Alle amministrative vince il centrosinistra in almeno tre grandi città già al primo turno: Bologna, Milano e Napoli, con i candidati Matteo Lepore, il sindaco uscente Beppe Sala e Gaetano Manfredi.
A Roma lo scenario è andato delineandosi man mano: la sfida al ballottaggio del 17-18 ottobre sarà tra Enrico Michetti, candidato del centrodestra nella corsa al Campidoglio, e il rivale del centrosinistra Roberto Gualtieri: il primo è al 30,2 e il candidato dem al 27%. Swg per La7 aveva rimesso in gioco Virginia Raggi, sindaca uscente del Movimento 5 stelle che, però, raggiunge il 19,1% con Carlo Calenda al 19,7% dei voti.
A Milano, viene riconfermato sindaco il candidato del Pd Beppe Sala che sfiora il 57,7% dei voti, mentre il rivale di centrodestra Luca Bernardo si ferma al 32%.
Alle Comunali a Napoli il candidato Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s) raggiunge il 63% vincendo al primo turno, seguito da Catello Maresca (centrodestra) con il 21,8%. E vince al primo turno anche a Bologna il candidato Matteo Lepore (centrosinistra) con il 61,9%, seguito da Fabio Battistini (centrodestra) con il 29,6%.
A Torino, si andrà al ballottaggio: Stefano Lo Russo del centrosinistra arriva al 43,9%: se la vedrà con Paolo Damilano del centrodestra (38,9%).
Ballottaggio anche a Trieste tra il candidato Roberto Dipiazza (centrodestra) che si attesta al 46,9% e il candidato del centrosinistra Francesco Russo al 31,6%.
In Calabria, dove si è votato per eleggere il nuovo gevernatore, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto vince con il 54,5% sulla candidata dem Amalia Bruni al 27,7%, terzo Luigi De Magistris al 16,1%.
Enrico Letta è stato eletto alla Camera alle suppletive nel collegio Toscana 12. Il segretario del Pd, quando si è concluso lo spoglio dei voti delle 292 sezioni, ha ottenuto 33.391 preferenze, raggiungendo il 49,92% del totale dei voti validi. Il principale antagonista, Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del centrodestra, ha totalizzato 25.303 voti, attestandosi al 37, 83%. Un risultato, quello del segretario dem, festeggiato in piazza del Campo a Siena con applausi e brindisi. "È una grande vittoria del centrosinistra e del Pd che rafforza l'Italia perché rafforza il governo Draghi. La volontà dell'Italia di uscire dalla pandemia e cominciare a lavorare. Siamo tornati in sintonia con il Paese. Questo è il senso più importante del voto. E lo siamo tornati ovunque - le prime parole di Letta dopo la vittoria - Torno in Parlamento con una certa emozione".
Esultano anche dal comitato per Roberto Gualtieri "per i risultati che vengono da Primavalle", le suppletive di Roma, dove fino ad ora - a spoglio ancora in corsa - vedono in vantaggio il candidato dem Andrea Casu".
Durante lo spoglio sono arrivate le reazioni dei leader dei pricipali partiti politici. Matteo Salvini fa autocritica: "Sono abituato a metterci la faccia, sempre e comunque, senza dare colpe. In alcune città siamo arrivati a scegliere troppo tardi i candidati da opporre al centrosinistra", ha detto il leader leghista, ospite dello speciale tg1. Giorgia Meloni punta su Roma, dove "la partita è ancora aperta", e si dice pronta "a sostenere Draghi al Colle a patto che si vada a votare immediatamente" lanciando così la sfida a Letta. Mentre Giuseppe Conte, capo politico del M5S, analizza i risultati e commenta: "Se ci sono le condizioni, ok alla coalizione per i ballottaggi. Non andremo con la destra".
Bassissima l'affluenza: a livello nazionale si attesta al 59,53%. Meno di un elettore su due è andato alle urne a Milano, un dato che non si era mai verificato in città. Alla chiusura dei seggi ha votato il 47,6% contro il 54,6% del 2016, quando si votò in un solo giorno. Nel 2011, l’affluenza era stata molto più alta: il 67,5%. Anche a Napoli le comunali fanno segnare l’affluenza peggiore di sempre per il primo turno delle elezioni amministrative: alle urne sono andati il 47,19% degli aventi diritto; cinque anni fa, al primo turno aveva partecipato il 54,12% degli elettori. A Torino si sono presentati 331.488 elettori dei 689.648 aventi diritto. E a Bologna per la prima volta dal dopoguerra un sindaco sarà eletto da poco più del 50% dell’elettorato: il dato di affluenza del 51,87% segna infatti il dato più basso della storia delle elezioni comunali. Cinque anni fa, nelle elezioni che confermarono Virginio Merola, votò il 59,66% degli aventi diritto al primo turno e il 53,17% al ballottaggio.