"Da più parti si alza, ormai da tempo, un grido di allarme per lo stallo più assoluto che si registra in Regione nel rilascio delle autorizzazioni da parte dell’Ufficio Piani di Bacino (ex Autorità di Bacino della Regione Abruzzo). L’allarme accorato viene da Sindaci, amministratori pubblici, privati cittadini, ordini professionali e imprese, tutti in grave difficoltà per i ritardi e la lentezza che progetti e interventi urgenti e importanti devono subire".
A denunciarlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (Pd) che sottolinea come la responsabilità non sia dei "pur volenterosi funzionari. Anzi del funzionario. Perché l’Ufficio Piani di Bacino della Regione Abruzzo oltre al titolare, ha una sola diretta collaboratrice. Eppure nel passato in questo servizio operavano diverse unità specializzate nel settore ambientale, geologico e dell’ingegneria idraulica. E nella precedente legislatura si era riusciti a potenziare le attività, ricorrendo a tecnici esterni convenzionati per fronteggiare la gran mole di pratiche della Ricostruzione post-sisma e più in generale le procedure autorizzative legate all’assetto idrogeologico".
Adesso, invece, alla riduzione di personale si aggiunge il rapporto in avvalimento tra l’Ufficio Piani di Bacino del Servizio Difesa Suolo della Regione e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale - Settore sub-distrettuale per la Regione Abruzzo. "Questa procedura prevede attività per il rilascio di pareri sulla compatibilità di interventi privati e pubblici previsti in aree di rischio idrogeologico o idraulico con riferimento ai principali corsi d’acqua abruzzesi e le richieste di perimetrazione avanzate all’Autorità Distrettuale dai Comuni per la messa in sicurezza del territorio con fondi pubblici", sottolinea Pietrucci.
E’ di qualche giorno fa la denuncia del Sindaco di San Pio delle Camere per lo stallo della ricostruzione della frazione di Castelnuovo per il mancato rilascio di questi pareri. "E come se non bastasse - prosegue il consigliere regionale dem - la Regione Abruzzo ha fatto un ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche contro il Ministero della Transizione Ecologica e contro l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale per un presunto conflitto di competenze legate alle autorizzazioni sulle derivazioni idriche. Un conflitto che crea un vero e proprio corto circuito nel rilascio dei pareri vincolanti per le richieste di concessioni idriche (pozzi, centrali idroelettriche, consorzi di bonifica, ecc.) e che scarica sui cittadini le conseguenze e i ritardi. Chiederò l’immediata audizione nella 2^ Commissione consiliare dell’Assessore D’Annuntiis e del Direttore del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti per capire le ragioni di questo stallo operativo e individuare le più adeguate e più rapide soluzioni organizzative".