"I lavori dell’anello unico che hanno rivoluzionato la viabilità della zona ovest risalgono oramai al mese di aprile; sono dunque passati otto mesi da quando i tassisti aquilani hanno iniziato la loro odissea per l’individuazione da parte dell’amministrazione di nuovi posti auto nei quali sostare".
A denunciarlo è il capogruppo di Italia viva nel Consiglio comunale dell'Aquila, Paolo Romano.
"L’assessora delegata li ha incontrati, blanditi e infine dimenticati dopo aver loro rimediato degli stalli in un’area provvisoria che risulta essere di proprietà dell’hotel My Suite: dopo mesi i legittimi proprietari vorrebbero, specialmente con le festività alle porte, potersene riappropriare ad uso dei clienti di hotel, bar e ristorante, mentre i tassisti vorrebbero un’area loro dedicata. Una storia che rischia quindi di inasprire gli animi di entrambe le parti protagoniste, comunque desiderose di essere messe esclusivamente in condizione di poter lavorare. Una storia che dimostra una volta di più quanto questa amministrazione eviti di dialogare con i propri cittadini con la dedizione che meriterebbero".
Eppure le soluzioni percorribili ci sarebbero "benché richiedano quel tipo di lavoro, anche concertativo, che a quanto pare non risulta essere tra le qualità di questa classe dirigente, abituata a massimizzare i risultati, sempre più spesso di natura propagandistica, impiegando il minimo della fatica. E così finisce che 19 tassisti non risultano di prioritario interesse per questa politica e poco importa che loro siano il primo biglietto da visita di chi arriva in città sprovvisto di mezzo proprio e di quanto bisognerebbe invece incentivare il traporto pubblico per vederne il potenziamento, oltre che per non riempirsi la bocca di città green solo quando fa comodo. Abbiamo il villaggio delle casette di Natale che dicono sia stato pensato per attrarre tanti turisti, ma poi proprio quei turisti non li si mette in condizione di raggiungere agevolmente il centro storico boicottando l’unico servizio taxi presente in città".