"Una situazione intollerabile".
E' così che il capogruppo di Italia Viva Paolo Romano e il coordinatore generale del sindacato autonomo Flp - Federazione lavori pubblici - Angelo Piccoli hanno raccontato le criticità vissute quotidianamente dai pendolari che vengono all'Aquila per lavoro o per particolari esigenze a seguito della decisione dell'amministrazione comunale di sopprimere alcune fermate degli autobus del trasporto pubblico locale extraurbano.
"Nella riorganizzazione della mobilità cittadina - ha spiegato Romano - sono state soppresse alcune fermate a servizio delle esigenze dei pendolari: si pensi alla fermata di via Panella, utile per chi lavora o deve recarsi in Questura, a quella di viale Corrado IV all'altezza dei locali che ospitavano i Blockbuster, in zona strategica per chi quotidianamente si reca in Tribunale, all'Agenzia delle Entrate o in altri uffici pubblici lì localizzati, a quella di viale della Croce Rossa che serviva la Provincia in via Monte Cagno o l'Ispettorato del lavoro. Una riorganizzazione che ha complicato la vita a centinaia di persone".
Romano e Piccoli hanno chiarito di aver cercato una interlocuzione con l'amministrazione comunale: "siamo stati ricevuti dall'assessore Carla Mannetti il 23 marzo scorso", ha svelato il capogruppo di Italia Viva; "abbiamo portato una soluzione percorribile, chiara e di buon senso: in sostanza, abbiamo proposto di sfruttare gli ultimi autobus che la Regione Abruzzo ha concesso al Comune dell'Aquila, due mezzi elettrici e quattro diesel, per un servizio navetta gratuito a servizio dei pendolari che oggi subiscono i disagi delle soppressioni. D'altra parte, con la deliberazione 13 del 20 gennaio 2021, si prevedeva una compensazione sul Tpl: ciò significa che l'amministrazione non avrebbe costi ulteriori, avendo la possibilità di beneficiare di 387mila km annui per servizi aggiuntivi".
Mannetti si era mostrata interessata alla proposta; anzi, aveva promesso che l'avrebbe attentamente valutata: "sta di fatto che, da allora, è scomparsa", l'affondo di Romano.
Il capogruppo di Italia Viva ha inteso ricordare che fu propria Carla Mannetti, all'epoca Direttore regionale dei Trasporti in Regione, ad istituire quelle fermate nel 209 "per alleviare i disagi dovuti al terremoto; oggi, in piena pandemia, non capiamo perché si sia deciso di sopprimerle; l'intervento poteva essere programmato meglio, magari in un momento 'ordinario', arrivando ad una concertazione con i pendolari".
Ringraziando il consigliere Romano, "l'unico che ha recepito le lamentele, messe nero su bianco in una lettera inviata al Prefetto, al Sindaco dell'Aquila e all'Assessora Mannetti, di centinaia e centinaia di pendolari che quotidianamente vengono da fuori città e che lavorano in uffici che erano serviti dalle fermate soppresse", Piccoli ha chiesto un minimo di 'benessere organizzativo': "il Comune dell'Aquila dovrebbe tenere in conto le loro esigenze. Purtroppo, l'assessora Mannetti ci ha preso in giro: avevamo raggiunto un accordo, non il migliore possibile certo, che prevedeva l'istituzione di alcune navette gratuite, ogni quarto d'ora, dai due hub principali, il Terminal e l'ex Motel Amiternum. Sono passati mesi e non si è fatta più sentire: non risponde neanche alle nostre chiamate. E' una vergogna".
"Porteremo la nostra battaglia fino in fondo", ha assicurato il coordinatore della Flp: "ho fatto già richiesta di incontro al Prefetto, questa situazione è intollerabile".