consigliere aquilano.

Ma per Giannangeli il voto regionale si inserisce anche in un'altra  cornice: "quella resa ancor più inquietante dal fatto che la nuova giunta sarà pressoché interamente maschile".

Un punto questo a cui la candidata aquilana, da sempre attiva presso le realtà femministe del capoluogo, tiene molto. Eppure se l'altra regione avesse superato lo sbarramento del 4% avrebbe mandato con ogni probabilità anch'essa un uomo in Regione:" Se avessi dovuto candidarmi solo per portare voti a Maurizio Acerbo  non l'avrei fatto - ribatte Giananngeli -  c'era invece la possibilità concreta di eleggere una donna in quanto con le nuove norme, a partire dal candidato presidente arrivato terzo, sarebbe stato eletto il candidato consigliere che avesse preso più voti nella lista del colleggio più votata".

Giannangeli non si risparmia un affondo anche sulle ultimissime esternazioni del Sindaco Cialente che ha chiesto, in una nota, il cambiamento dei manager Asl: "Una manifestazione di come il Pd non agisca nel bene del territorio. Il Sindaco infatti come massima autorità sanitaria locale avrebbe dovuto vigilare a tempo sugli atti della Asl e invece invoca decisioni solo oggi".

Eppure a livello locale, chi appoggia il Sindaco è proprio Rifondazione, alleata di Giannageli alle regionali. E' possibile allora che alla luce della vittoria di D'Alfonso, che ha nel Pd aquilano l'alleato più forte, cambino gli equilibri in Giunta?
"Fino a quando la sinistra resta ferma sulle proprie identità, guardando più alle divisioni del passato piuttosto che alle possibilità che riserva il futuro - afferma il segretario provinciale del Prc Marola - è difficile che gli equilibri locali  si riescano a smuovere e la situazione presente possa cambiare. Per adesso continuiamo a livello amministrativo locale a confrontarci sui contenuti. Ci sono delle questioni aperte su cui abbiamo degli scontri, certo con D'Alfonso le difficoltà aumenteranno".

Sulla stessa onda l'assessore Pelini: "Continueremo a misurarci su fatti concreti. Il diritto all'alterità non è mai stato scalfito. Certo siamo all'interno di un governo di coalizione e non sempre riusciamo a portare avanti tutto, ma il nostro segno nella maggioranza è percepibile".

Altro punto all' "ordine del giorno" per Rifondazione, il risultato della lista l'Altra Europa e le prospettive della sinistra: "Siamo molto soddisfatti perché Eleonora Forenza, ricercatrice universitaria di 38anni e militante di Rifondazione, andrà in Europa. Rappresenterà anche le istanze della città dell'Aquila per quanto riguarda l'opposizione alle politiche di austerità".

Nel Comune dell'Aquila la lista Tsipras ha preso 3.047 voti raggiungendo il risultato straordinario del 9,6%, il più alto d'Italia tra tutti i capoluoghi di provinica. Anna Lucia Bonanni, altra indipendente dai partiti, espressione dei comitati aquilani e di Appello per L'Aquila, è stata la più votata alle europee nel comune del capoluogo abruzzese con 1856 preferenze: "Ha saputo attrarre  - secondo Marola - un elettorato più moderato che non c'è stato poi alle regionali in quanto più ancorato ad una tradizione legata al Partito Democratico".

Ma come si lega il percorso di Un'altra Regione con quello di L'Altra Europa, al di là del nome sicuramente astuto?
"Riteniamo  - risponde Marola - che il percorso avviato con 'un'altra Regione' sia la diretta espressione di quello dell' 'Altra europa con Tsipras', perciò a livello regionale resta in piedi il coordinamento 'Un'altra Regione' e faremo delle assemblee anche a L'Aquila mercoledì prossimo alle 18, nell'obiettivo di rafforzarlo.

"Questo - prosegue il segretario - al'interno di un processo più ampio che dipenderà anche da momenti di politica nazionale come l'incontro del prossimo 7 giugno che farà a Roma l'Altra europa con Tsipras. Noi - conclude Marola - ci mettiamo a disposizione di questo percorso per la costruzione di una sinistra unita e plurale, anche a livello locale. Ci auspichiamo si faccia altrettanto in Sel ma anche nei movimenti locali come Appello per L'Aquila, che nel capoluogo ha espresso una candidatura importante come quella di Bonanni". 

Ultima modifica il Sabato, 31 Maggio 2014 09:49

Articoli correlati (da tag)

Chiudi