"Mentre il sindaco pensa solamente alla sua personale comunicazione a passeggio per la città, l’Amministrazione lascia nel fango chi ha più bisogno di essere aiutato: sono gli aquilani in difficoltà, quelli che a Natale erano in fila alla Casa del Volontariato, quelli che non possono avere neanche un lavoro perché hanno un disabile grave del quale prendersi cura, quelli che per il lavoro non riescono a seguire i figli né trovano una rete sociale che possa sopperire alla loro assenza. C’è emergenza sociale in città e la violenza, quando c’è, affonda anche lì le sue radici. Troppe famiglie sono state lasciate sole con i problemi di sempre, amplificati anche dal Covid".
L'affondo, durissimo, è del capogruppo di Italia viva in Consiglio comunale, Paolo Romano, che sottolinea come il Settore Politiche Sociali, il cui assessore si rende sempre irreperibile e che purtroppo non ha un dirigente dedicato H24, sia al collasso.
"Per comprendere quanto la politica scelga ogni giorno di far brancolare nel buio i suoi uffici, dimenticando al contempo le richieste dei cittadini in difficoltà, basta ripercorrere la cronologia delle modifiche al Regolamento relativo al 'bonus una tantum', quello cioè degli interventi concreti di sostegno economico a chi versa in condizioni di povertà e bisogno socio-economico e non ha scelto il reddito di cittadinanza", sottolinea Romano:
- delibera di giunta approvata ben 8 mesi fa, marzo 2021, che recepisce con estremo ritardo alcune delle migliorie che da inizio consiliatura vengono proposte dall’opposizione per aiutare di più e meglio tutti quelli che ne hanno maggiore necessità;
- delibera di Consiglio comunale approvata con ben 6 mesi di ritardo quasi 2 mesi fa, a metà settembre, e solo grazie all’opposizione che con i suoi voti favorevoli ha permesso che non cadesse il numero legale;
- ’avviso a valere sulle risorse 2021 ancora mancante, nonostante siano passati quasi ulteriori 60 giorni e nonostante la richiesta dei cittadini che cercano risposte".
Facendo un rapido calcolo dei tempi di erogazione delle risorse si rischia, se non ci si sbriga, di arrivare al 2022, "quando dovrà uscire un nuovo avviso per l’annualità di riferimento. Quanto ancora dovranno attendere i cittadini aquilani? Eppure negli atti ufficiali è la stessa amministrazione a riferire “della circostanza che la crisi economica, la disoccupazione, la precarizzazione delle situazioni di lavoro e la contrazione dei consumi, hanno esposto, infatti, sempre più individui ad una condizione di vulnerabilità e povertà”. Questa amministrazione è stata più veloce con il bonus bici elettriche che con quelli povertà. Eppure in città a parte qualche disegnino sull’asfalto mal manutenuto, non esistono (ancora) piste ciclabili né é possibile avvistare schiere di ciclisti come a Copenaghen".