Giovedì, 19 Giugno 2014 12:36

Regione, ecco gli assessori di D'Alfonso: "Funzione dell'Abruzzo migliore"

di 
Video Roberto Ciuffini

Funzione Abruzzo. Così, Luciano D'Alfonso ha inteso intitolare la conferenza stampa convocata a Palazzo Silone per presentare la squadra di Governo. "Vogliamo oggi descrivere come nasce un organo di Governo dell'ente Regione e quest'organo di Governo trova fonte di legittimazione soltanto se riesce ad essere una funzione per la vita regionale, per l'economia, per le ambizioni del territorio", ha salutato il Presidente eletto. "Il titolo è la novazione della mia volontà, che assume ora forma procedimentale attraverso il provvedimento di configurazione della Giunta, a 24 ore dal confronto avuto ieri - sulla materia dell'Expo - con il ministro Martina e con le altre realtà di Governo delle Regioni Italiane". 

Expo - ha spiegato D'Alfonso - "ci dice che dobbiamo imparare a trovare il meglio di noi stessi per fare in modo che, ogni volta, vada in onda il meglio di noi stessi. La Giunta Regionale dovrà essere una funzione del migliore Abruzzo che si fa prodotto di ricchezza, lavoro, ambiente, velocità, infrastruttura, qualità dell'aria e delle acque: che si fa, in una parola, possibilità di realizzare il progetto di vita di ciascuno".

D'Alfonso è parso particolarmente ispirato: "Consentitemi, oggi è un giorno speciale: è San Romualdo, etimologicamente - sia il nome che la storia e la missione del fondatore dell'ordine dei monaci camaldolesi - sta a suggerire e significare che la cosa migliore è 'regnare glorosiamente'. Abbiamo dunque il compito di condurre gloriosamente le migliori aspettative della comunità abruzzese".

"I momenti fondamentali per la vita di un governo Regionale sono tre", ha incalzato. "La legittimazione dei cittadini nei confronti del parlamento regionale, e l'abbiamo avuta con il voto all'apertura delle urne, poi la configurazione della Giunta decisa dal Presidente eletto, e oggi vi rendo noto chi sono i componenti della Giunta. Il terzo momento, infine, è la figurazione del programma di governo: vi comunico che la Giunta si presenterà, alla prima seduta del Consiglio, con il programma di governo nutrito anche dai punti di vista della società e della politica abruzzese. A memoria, non credo sia mai accaduto".

Dunque, eccola la Giunta che sarà chiamata a guidare l'Abruzzo per i prossimi cinque anni: quasi un monocolore Pd, come anticipato da NewsTown. Giovanni Lolli, assessore esterno, sarà vicepresidente vicario: con lui, Marinella Sclocco, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Donato Di Matteo. Il 'sesto assessore', al centro delle trattative delle ultime ore, sarà invece Mario Mazzocca di Sinistra Ecologia e Libertà.

Niente da fare, dunque, per Abruzzo Civico che aveva proposto il nome di Andrea Gerosolimo. A pesare, le 'scaramuccie' verbali dei giorni scorsi tra Guido Borrelli e il Presidente eletto.  

D'Alfonso ha inteso chiarire che le funzioni agli Assessori nominati saranno conferite nei prossimi giorni, con successivo atto: "La ragione è una sola: prima di questa legislatura, gli assessorati erano molti di più - ben dieci, rispetto ai sei attuali - e, dunque, i settori di attività, di riferimento degli assessorati rimasti in vita devono essere ora amalgamati, ricuciti tra loro. Non è una operazione che fa Ikea o una tipografia: deve farla una logica progettuale che tenga da conto l'omogeneità tra le ambizioni del programma di governo e la praticabilità lavorativa delle singole funzioni assessorili", ha spiegato.  

E' richiesto, insomma, un pezzo ulteriore di lavorazione. "Saremo rapidi", ha promesso D'Alfonso. "Anche perché, ho firmato un contratto con gli abruzzesi: dedicherò tutto il mio tempo a questa funzione. Non ho altri interessi. Avevo piacere per le letture e per un certo tipo di bicicletta: ho detto ai miei libri e alla mia bicicletta che dovranno attendermi per i prossimi cinque anni. Consapevole, come sono, che la qualità - in politica e nell'amministrazione - coincide con l'esclusiva dedizione del tempo".

Poi, la precisazione: "Voglio chiarire che lo specifico degli Assessori sarà soltanto quello di essere più impegnati e più affaticati in prima fila. La potenza del suggerimento, dell'iniziativa, della sottolineatura, dell'accesione di luci tematiche, al pari, riguarderà anche i consiglieri regionali, gli amministratori locali, i portatori di interessi che hanno a cuore le sorti dell'Abruzzo", ha incalzato l'ex sindaco di Pescara. Che ha poi sottolineato come nel provvedimento di nomina della giunta si richiami espressamente la centralità dell'azione di Governo: "L'elemento di fondo del nostro cammino è il programma di governo che verrà scomposto per funzioni e obiettivi. Ed ogni direttore di struttura - che organizzeremo nel senso del rinnovamento - dovrà dirci cosa pensa del programma politico rispetto ai tempi e alle risorse disponibili, ci deve dire insomma in che tempi gli obiettivi contemplati saranno per loro raggiungibili. Così da non creare iato tra la parte elettiva individuata dalla democrazia e quello che poi accade tutti i giorni nella vita reale dell'Abruzzo". 

Un conto è la legge e un conto è la norma, insomma: "La legge è quando la volontà diventa dattiloscritta sulla carta intestata. La norma è quando la legge incide sulla realtà. La programmazione che non incide sulla realtà rimane un tema di capitolo accademico. In Abruzzo, le trasformazioni dovranno accadere all'insegna della velocità, della innovatività, e di una straordinaria rinvenibilità: tutti dovranno fornire suggerimenti perché sono molti coloro che sanno. Anche questo fa una nuova stagione della Regione".

D'Alfonso ha spiegato come intende far lavorare la macchina di governo: "Ogni consigliere curerà un settore di attività. C'è chi si farà carico di guidare la vita della massima assemblea democratica abruzzese, il Consiglio regionale. E ci saranno persone che completeranno il livello di governo della massima direzione democratica dell'assemblea, mi riferisco al Presidente, al Vice presidente vicario e ad un altro ruolo fondamentale: il Segretario generale della presidenza. Ci saranno consiglieri che prenderanno la responsabilità di importanti organi collegiali del lavoro istruttorio e preparatorio dell'assemblea regionale e che saranno sponda formidabile per il lavoro della Giunta. Ogni presidente di Commissione, per il suo omologo assessore, dovrà divenire uno specialissimo riferimento, così come il capogruppo di maggioranza all'interno di quella commissione sarà intercolutore privilegiato. In altre parole, mai più assessori intronati nella loro posizione: verranno continuamente sottoposti a sollecitazioni".

Il 'governatore' ha poi svelato come sia quasi certa l'investitura di Giuseppe Di Pangrazio a presidente del Consiglio regionale. Si sta lavorando, altresì, alla scelta del Segretario generale di presidenza: "Stiamo scegliendo a tre livelli di competenza: un magistrato amministrativo o contabile, un prefetto, un prestigioso esperto internazionale di politiche comunitarie. Aspettiamo delle risposte, nei prossimi giorni". Intanto, è certo che Camillo D'Alessandro coprirà uno speciale ruolo di ausilio per D'Alfonso. Così come è certo l'assessorato che sarà affidato a Silvio Paolucci: il segretario del Pd regionale si occuperà di Sanità, bilancio e programmazione.  

Obiettivo sarà rendere il più possibile orizzontale lo sforzo di Governo: "Ho l'ambizione di fare in modo che non tutti i giorni, in Abruzzo, ci sia una competizione distintiva tra maggioranza e opposizione. Mi aspetto che in alcune occasioni ci sia piuttosto convergenza su temi, iniziative, necessità di ammodernamento. Lavorerò per creare le condizioni, lanciando il sasso molto avanti e facendo toccare con mano, a chiunque, quello che faremo ogni giorno".

A conclusione della lunga conferenza stampa, D'Alfonso ha raccontato i primi tre giorni di lavoro da Presidente: "Ho avuto un incontro con i vertici delle ferrovie e un tavolo con l'Anas. All'Anas, ho rappresentato tre emergenze: abbiamo scritturato che la priorità numero 1 dell'Abruzzo è la Fondo Valle Sangro, l'infrastruttura della crescita economica diffusa della Regione. E abbiamo detto all'Anas che i 70milioni che mancano per avvicinarci al porto di Napoli, dal porto di Ortona, dovranno essere trovati tra le pieghe della prossima Legge di stabilità finanziaria. Con lo 'sblocca cantieri' del mese di luglio, non ce la facciamo: la progettazione bisognevole non è pronta. L'Anas ha promesso che l'infrastruttura sarà prioritaria nel documento di programma interno che trasmetteranno al Ministero delle Infrastrutture. Seconda emergenza: la viabilità da Amatrice a Bussi, passando per L'Aquila, con la variante che servirà Onna: risolveremo così il tema della relazionalità tra L'Aquila e Pescara. Anche questa, è diventata straordinaria priorità. Ho sollevato, poi, un altro problema a livello provinciale di cui vi diremo in seguito". 

Dunque, le ferrovie. "E' possibile - e lo vedrete - ridurre i tempi di percorrenza da Pescara a L'Aquila ad un'ora e venti minuti, facendo in modo che si riattivi la traversa ad uso di officina di Rfi che sta in corrispondenza di Pratola Peligna. Necessitiamo di una cifra economica disponibile nelle giacenze di bilancio di Rfi. Lavoreremo anche alla linea Pescara - Roma, evitando che tutte le stazioni siano di fermata, facendo in modo che si modifichi il materiale rotabile, cambiando i deviatori e determinando il controllo centralizzato con una riduzione sui tempi di almeno 60minuti. E' evidente come sia necessario un contratto di servizio differente con le ferrovie e con le società di trasporto: il sistema di trasporto su gomma, ad esempio, dovrà cucirsi in una sola programmazione".

Infine, D'Alfonso ha fatto riferimento ai 350milioni di euro fermi dal 13 maggio 2013, da quando Moretti venne a discutere di infrastrutture ferroviarie a Chieti: "Faremo in modo che - con quella cifra - si possano accorciare i tempi di percorrenza ferroviaria nella direttrice adriatica verso Bologna, portando lì il Freccia Rossa e impegnando la Freccia Bianca sulla dorsale tra Pescara e Roma. Serve proceduralizzare il provvedimento e raccogliere tutti i pareri necessari: in questo senso, Regione Abruzzo si compiegherà al servizio di Ferrovie dello Stato".

"La legittimazione del potere dipende dalla produttività del potere", ha concluso D'Alfonso, prima di far cenno alla riforma della legge elettorale che - ha promesso - non verrà toccata negli ultimi 12 mesi di governo. "Voglio determinare che la Regione venga avvertita come struttura unica e necessaria.

 

LA NUOVA GIUNTA REGIONALE

 

giovanni lolliGiovanni Lolli. Aquilano classe 1950, è deputato della Camera dei Deputati nella XIV e nella XVI legislatura, rispettivamente con i Ds e il Pd. Dal 2006 al 2008 (secondo governo Prodi) ricopre l'incarico di sottosegretario del Ministero per le Politiche giovanili, con delega allo sport. Nel 2013 si candida alle elezioni politiche ma, a differenza dell'amica di sempre Stefania Pezzopane, rimane fuori dal Parlamento. E' l'unico assessore esterno (non eletto in consiglio regionale) della giunta D'Alfonso.

 

 

 

marinella sclocco

 

 

Marinella Sclocco. 37enne psicologa di Pescara, è eletta nel 2004 consigliera provinciale nei Ds (unica donna tra 25 eletti) e riveste l’incarico di presidente della Commissione Politiche sociali, nella legislatura di Giuseppe De Dominicis. Nel 2007 aderisce al Pd, di cui è dirigente regionale. Proviene già da una legislatura all'interno del consiglio regionale. Alle ultime elezioni è stata eletta nelle fila del Partito Democratico, con più di 3600 voti.

 

 

silvio paolucci

 

Silvio Paolucci. Inizia l'esperienza politica da giovanissimo, eletto nel consiglio provinciale di Chieti, nel 2004 (a 27 anni). E' segretario provinciale dei Ds nel 2005 e del Pd nel 2007. Nell'aprile del 2009 viene eletto segretario regionale del Partito Democratico. Con quasi 8mila preferenze, è uno dei più votati in tutta la regione.

 

 

dino pepe

 

 

Dino Pepe. Classe 1969, Pepe è dipendente bancario a Torano Nuovo (Teramo). E' Sindaco del paese dal 2004 al 2013. E' stato anche vicepresidente dell'Unione dei Comuni di Val Vibrata. Eletto come consigliere regionale nelle fila del Pd, con 7600 preferenze.

 

 

 

 

donato di matteoDonato Di Matteo. Classe 1958, Di Matteo è un medico pescarese. La sua esperienza politica inizia nel 1990, anno in cui assume il ruolo di Sindaco di Roccamorice (Pescara). Dal 1994 al 2005 è vice presidente, e poi presidente, della Comunità Montana Maiella-Morrone. Nello stesso periodo è prima vice presidente e poi presidente di Aca Spa, gestore del servizio idrico integrato nell'Ato 4 di Pescara. E' considerato, assieme a Giorgio D'Ambrosio, il principale esponente del cosiddetto "partito dell'acqua" abruzzese: Aca e Ato vengono considerati, da alcuni, "carrozzoni clientelari", e Di Matteo viene accusato di aver lasciato la società pubblica indebolita da debiti milionari. E' già stato assessore regionale (ai trasporti) con la giunta Del Turco. Eletto nel Pd, con 6705 preferenze.

 

 

mario mazzocca

 

Mario Mazzocca. Architetto, è nato a Caramanico Terme (Pescara) nel 1961. Vice sindaco di Caramanico dal 1990 al 1995, è stato eletto primo cittadino nel 2004. Dal 2006 è presidente della Comunità del Parco Nazionale della Majella. Di storia politica socialista, ha aderito ai Democratici di Sinistra prima e a Sinistra Ecologia e Libertà poi, con cui è stato eletto nell'ultima tornata, con 1246 voti.

 

 

 

a cura di Mattia Fonzi

 

[Elezioni regionali Abruzzo: tutte le cifre e le preferenze, provincia per provincia]

 

Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 18:19

Articoli correlati (da tag)

Chiudi