"È veramente incredibile ed incomprensibile la gestione dell'iter amministrativo per l'istituzione della scuola di formazione dei Vigili del fuoco all'Aquila: la Giunta comunale ha prima assunto la delibera n° 262 del 29 giugno, con la proposta al Consiglio comunale dell'approvazione dello schema di convenzione con il Comando dei Vigili e, po, ha dato il via libera alla delibera n° 323 del 31 agosto che, di fatto, rettifica la precedente dichiarando 'che trattasi di deliberazione di competenza della Giunta comunale'. Ora, il Sindaco e la Giunta comunale possono fare tutto ciò che è di loro competenza ma non possono espropriare il Consiglio comunale delle sue prerogative, così come detta chiaramente il Decreto legislativo n° 267/2000 all'articolo 42".
La denuncia è del capogruppo di Cambiare insieme in Consiglio comunale, Lelio De Santis.
Il comune dell'Aquila è chiamato ad attuare la legge n.178/2020 che riconosce alla città la sede della scuola, dispone il finanziamento di 15 milioni e prevede che entro 6 mesi sia stipulata una convenzione fra il Dipartimento dei vigili del fuoco e l'Ente locale che individua e mette a disposizione del Centro di formazione territoriale le unità immobiliari. "È evidente che la competenza in materia patrimoniale e di convenzione con altri Enti, ai sensi dell'art. 42 del Decreto lgs n.267/2000, è attribuita esclusivamente al Consiglio comunale", chiarisce De Santis; al contrario, "la Giunta comunale ha inteso farla propria, cancellando il ruolo e la responsabilitá della massima assise comunale". Mi sembra davvero troppo. Questo comportamento discutibile ed opaco è ancora più grave sul piano politico perché immagino che tutto il Consiglio comunale sarebbe d'accordo nel fare bene e celermente tutti gli atti amministrativi necessari per l'istituzione della scuola di formazione, che costituisce un insediamento utile e positivo per tutta la comunità aquilana".
Al di là delle competenze e delle interpretazioni che si vorranno fare, prosegue De Santis, "ritengo doveroso che il Consiglio si occupi della vicenda e che la città sappia dell'importanza di questa Istituzione, ma anche dei problemi connessi alla scelta non condivisa del sito, il progetto Case di Sassa NSI, che riguardano la sistemazione in altri alloggi delle 170 famiglie residenti e la compatibilità urbanistica dell'area individuata. Per realizzare interventi utili alla città nessuno deve avere paura di scoprire le carte, di assicurare trasparenza ad ogni atto, di coinvolgere il Consiglio comunale, di informare la città! Visto il silenzio del sindaco e del presidente del consiglio, ho ritenuto mio dovere presentare una interrogazione urgente che mi auguro Tinari voglia inserire nell'ordine del giorno della prossima seduta dell'assise civica".