Venerdì, 05 Novembre 2021 17:30

Piano delle infrastrutture, scontro sulla marginalizzazione delle aree interne. Fratelli d'Italia: "Primo vero piano di sviluppo per l'Abruzzo". Pietrucci: "Rispondono da Pescara. E i consiglieri aquilani di maggioranza?"

di 

Fa discutere il piano infrastrutturale presentato, nei giorni scorsi, dal presidente della Giunta regionale Marco Marsilio che, in un'ora e venti di conferenza stampa, ha illustrato i progetti - a valere su diverse fonti di finanziamento: Pnrr, fondo complementare, fondi strutturali europei e così via - che dovranno rilanciare l’Abruzzo restituendogli una precisa vocazione di sviluppo.

Un piano che, come avevamo già sottolineato a margine della presentazione, è proiettato sulle aree costiere, con lo sviluppo dei porti di Pescara, Ortona e Vasto (per un investimento totale di 93 milioni di euro circa), e l’alta velocità ferroviaria lungo la dorsale adriatica su cui il paese investirà 5 miliardi di euro, dentro la logica di un allungamento delle reti Ten-T dall’Emilia Romagna e fino a ricollegarsi con la Puglia. Una strategia che si innesta sulla Zes, la zona economica speciale, con Manoppello a fare da ‘cerniera’ (previsto un investimento di 10 milioni) per garantire un collegamento con la costa tirrenica attraverso la ferrovia veloce tra Pescara e Roma.

Lo ribadiamo: in un’ora e venti minuti di conferenza stampa non si è mai fatto cenno all’Aquila, e così alle aree interne sui due fronti del Gran Sasso, che, in sostanza, del nuovo Abruzzo restano ai margini. D'altra parte, il progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità L'Aquila-Roma resterà chiuso in un cassetto - "magari piovessero i soldi", le parole di Marsilio, a dire che l’investimento sarà sulla Pescara-Roma col passaggio da Avezzano e Sulmona - considerato pure che è difficile realizzare una rete Ten-T che colleghi, trasversalmente, il Tirreno all’Adriatico: "è assai più facile che Bruxelles finanzi il completamento della rete già esistente sulla dorsale adriatica, col completamento del tratto dall’Emilia Romagna alla Puglia", ha specificato il governatore.

Non sono mancate le reazioni: la deputata del Pd Stefania Pezzopane ha parlato di aree interne dimenticate, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci di "regione Abruzzo senza futuro"; il capogruppo dem nel Consiglio comunale dell'Aquila, Stefano Palumbo, ha sollecitato la convocazione di un consiglio comunale straordinario. 

A fare muro intorno a Marsilio ci ha pensato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. "Stiamo parlando di un piano che per la prima volta permette all’Abruzzo di essere connesso nel sistema delle aree portuali e nei collegamenti trasversali", hanno messo nero su bianco Guerino Testa, Mario Quaglieri e Umberto D’Annuntiis. Che hanno poi fatto la lista dei provvedimenti specificatamente destinati alle aree interne: "1 miliardo per l’adeguamento e messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25; 21,5 milioni per la viabilità minore delle 5 aree interne abruzzesi; 10 milioni per la progettazione della viabilità interna, tra cui il V lotto della dorsale Amatrice-Montereale-L’Aquila SS260 Picente; 31 milioni per la manutenzione della rete viaria regionale, dei quali quasi 8 milioni per il territorio aquilano (interventi che comprendo anche quelli sulla SP20 e sulla SP 63 Simbruina)".

Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario regionale di Forza Italia, Nazario Pagano: "Un piano di sviluppo della Regione Abruzzo per oltre mezzo miliardo di investimenti con obiettivi chiari e strategici, sia per la fascia costiera quanto per le aree interne lasciate da anni isolate e con notevoli criticità irrisolte. Da parlamentare abruzzese esprimo piena soddisfazione perché finalmente vengono individuati e finanziati interventi strutturali incisivi, indicando le giuste prospettive per il futuro sviluppo dell’intera regione". 

La realtà è un'altra, però; le scelte strategiche, di rilancio dell'economia abruzzese passano per la Zes, la zona economica speciale che non include le aree interne ai piedi del Gran Sasso, sul versante aquilano e teramano, e per le infrastrutture sulla dorsale adriatica e sulla trasversale verso il Tirreno con l'alta velocità Pescara-Roma. E' su questi assi che si muovono i grandi investimenti. Sulle aree interne, arriveranno risorse per la manutenzione della viabilità esistente e poco altro. Certo, c'è il V lotto della L'Aquila-Amatrice a valere sul fondo complementare al Pnrr destinato ai crateri sismici 2009 e 2016/2017 ma non è da lì che passa il futuro dell'economia delle aree interne. Per quel che attiene la manutenzione della rete viaria regionale, invece, 8 milioni su 31 per l'aquilano sono giusto un quarto delle risorse totale stanziati per l'intero Abruzzo. E sui 21,5 milioni per le 5 aree interne indicate dalla SNAI, la strategia nazionale per le aree interne, parliamo di finanziamenti che stanno dentro una programmazione nazionale su cui si lavora da tempo. Il miliardo per l'adeguamento e la messa in sicurezza di A24 e A25, infine, sta nella cornice di un piano governativo su una infrastruttura strategica per l'intero Paese, oltre che per l'Abruzzo, delle aree interne e costiere. 

Insomma, nessuna idea di rilancio economico e sociale e nessuna specifica proposta per invertire un trend che rischia di marginalizzare i territori sui due versanti del Gran Sasso. 

"E’ clamorosa la figura meschina con cui la destra ammette e sottolinea la dimenticanza e la discriminazione subìte dall’Abruzzo aquilano e teramano nella previsione delle infrastrutture regionali", l'affondo di Pietrucci. "Di fronte alle critiche sollevate non solo da me, ma dall’on. Pezzopane, dal Tavolo di confronto sui collegamenti ferroviari veloci, dalla stampa e da gran parte dell’opinione pubblica aquilana, indovinate chi interviene a tranquillizzare, garantire e rassicurare? Intervengono i più autorevoli, prestigiosi e integerrimi paladini dell’interesse economico e sociale dell’Abruzzo interno: Guerino Testa da Pescara e Nazario Pagano da Pescara pure lui. In rappresentanza degli assessori aquilani in Giunta – di cui pare si interesserà la prossima puntata di 'Chi l’ha visto' – i nostri brillanti esegeti del pensiero di Marsilio dichiarano sotto dettatura del capo che non c’è da preoccuparsi e che possiamo tranquillamente affidare a loro il nostro futuro sviluppo".

Naturalmente, "non dicono una parola sulle preoccupazioni espresse" incalza il consigliere regionale dem:" nulla sulla direttrice Ortona-Civitavecchia come rete europea di collegamento; nulla sul rischio di depotenziare l’autostrada A24 e A25; nulla sull’esigenza di integrare i collegamenti a livello appenninico; nulla sulle prospettive di oltre metà dell’Abruzzo interno. La logorroica conferenza stampa di Marsilio non contiene neppure una idea o una proposta nuova: è un elenco di progetti già elaborati nel passato e già previsti a livello regionale e nazionale. Chiunque sarebbe stato capace di mettere insieme un elenco di progetti senza però una visione organica di sviluppo unitario. E i nostri aquilani, oltre a fare le belle statuine mute, servono a qualcosa? Pagano e Testa (da Pescara) parlano anche per conto di Liris e Imprudente? Parlano al posto del Sindaco dell’Aquila? Come mai dall’area costiera non si leva un fiato di dubbio? Forse perché lì trovano ragioni di soddisfazione? E pensano che sia giusto prendere in giro la gente così platealmente?".

Ultima modifica il Venerdì, 05 Novembre 2021 22:21

Articoli correlati (da tag)

Chiudi