Lunedì, 22 Novembre 2021 11:54

Marsilio difende il muro della Polonia: "Sacrosanto diritto di blindare i confini"

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"Voglio spezzare una lancia in favore della Polonia: ha il sacrosanto diritto di blindare i suoi confini. Se passa il principio che attraverso la Bielorussia si entra in Europa passando il confine come se non esistesse, si rischia un'invasione di massa. Se l'Ungheria e gli altri paesi della rotta Balcanica non avessero alzato muri, ci ritroveremmo a dover gestire migliaia di migranti".

E in Mediterraneo? "Siamo a favore del blocco navale, Fratelli d'Italia lo è sempre stata".

Parole del presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio che ha inteso commentare così la decisione del governo nazionalista di Morawiecki di avviare in dicembre la costruzione di un muro lungo 180 km, alto tra i 5 e i 6 metri, lungo la frontiera con la Bielorussia.

In quel lembo d'Europa, esiste già uno sbarramento di filo spinato alto due metri e mezzo presidiato da 20mila uomini fra soldati dell’esercito polacco, guardie di frontiera e unità delle milizie territoriali volontarie istituite nel 2017; il filo spinato che, in questi giorni, centinaia di migranti assiepati lungo la linea di confine dal lato bielorusso hanno tentato più volte di attraversare, tranciandolo o sollevandolo. Tentativi istigati o scatenati dalle insostenibili pressioni nei loro confronti fatte dall’esercito e dalle forze speciali del regime bielorusso di Alexander Lukashenko.

Una crisi umanitaria drammatica.

"Se i confini hanno ragione d'esistere, si devono difendere" ha ribadito Marsilio, ospite della trasmissione Omnibus su la7. "Altrimenti, se vogliamo dire che tutti hanno diritto di venire in Europa, mi spieghi la sinistra democratica, progressista e molto umana qual è il numero oltre il quale questo diritto cessa di esistere. Dall'Africa spingono sull'Europa decine di milioni di persone, lo stesso dal cuore dell'Asia; gli squilibri non si risolvono aprendo i confini". 

A domanda sul progetto di legge presentato dai consiglieri regionali del suo partito, Fratelli d'Italia, sul cimitero dei bambini mai nati, Marsilio ha invece provato a 'svicolare': "oggi, quando una persona è costretta ad andare ad abortire, il feto viene buttato tra i rifiuti speciali. Ci sono persone, però, che hanno un'altra sensibilità e vorrebbero poterlo inumare. E' in questo senso che interviene la proposto di legge".

Dunque, "si può scegliere di non aderire alla sepoltura?" ha chiesto la giornalista: "si, si può scegliere liberamente" la risposta del governatore.

Se non fosse che non è affatto così: già oggi, infatti, la sepoltura dei bambini mai nati è prevista dalla legislazione vigente per chi ne fa espressamente richiesta; la proposta di legge di Fratelli d'Italia, invece, prevede che per ogni aborto che si verifichi prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, qualora i genitori non provvedano o non lo richiedano, il seppellimento sia disposto dalla ASL in una specifica area cimiteriale. Di fatto, la sepoltura in un cimitero cattolico diventerebbe così obbligatoria a prescindere dalla volontà della donna, in quanto o la donna acconsente a fare la sepoltura o la sepoltura sarà comunque effettuata.

Evidentemente, Marsilio non era ben informato, o ha fatto finta di non sapere; sta di fatto che il progetto di legge è stato stroncato dalla Commissione Pari opportunità della Regione e, per ora, la discussione è saltata. Sperando che il provvedimento non torni più all'attenzione dell'assise regionale.

Sulla politica nazionale, il Presidente di Regione Abruzzo è parso maggiormente a suo agio: "Sul Quirinale, Fratelli d'Italia ha una posizione chiara: siamo leali al centrodestra che ha avuto una convergenza sulla candidatura di Berlusconi; siamo d'accordo, siamo pronti a votarlo. Ma se la strada per Berlusconi al Quirinale dovesse essere sbarrata, e fossimo costretti dunque a cambiare schema di gioco, la pretesa è che il nuovo candidato si scelga insieme con Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e Udc. O la coalizione di centrodestra esiste sempre o non esiste mai. Ci dovessimo trovare con un pezzo di centrodestra che va per una strada e un pezzo che va per un'altra, sarebbe evidente la crisi strategica della coalizione. Faremo del nostro meglio, sacrificando anche gli interessi del nostro partito, come abbiamo sempre fatto, per avere un centrodestra forte e coeso che possa credibilmente proporsi ai cittadini come maggioranza di governo". 

 

 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 23 Novembre 2021 14:07

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