Domenica, 22 Agosto 2021 16:35

Ricoveri intensivi a Pescara, Pezzopane: "Risultato parziale e schizofrenico"

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"Ieri nella riunione a Pescara si è solo evitato il peggio. È un primo parziale risultato di una battaglia che per me non si ferma qui".

A dirlo è la deputata Stefania Pezzopane che commenta, così, il vertice tenuto ieri nel corso del quale si è stabilito di trasferire i degenti ricoverati nelle terapie intensive d'Abruzzo nel Covid Hospital di Pescara.

"La riunione convocata dall’assessore Nicoletta Verì ha adottato una soluzione tecnica, vista la situazione creatasi a seguito del rifiuto della Asl di Pescara di ricoverare pazienti provenienti dalla Asl dell’Aquila e della esplicita richiesta da parte dei medici della Asl 1 di un intervento verso la Regione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi", ha spiegato. "La gestione dei pazienti Covid non in emergenza viene decisa con un atto di programmazione. Atto mancante: sono dovuti correre ai ripari con una riunione frettolosamente convocata. Nel meraviglioso mondo di Biondi, il sindaco dell’Aquila si prende, come al solito, meriti che non ha, e però nell’autoincensarsi, si prodiga in apprezzamenti sugli atti di programmazione regionale mostrando così poco rispetto per le problematiche del nosocomio aquilano e della sanità in Provincia dell’Aquila", l'affondo.

D’altronde, dopo le bacchettate prese dalla destra pescarese che lo ha apostrofato con uno stai sereno, "è obbligato a cantare vittoria".

Ma entriamo nel merito della decisione assunta. "La riunione svolta a Pescara ha semplicemente stabilito l’unica cosa che poteva decidere e con grandissimo ritardo. Ovvero che, nell’auspicio che le terapie intensive non abbiano una esplosione, i pazienti Covid potranno andare a Pescara ma dovranno essere accompagnati dal personale della Asl di appartenenza. Questa decisione schizofrenica, che limita solo i danni causati da scelte errate a monte, per Biondi è una vittoria. Deve per forza dire così, perché non può denunciare le scelte scellerate della giunta Marsilio prima e dopo la pandemia".

Pezzopane sfida il sindaco dell'Aquila: "Vorrei che elencasse gli atti di programmazione di cui parla. Non vi è un solo atto approvato dagli organismi competenti. Nel prendere la decisione di ieri, la Regione ha reso ancora più chiara la vergognosa operazione fatta sulla gestione Covid. Dopo aver speso ben 13 milioni solo per Pescara, ci sono sulla carta 214 posti Covid e 40 terapie intensive, ma per certificata ammissione il personale c’è solo per 8 posti di terapie intensive. Ovvero l’ospedale Covid è fittizio, non c’è il personale che deve essere distolto dagli altri ospedali. Ma ci rendiamo conto? Perché la regione non ha distribuito quei 13 milioni sulle 4 province come avevamo proposto noi?", si domanda la deputata del Partito democratico. "Perché li ha concentrati a Pescara se poi li non c’è il personale? Come vengono utilizzati effettivamente i 214 posti Covid ed i 40 posti di terapia intensiva? Sono occupati da altri reparti che nulla hanno a che vedere con i fondi Covid?".

Questo dovrebbe chiedere il sindaco dell’Aquila - prosegue Pezzopane - "che invece ha sostenuto questo disegno e così sta, di fatto, avallando che L’Aquila non sarà mai Dea di II° livello. Avrebbe dovuto e dovrebbe fare ben altro per difendere l’Aquila, invece accetta a testa bassa che l’ospedale di Pescara abbia avuto con i fondi Covid ben 214 posti letto per fare altro. E non si dicano sciocchezze: se, come ci viene detto, i fondi Covid e la programmazione fossero state equamente distribuite in tutte 4 le Asl non staremmo a dover portare i pazienti dove ci sono letti e strumentazioni, costringendo medici ed infermieri a spostarsi a Pescara. E questa sarebbe la programmazione esaltata da Biondi? Ma per piacere.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Agosto 2021 00:17

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