Ancora scontri e polemiche sull'isola pedonale in centro storico.
All'indomani dell'approvazione della delibera di Giunta che, di fatto, ha riscritto il provvedimento approvato dall'esecutivo il 22 giugno scorso, e dell'ordinanza, che è venuta a valle a modificare gli orari dell'area pedonale, alcuni commercianti, stamane, hanno riportato in Consiglio comunale l'ordine del giorno che avevano già posto all'attenzione dei consiglieri nella seduta dell'assise di lunedì scorso.
Stavolta il presidente Roberto Tinari ha deciso di mettere il provvedimento in discussione, come ultimo punto all'ordine del giorno sebbene il capogruppo di Italia viva, Paolo Romano, avesse chiesto di discuterlo in apertura dei lavori così da venire incontro alle esigenze lavorative dei commercianti; la proposta è stata respinta dalla maggioranza.
Ebbene, l'ordine del giorno è stato bocciato con 17 voti contrari e 11 favorevoli; in sostanza, i commercianti firmatari chiedevano, tra le altre cose, di modificare gli orari dell'isola pedonale limitandola al sabato e alla domenica, dalle 20 alle 24, e nei giorni con eventi programmati. La maggioranza, però, ha tenuto il punto sul provvedimento approvato ieri, a seguito di una interlocuzione, piuttosto tesa, tra le forze di maggioranza: relativamente a corso Federico II (tratto via dei Giardini/piazza Duomo), piazza Duomo, via Sassa (tratto esterno alla zona rossa), piazza San Biagio e via Simeonibus (tratto via dei Ramieri/via dell’Arcivescovado) le strade rimarranno chiuse al traffico dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 24, mentre il sabato e la domenica dalle 13 alle 24. Invariati, invece, gli orari dell’area di via Indipendenza/piazza San Marco, dove l’isola pedonale andrà dal lunedì al venerdì dalle 19 alle ore 24 e dalle 11 del sabato alle 24 della domenica.
Per quanto riguarda invece la zona comprendente corso Vittorio Emanuele (tratto piazza Battaglione Alpini/piazza Regina Margherita) e via Garibaldi (tratto piazza Regina Margherita/piazza Chiarino) i nuovi orari sono:
• dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 6 del giorno successivo;
• dalle 13 del sabato alle 6 della domenica e dalle 13 della domenica alle 6 del lunedì.
Nella delibera approvata dall’esecutivo è previsto, tra l'altro, un rafforzamento dei controlli da parte della Polizia municipale anche con pattugliamento a piedi; è contemplata, inoltre, la possibilità di un aumento dell’estensione degli orari di apertura del terminal di Collemaggio, dove saranno implementati il sistema di vigilanza e la frequenza delle navette per il collegamento con il centro cittadino. Saranno ulteriormente potenziati, infine, i servizi di pulizia e sanificazione delle zone maggiormente frequentate e sarà avviata una campagna di sensibilizzazione rivolta ai più giovani per il mantenimento del decoro urbano.
Un atto che non soddisfa affatto i commercianti o, almeno, una parte dei commercianti: essendo saltata l'interlocuzione con i corpi intermedi, infatti, non è più chiaro chi parli a nome di chi, e quanto sia ampio il fronte dei 'dissidenti'; d'altra parte, il documento diffuso nei giorni scorsi da commercianti, residenti e professionisti ha raggiunto le 250 firme. Il provvedimento è stato contestato, però, anche da uno dei partiti di maggioranza, 'Coraggio Italia', che fa riferimento al senatore Gaetano Quagliariello: i consiglieri comunali Marcello Dundee e Daniele D'Angelo, che hanno votato favorevolmente all'ordine del giorno dei commercianti, si sono detti contrari alle prescrizioni della delibera approvata ieri; in particolare, D'Angelo è stato durissimo nel suo intervento parlando di "distruzione dell'economia cittadina", di "pezza a colori che si è messa per salvare il c... di qualche assessore", e sottolinenado come si sia creata una fattura tra "la classe politica cittadina e i lavoratori".
Parole che hanno scatenato un battibecco piuttosto acceso in maggioranza.
Va detto, altresì, che anche i capigruppo di Forza Italia e Lega, Giorgio De Matteis e Francesco De Santis, hanno riconosciuto si tratta di una mediazione che ha consentito, stando ai partiti di maggioranza, di correggere i provvedimenti assunti dalla Giunta su iniziativa dell'assessore Carla Mannetti senza la dovuta concertazione. "Non si governa con arroganza", il senso del discorso di De Matteis, "se ci si fosse seduti intorno ad un tavolo, si sarebbe arrivati ad una soluzione mesi fa"; "ci auguriamo che il lavoro degli ultimi giorni sia il riferimento per la maggioranza nell'ultimo anno di legislatura", ha aggiunto Francesco De Santis.
E' proprio questo il punto, però.
Sull'onda delle proteste, la maggioranza è stata costretta a correre ai ripari, tentando una difficile mediazione tra le diverse, e legittime, esigenze, lasciando tutti insoddisfatti, coloro che chiedono una vera isola pedonale, così come dovrebbe essere in una città d'arte, e così residenti, commercianti e professionisti che vivono e lavorano in centro che, pur con diverse sfumature, non si sono detti contrari alla pedonalizzazione ma hanno chiesto servizi che garantiscano la piena fruibilità del centro storico.
Un affanno, quello della maggioranza, che scaturisce, come ribadiamo oramai da tempo - e i fatti delle ultime settimane lo rendono plasticamente - da una mancata programmazione, dalla mancata elaborazione di una idea compiuta di città da cui discendano atti amministrativi coerenti e comprensibili per la cittadinanza che si ritrova a discutere, invece, di anticipare o posticipare di un'ora l'entrata in funzione dell'isola pedonale.
Se ce ne fosse bisogno, a dimostrarlo è la confusione sul piano dei parcheggi: nei giorni scorsi, l'assessore Carla Mannetti ha diffuso un comunicato stampa per informare che in seno al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), atteso nelle prossime settimane in Consiglio comunale, è calato il piano della sosta che prevede 1.559 posti auto tra megaparcheggio di Collemaggio e altre quattro aree individuate, San Silvestro (80 posti nella piccola area verde), viale Gran Sasso (800 posti sotto lo stadio Fattori, dove si vorrebbe realizzare un parcheggio multipiano), Porta Leoni (90 posti inizialmente, è dei giorni scorsi l'approvazione della permuta con l'Ater: ora i palazzi ex Incis dovranno essere abbattuti e nel sedime verranno realizzati gli stalli a raso; 289 totali, allorquando verrà realizzato anche il secondo lotto dei lavori) e viale della Croce Rossa; e sui 390 posti auto qui previsti torneremo.
Stamane, però, il capogruppo di Forza Italia Giorgio De Matteis ha disegnato un quadro piuttosto diverso, che sarebbe emerso nel corso della riunione di maggioranza di ieri sera: al momento di discutere una mozione presentata dal consigliere Stefano Albano (Pd) che, in sostanza, intendeva impegnare la Giunta comunale ad avviare una interlocuzione con la Asl 1 così da realizzare un parcheggio multipiano laddove sorge l'immobile ex Inam su via XX Settembre, De Matteis ha svelato che, in realtà, il confronto col manager dell'azienda Ferdinando Romano è già stato avviato.
Ora, la Asl - con il passato management - ha già avviato la progettazione di demolizione e ricostruzione dell'immobile, con l'idea di portarvi alcuni uffici amministrativi; si tratterebbe, dunque, di revocare in autotutela le procedure in essere chiedendo, contestualmente, la rimodulazione delle risorse Cipe di cui alla delibera 24/2018. Sul punto, ha assicurato De Matteis, ci sarebbe la piena disponibilità di Ferdinando Romano a trovare una soluzione condivisa.
Le amministrazioni, però, dovrebbero parlare per atti; dunque, è parsa decisamente 'stonata' la decisione della maggioranza di bocciare la mozione illustrata da Albano, sostenendo che sarebbe già superata dai fatti. Di fatti, al momento, non ce ne sono e, d'altra parte, la proposta del consigliere comunale dem, se approvata, avrebbe rappresentato una ulteriore spinta nella direzione auspicata dall'aula, dai banchi della maggioranza e dell'opposizione.
Tra l'altro, l'ipotesi del parcheggio multipiano all'ex Inam non è contemplata nel piano della sosta illustrato alla stampa dall'assessore Mannetti; così come non è contemplata la possibilità di realizzare altri parcheggi nella parte alta di Collemaggio, su terreni di proprietà della Asl, pure svelata stamane da De Matteis che, nel rendere conto del lavoro che sta portando avanti il tavolo di maggioranza, non ha minimamente citato l'eventualità di realizzare un parcheggio sotto lo stadio Tommaso Fattori. Al contrario, il capogruppo di Forza Italia ha informato l'aula che si starebbe sbloccando la vicenda, annosa, dei parcheggi interrati sotto al Tribunale.
Di provvedimenti amministrativi, però, non c'è ancora traccia, se non per ciò che attiene la messa in piena funzione del megaparcheggio a Collemaggio, col potenziamento del collegamento verso il centro storico, e la realizzazione del primo stralcio dei lavori a Porta Leoni per 89 posti a raso; sul resto, siamo ancora in fase di programmazione degli interventi, e con ipotesi disarticolate tra loro.
Ci si sarebbe aspettati che, a meno di un anno dalla fine delle legislatura, si fosse già alla esecutività dei progetti che dovevano essere programmati ad inizio mandato, non a ridosso dell'appuntamento elettorale.
Tant'è.
Emblematico il caso di viale della Croce rossa: "il parcheggio, a ridosso dell’antica cinta muraria e compreso nel piano di recupero urbano dell’area di San Basilio, è già alla fase compiuta del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Può ospitare ben 390 posti auto ed è in parte già finanziato", ha sottolineato Mannetti nei giorni scorsi. Se non fosse che, nel corso del Consiglio comunale di lunedì, il vice sindaco Raffaele Daniele, che detiene la delega alle Opere pubbliche, ha spiegato che "il progetto, così come è stato formulato dalla passata amministrazione, non è realizzabile. Viene rappresentato, infatti, uno stato dei luoghi del tutto difforme rispetto alla realtà; in particolare, le pendenze della scarpata sono assai più preminenti rispetto alla rappresentazione progettuale. Ecco il motivo per cui con i soldi a disposizione, e lo dicono gli uffici, non è possibile realizzare quel progetto. Ciò non significa che non realizzeremo i parcheggi in viale della Croce rossa: i parcheggi si faranno, ma non si potrà realizzare l'ipotesi progettuale elaborata dalla passata amministrazione".
Va aggiunto che andranno portate a termine 53 procedure di esproprio.
Al vice sindaco ha replicato Paolo Romano: "Nessuno ha detto che i parcheggi su viale della Croce rossa non saranno realizzati; tra vent'anni, magari, tutto sarà più facile. Anzi, aspetto da un giorno all'altro l'annuncio di un altro parcheggio a raso, così come accaduto a Porta Leoni: non mi meraviglierebbe affatto. Forse le sono sfuggiti alcuni aspetti, però", l'affondo; "sua viale della Croce rossa c'era un accordo di programma del 2016 con vincolo preordinato all'esproprio che avete fatto scadere: dunque, per fare gli espropri dovrete riavviare l'iter ex novo. La prima volta che ho chiesto informazioni su viale della Croce rossa - ha aggiunto Romano rivolto a Daniele - correva l'anno 2018, e lei era presidente di Commissione: assunse degli impegni precisi per portare avanti il progetto. Da vicesindaco e assessore ha approvato il documento preliminare nel 2019: si accorge solo nel 2021 che il progetto non va bene? Per di più, il vecchio progetto è stato fatto su riferimenti catastali e non su rilievi che spettavano all'attuale amministrazione".
Sta di fatto che De Matteis stamane ha parlato dei parcheggi di viale della Croce rossa facendo riferimento, però, al contratto di quartiere di Valle Pretara che prevedeva, appunto, la realizzazione di un'area di sosta. Insomma, non è chiaro quale sia il progetto "in fase compiuta", come ha detto Mannetti, su quale ipotesi si stia lavorando e con quale dotazione finanziaria.
Per concludere: non c'è ancora un piano della sosta condiviso e approvato, anzi. Di qui la certezza che ci vorranno anni per realizzare altri parcheggi a servizio del centro storico.