Domenica, 17 Ottobre 2021 07:37

Ballottaggi, urne aperte: in Abruzzo 5 le città al voto. Giù l'affluenza

di 

Hanno riaperto alle 7 di stamane i seggi per i ballottaggi alle Comunali; si voterà fino alle ore 15. 

Sono 65 i Comuni al voto per i ballottaggi: 5 milioni gli italiani chiamati alle urne.

La partecipazione registra una flessione di 5 punti rispetto al primo turno, quando già le percentuali erano risultate molto basse. A Roma, Torino e Trieste i dati sotto persino sotto la media nazionale che, alle 19 di ieri, si attestava al 26,71%. In Abruzzo, l’affluenza è leggermente superiore rispetto ai dati nazionali e si attesta al 30,67% (al primo turno al 37.27%).

Per votare bisognerà andare al proprio seggio – indicato sulla tessera elettorale – con un documento di identità e la tessera elettorale. Le schede elettorali saranno molto più semplici rispetto al primo turno: conterranno i nomi dei due candidati sindaco e l’elenco delle liste che li sostengono (che potrebbero essere di più di quelle del primo turno, perché la legge consente apparentamenti tra un turno e l’altro). Per votare, basterà tracciare un segno sul simbolo di uno dei due candidati presenti sulla scheda. Non è ammesso il voto disgiunto e per i voti di preferenza verranno considerati quelli espressi al primo turno.

Eppure, la tornata ha una forte valenza nazionale: è un'occasione per misurare la forza dei partiti ed è un test sulle alleanze. In mancanza di apparentamenti, soprattutto a Roma e a Torino, il centrosinistra può misurare il peso degli elettori M5s disposti a sostenere i candidati Pd. Per il centrodestra, invece, si tratta di un sondaggio sui rapporti di forza interni, anche alla luce del fatto che a Roma corre Enrico Michetti, indicato da FdI, e a Torino Paolo Damilano, considerato vicino al ministro leghista Giancarlo Giorgetti.

Stando ai capoluoghi di regione, il centrosinistra è fiducioso a Roma, dove Michetti parte, però, con 3 punti di vantaggio, e a Torino. Conquistarle "sarebbe un trionfo", ha detto nei giorni scorsi Enrico Letta. Mentre a Trieste il voto al primo turno dà il candidato di centrodestra, Roberto Dipiazza (46,92%), in netto vantaggio su quello di centrosinistra, Francesco Russo (31,65%), nella Capitale a far sperare il centrosinistra sono le dichiarazioni di voto in favore di Roberto Gualtieri arrivate dal leader del M5s, Giuseppe Conte, e da Carlo Calenda che, da candidato sindaco, al primo turno ha ottenuto quasi il 20%. Nessun endorsement, invece, dalla sindaca uscente, Virginia Raggi.

Quello romano è il confronto decisivo. La conquista del Campidoglio ha una forza simbolica tale da condizionare il giudizio sull'intera tornata.

Altra partita accesa è a Torino, portata via al M5s. Non è un caso che per la chiusura della campagna elettorale lì siano confluiti i leader nazionali: Matteo Salvini e Antonio Tajani per Damilano, Enrico Letta per Stefano Lo Russo. Anche nel capoluogo piemontese non ci sono stati né l'apparentamento Pd-M5s né una dichiarazione di voto della sindaca uscente Chiara Appendino. A rassicurare il centrosinistra è l'esito del primo turno: il suo candidato ha ottenuto quasi cinque punti in più di quello del centrodestra.

I capoluoghi di provincia al voto sono Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza.

La Lega vorrebbe conquistare una delle sue città 'emblema', Varese, sfidando con Matteo Bianchi il sindaco uscente Davide Galimberti, sostenuto da una coalizione con Pd e M5s. Pd e M5s corrono insieme anche a Isernia, con Pietro Castrataro che sfida il sindaco Gabriele Melogli (centrodestra). A Savona Marco Russo (centrosinistra) si presenta al ballottaggio con i 10 punti in più al primo turno su Angelo Schirru (centrodestra). A Latina, sul palco col candidato Vincenzo Zaccheo sono saliti Salvini, Meloni e Tajani. Zaccheo è stato due volte sindaco della città: contende il posto al primo cittadino Damiano Coletta (centrosinistra). A Benevento corre l'ex ministro Clemente Mastella che, con una formazione civica, non ha vinto al primo turno per un soffio (49,37%); lo sfida Luigi Diego Perifano (centrosinistra). A Cosenza entrambi i candidati, di centrodestra e centrosinistra, si chiamano Francesco Caruso. A Caserta in campo il sindaco uscente Carlo Marino (centrosinistra) e Gianpiero Zinzi (centrodestra). 

In Abruzzo è ballottaggio in tutti e cinque i Comuni con più di 15mila abitanti.

A Vasto l'uscente Francesco Menna (centrosinistra) ha sfiorato la vittoria al primo turno; il candidato di centrodestra Guido Giangiacomo è rimasto staccato di 20 punti percentuale. Sebbene il distacco sia notevole, conteranno, al secondo turno, i voti della civica Alessandra Notaro e quelli del candidato del Movimento 5 stelle, Dina Carinci.

Anche a Francavilla il centrosinistra ha sfiorato la vittoria già due settimane fa con Luisa Russo, arrivata al 48,56%; se la vedrà con il candidato del centrodestra Roberto Angelucci che si è attestato al 29,63%. 

A Roseto è sfida tra il civico Mario Nungnes, sostenuto da Azione, che parte in vantaggio, e il candidato di centrodestra William Di Marco; anche qui, potrebbero essere decisivi i voti dei cittadini che, al primo turno, hanno accordato la loro preferenza all'ex consigliere regionale Tommaso Ginoble di Italia Viva, al candidato del centrosinistra Sabatino Di Girolamo e a Rosaria Ciancaione del Movimento 5 stelle.

Ballottaggio anche a Lanciano: qui è l’avvocato Filippo Paolini, candidato del centrodestra, ad essere arrivato ad un soffio dalla vittoria al primo turno; Leo Marongiu, 40enne presidente del consiglio uscente della giunta di centrosinistra, si è attestato comunque al 42,18%. La partita, dunque, è apertissima.

A Sulmona, il candidato di centrosinistra e Movimento 5 stelle Gianfranco Di Piero ha portato al secondo turno Andrea Gerosolimo, e tra l'altro ci è arrivato in vantaggio, con l'ex assessore regionale che, dopo aver proposto l'apparentamento al centrodestra, ha annunciato "un passo di lato" considerando 'persa' la partita. 

Ultima modifica il Lunedì, 18 Ottobre 2021 09:31

Articoli correlati (da tag)

Chiudi