Riceviamo e volentieri pubblichiamo la puntualizzazione dell'Anpi L'Aquila alla nota del sindaco Pierluigi Biondi [qui] in replica all'articolo di NewsTown sui fatti del 25 aprile [qui]
Senza alimentare polemiche o nervosismi, ci preme solo fare una precisazione, essendo stati indirettamente chiamati in causa dall’intervento del Sindaco.
In occasione del 25 aprile, l’ANPI ha correttamente atteso di conoscere le iniziative istituzionali programmate e poi ha promosso un calendario di omaggi ai luoghi simbolo della Liberazione. Così abbiamo portato i fiori alle vittime del bombardamento della Zecca Valori, partecipato alla cerimonia al Monumento ai Caduti alla Villa comunale promossa dalla Prefettura, onorato la memoria dei Nove Martiri nell’omonima piazzetta cittadina, omaggiato i martiri di Onna e i martiri di Filetto.
Senza l’ANPI alcuni di questi luoghi “sacri” alla storia sarebbero rimasti privi di rispetto e memoria.
Il Comune dell’Aquila non aveva bisogno di essere “invitato”. Per la semplice ragione che tutti questi appuntamenti da sempre erano organizzati dall’Amministrazione comunale. E nulla impediva di organizzarli ancora, nel rispetto della sicurezza imposta dalla pandemia.
Post scriptum Sabato 24 aprile a Roio Piano abbiamo apposto le Pietre d’Inciampo dedicate ai fratelli Santomarrone alla presenza del Comune, e domenica a Casale Cappelli abbiamo ricordato il sacrificio di Giovanni Vicenzo, partigiano caduto combattendo nel ’44 contro i nazifascisti, abbiamo condiviso i Presidi democratici a piazza Nove Martiri e davanti all’Auditorium del Castello e saremmo andati con la nostra bandiera alla Caserma Pasquali nel luogo della fucilazione dei Nove Martiri se la cerimonia fosse stata aperta come sempre innanzitutto ai parenti delle vittime.