Giovedì, 28 Ottobre 2021 12:53

PD su Film Commission: “Adesso bisogna accelerare, non si perda più tempo"

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Ha fatto rumore, e parecchio, che la trasposizione cinematografica de L'Arminuta, il capolavoro letterario di Donatella Di Pietrantonio, sia stato girato fuori dai confini regionali; una decisione che, come spiegato dal regista del film Giuseppe Bonito e dalla stessa scrittrice, è dovuta alla mancanza di una Film Commission regionale. Tant'è vero che l'attore Lino Guanciale, responsabile cultura del Pd Abruzzo, è tornato a chiedere di rendere operativo l'organismo: "il mondo dell’industria cinematografica e audiovisiva in Abruzzo sconta una situazione di completo stallo", l'affondo. "Progettare e produrre un film in Abruzzo è difficile, se non impossibile, come il caso L’Arminuta dimostra", ha aggiunto Guanciale; "la nostra regione, oramai, è fra le ultime se non l’ultima a non essersi dotata degli strumenti giusti per farlo": di qui la richiesta di rendere operativa la Film Commission affinché "possa ospitare ed essere finalmente protagonista di produzioni nazionali e internazionali che valorizzino davvero il sistema produttivo culturale e creativo abruzzese, composto da circa 24mila addetti e che produce il 4,2% della ricchezza complessiva dall’economia regionale".

Alle polemiche ha provato a rispondere l'assessore regionale a Cultura e turismo Daniele D'Amario annunciando che "la Film Commission Abruzzo diventerà una Fondazione di diritto privato a capitale pubblico. Quelle del Pd regionale sono strumentalizzazioni - ha aggiunto D’Amario - Il precedente governo regionale ha fatto nascere la Film Commission sulla carta, ma non prevedendo per essa alcuna forma di finanziamento né modalità gestionali. Una scatola vuota, senza alcuna programmazione e senza risorse umane ed economiche. Insomma, un'esperienza votata al fallimento".

Per questo, stamane il capogruppo dem Silvio Paolucci e il consigliere Pierpaolo Pietrucci hanno tenuto una conferenza stampa per fare chiarezza sulle scelte assunte nella passata legislatura e per chiedere all'esecutivo di accelerare, e non perdere più tempo: "costituiamo la Fondazione e coinvolgiamo il territorio per non perdere nessuna opportunità. Noi ci siamo", hanno assicurato Paolucci e Pietrucci che hanno invitato all'appuntamento con la stampa il sindaco di Vasto Francesco Menna e il primo cittadino di Rocca di Mezzo Mauro Di Ciccio, comuni indicati come simboli della vitalità territoriale abruzzese tra aree interne e costiere, oltre ad Alessia Moretti del Centro sperimentale di cinematografia, sede d'Abruzzo, Pierluigi Rossi e Manuela D'Innocenzo dell'Istituto cinematografico 'La Lanterna magica'.

"La proposta di legge che istituisce in Abruzzo la Film Commission risale al 2015 - ha spiegato Pietrucci - promossa dalla Giunta di centrosinistra per colmare il gap sofferto dall’Abruzzo che, pur essendo ricco di scenari naturali, bellezze storiche e architettoniche e ottime location, era ancora una delle poche regioni prive di uno strumento straordinario che consentisse di attrarre produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. La Regione dei Parchi, polmone verde d’Europa, non godeva ancora di questo megafono di promozione turistica attraverso la realizzazione strutturata di film, documentari, spot televisivi, che per tanti anni pur si sono svolti nei suoi scenari più belli e selvaggi".

Così, ha proseguito il consigliere regionale dem che ha presentato il provvedimento, "il 20 novembre 2017 la LR 53 che istituisce la Film Commission fu approvata. All’epoca però venne stralciato dalla norma lo strumento operativo della Fondazione, necessario, anzi indispensabile allo sviluppo cinematografico e promozionale del territorio. All’indomani dell’approvazione si svolsero diverse iniziative su tutto il territorio regionale per far conoscere e promuovere la Film Commission: furono coinvolte le DMC (costituite dagli operatori turistici), le associazioni impegnate nel cinema e nella cultura, Federalberghi, i ristoratori, gli artigiani: con loro si arrivò alla stesura condivisa delle Linee Guida operative per farla decollare, approvate poi con la Delibera di Giunta 715/2018".

Insomma, "non stiamo tirando fuori la questione strumentalmente - ha tenuto a chiarire Paolucci - né ci siamo accorti soltanto ora che l'Abruzzo non ha una Film Commission: in realtà, ci stiamo lavorando da anni. La norma è stata costituita nella scorsa legislatura, novellata poi con la costituzione del patrimonio della Fondazione e con un primo stanziamento di 100mila euro, ancora a firma del consigliere Pietrucci".

In effetti, una volta tornato in Consiglio regionale Pietrucci, nel così detto 'Cura Abruzzo 2', ha presentato un emendamento per lo stanziamento di 100mila euro e la costituzione della Fondazione. Da allora, però, non si è fatto più alcun passo avanti. "Dispiace constatare il tempo occorso, nonostante l’unanimità del voto su quell’emendamento, per comprendere la forza propulsiva della Fondazione che ha visto disattendere anche i 90 giorni canonici dall’approvazione della norma per far deliberare la Giunta e muovere i primi passi verso l’obiettivo prefissato. Non si tratta di un carrozzone, ma di uno strumento operativo e identitario".

E’ infatti importante sottolineare come nella Fondazione "sarà protagonista tanto la Regione, quanto ogni Comune abruzzese - ha proseguito Pietrucci - che potrà dedicare alla Film Commission un ufficio specifico quale punto di riferimento per attrarre le produzioni, facilitarne la presenza sul posto e coadiuvarne il lavoro, onde avere ricadute significative anche e soprattutto nella ricettività, nei noleggi, in tutti i servizi necessari alla permanenza di attori e maestranze".

"Non vogliamo indugiare sulla polemica", le parole di Paolucci, "ma chiediamo che ci sia un governo regionale: all'inizio ci sembravano lenti, ora sono proprio fermi. Ci si accorge oggi dell'importanza della Film Commission: vorrei ricordare, però, che con l'emergenza il governo regionale ha potuto rimodulare 341 milioni di euro, 218 del Masterplan e 123 dell'accordo Provenzano poi firmato dalla ministra Carfagna. A fronte di questa rimodulazione, alla Film Commission non è stato destinato nulla. Zero". 

La precisazione, dovuta - sostegono Pietrucci e Paolucci - si accompagna alla proposta: "Si faccia partire, con entusiasmo unanime e condiviso, una mobilitazione con i Comuni, gli operatori economici, i Parchi, le Università, le Camere di Commercio, le Banche, le istituzioni culturali, tutti gli stakeholders. Siamo disponibili a condividere un percorso per far decollare questo importante organismo, affinché l’Abruzzo non perda altre occasioni e gli abruzzesi possano orgogliosamente riconoscersi nei paesaggi e nelle ambientazioni delle storie girate sul nostro territorio".

Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 13:54

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