“Crediamo sia giusto portare all’attenzione di ogni rappresentante del Consiglio comunale uno specifico ordine del giorno nel quale sono esplicitati, senza opacità né tatticismi, gli impegni necessari all’avvio di una giusta pedonalizzazione che comprenda non solo gli orari ma anche l’uso delle navette da e per il terminal, le politiche della sicurezza, la presenza di bagni pubblici, quella dei parcheggi per residenti e quelli con disco orario. Ci rimettiamo alla discussione futura tra le associazioni di categoria e la classe dirigente per la regolamentazione della presenza dei mezzi di cantiere, credendo non sia più rinviabile. Se il presente del centro cittadino non viene analizzato e interpretato con la realtà dei fatti, si rischia di dipingere un futuro fallace che porterà ad una inversione di tendenza verso la periferia piuttosto che al ritorno in centro storico”.
Si legge nella lettera che accompagnava un ordine del giorno proposto da un gruppo di commercianti, residenti e professionisti del centro storico al Consiglio comunale dell’Aquila riunito, nel pomeriggio, in modalità mista, in presenza nella sala Ipogea dell’Emiciclo e su piattaforma digitale per i consiglieri che hanno preferito partecipare all’assise da remoto.
Un ordine del giorno che non è stato discusso, così come chiedevano alcuni consiglieri di opposizione – in particolare, Paolo Romano (Iv) e Stefano Albano (Pd) - ma acquisito dal presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari.
In collegamento da Palazzo Fibbioni, il sindaco Pierluigi Biondi ha chiarito che, a seguito della cabina di regia convocata nei giorni scorsi dall’assessore Daniele Ferella alla presenza delle forze di maggioranza, si è dato mandato ai dirigenti affinché lavorino alla modifica della delibera sulla pedonalizzazione così come era stata approvata dalla Giunta il 22 giugno scorso.
In particolare, l’orario dell’isola pedonale verrà cambiato: dal lunedì al venerdì, la chiusura scatterà alle 19 su via Garibaldi e alle 20 nella zona di piazza Duomo, esclusa via Indipendenza; sabato e domenica chiusura alle auto dalle 13.
Non solo.
La cabina di regia ha chiesto la chiusura del terminal di Collemaggio alle 24 dal lunedì al giovedì e alle 2 di notte nel fine settimana, con navetta gratuita almeno fino a mezzanotte e, se sarà possibile, nel week end fino alle 2 di notte. E ancora: è stata reclamata la presenza di guardie giurate nel terminal fino a chiusura, con la presenza di pattuglie interforze itineranti per il controllo dell’ordine pubblico.
Biondi ha assicurato che la delibera verrà modificata entro la fine della settimana; per ciò che attiene le proposte che esulano dal provvedimento, verranno ulteriormente approfondite per tentare di accelerarne l’esecuzione nel corso di una riunione della Cabina di regia che si terrà giovedì.
In altre parole, la Giunta comunale ha deciso di fare un mezzo passo indietro andando incontro almeno ad alcune delle richieste di commercianti, residenti e professionisti.
Respinte al mittente, come detto, le richieste dei consiglieri d’opposizione che chiedevano di discutere la bozza di ordine del giorno portato all’attenzione dell’assise. “Si è già perso troppo tempo”, l’affondo di Paolo Romano (Iv); “non si chiedono ulteriori valutazioni bensì risposte concrete. Evidentemente, se i commercianti, i residenti e i professionisti sono stati costretti a presentare un ordine del giorno, l’interlocuzione con la Giunta comunale non ha funzionato. I cittadini chiedono al Consiglio di dare un indirizzo politico chiaro che l’esecutivo non è riuscito a dare. Come amministratore, dunque, sono convinto che dovremmo discutere e votare il provvedimento. Ce lo chiede la città e dovremmo farlo”.
“Non vogliamo strumentalizzare la vicenda – ha aggiunto Stefano Albano (Pd) – e non interpretate ciò che sta accadendo come una imboscata. D’altra parte, due anni fa il Consiglio, all’unanimità, aveva approvato un provvedimento che era un vero e proprio documento programmatico rimasto inapplicato. Per questo, è giusto discutere le proposte che ci vengono presentate così che si possa dare finalmente una risposta concreta alle esigenze di chi vive e lavora in centro storico”.
A fare da ‘pompiere’ è stato Giorgio De Matteis (Forza Italia): “Sono state sollevate delle problematiche che andavano sollevate, e non si può negare che il sottoscritto ci abbia messo la faccia. C’è l’interesse condiviso a trovare una soluzione ai problemi: lo stiamo facendo, sebbene andava fatto prima e sono stato il primo a riconoscerlo. Il sindaco ha assunto impegni precisi: entro la settimana verrà modificata la delibera Mannetti; giovedì, intanto, discuteremo degli aspetti che non entreranno in delibera in Cabina di regia. Ripeto: si poteva fare di più, e si poteva fare meglio, in particolare in termini di accesso al centro storico e di parcheggi”, la stoccata all’assessore Carla Mannetti. Tuttavia, “siamo già un bel pezzo avanti rispetto a qualche giorno fa”.
Ma che cosa chiedevano residenti, commercianti e professionisti nel documento portato in Consiglio?
“Il nostro è un appello – leggiamo ancora dalla lettera d’accompagnamento - affinché possiate fare vostro l’ordine del giorno; purtroppo, il tempo scorre irrimediabilmente e la Giunta, pur interpellata, non è stata in grado di dare soluzioni e comprensione a chi la chiedeva a gran voce. Al contrario, ha disatteso le promesse fatte creando un clima di confusione e conflitto. La ricostruzione sociale post-sisma e la ripresa del centro storico dovevano e devono essere gli obiettivi primari dell’amministrazione comunale, a maggior ragione dopo un contesto negativo come quello pandemico”.
Se l’assise comunale rappresenta il territorio, hanno aggiunto commercianti, residenti e professionisti, “abbiamo deciso di presentare direttamente ai nostri rappresentanti un documento che parte dal basso, da chi abita il centro storico in termini economici e di residenzialità. Questo principio ha animato la nostra azione fin dall’inizio, sia con proposte concrete sia con più lettere aperte presentate. Non siamo contro o a favore di nessuna parte politica, né guardiamo ai futuri assetti politici nel 2022”, è stato ribadito nella lettera: “siamo mossi da criticità oggettive che ci colpiscono quotidianamente”.
I firmatari non si sono detti ostili alla pedonalizzazione, “ma a ogni percorso che parta dalla fine del suo iter piuttosto che dal suo incipit naturale, una degna programmazione e una degna realizzazione dei servizi in centro storico. Questo non significa rinunciare alla pedonalizzazione, significa pianificarne le basi e redigere un cronoprogramma condiviso con la cittadinanza che possa concretamente centrare l’obiettivo”.
E dunque, ecco le proposte contenute nell’ordine del giorno, alcune già accolte dalla Cabina di regia e che la Giunta farà proprie, altre ancora inevase.
La prima: la modifica della delibera di Giunta che ha istituito la pedonalizzazione, vale a dire gli orari e i giorni settimanali, nel seguente modo: sabato e domenica dalle 20 alle 24, e nei giorni con eventi programmati. La seconda: ripristinare il decoro e la funzionalità del mega parcheggio, del tapis roulant e degli ascensori per un miglior collegamento con il terminal di Collemaggio. E ancora: modificare gli orari e il percorso della navetta da e per il centro storico, anche successivamente alle 20:20, posticipando l’ultima corsa alle ore 24.
Inoltre, i firmatari hanno chiesto di implementare i posti auto per residenti, in particolare in piazza Santa Maria Paganica, San Silvestro e viale Duca degli Abruzzi; intervenire negli spazi destinati ai parcheggi, incrementando nel centro storico le postazioni soggette a disco orario; predisporre negli spazi destinati a parcheggio in piazza Duomo postazioni soggette a disco orario, ad esclusione degli spazi destinati ai residenti in modo da ridurre la domanda di sosta continua; dare una maggiore e incisiva risposta alla richiesta di bagni pubblici; rispettare e far rispettare il regolamento di Polizia Municipale, riportando a Prefetto e Questore la richiesta di un aumento delle forze dell’ordine nelle ore notturne; istituire un gruppo di lavoro per la redazione in tempi celeri del piano rumore come previsto nel regolamento di polizia urbana vigente; delimitare gli spazi destinati ai dehors dei food&beverage e a controllare maggiormente sul rispetto degli stessi.