Giovedì, 16 Dicembre 2021 16:41

Reti Ten-T, Marsilio: "Risultato storico per Abruzzo e dorsale adriatica". Mannetti: "Inserire anche Tirreno-Adriatico per non lasciare fuori l'Abruzzo interno"

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L’estensione dei corridoi europei della rete Tent-T al sistema infrastrutturale abruzzese nel processo di revisione del Regolamento UE sui corridoi di trasporto è una prospettiva concreta; infatti, la Commissione Europea ha presentato la relativa proposta legislativa che porterà in Parlamento Europeo per la revisione di tale regolamento comunitario e che inserisce la dorsale adriatica da Ancona fino a Foggia, e quindi anche l’Abruzzo, nelle reti europee. Per cui, l’Abruzzo risulta, finalmente, attraversato dal Corridoio Baltico Adriatico con l’inserimento nella rete Extended Core della dorsale adriatica (Bologna-Bari) con una conseguente significativa valorizzazione di questi territori.

Lo ha ribadito il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio che già aveva ne aveva dato comunicazione al Consiglio regionale riunito martedì; stamane, il governatore ha tenuto una conferenza stampa a Pescara: erano collegati il ministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile Enrico Giovannini e i presidenti delle Regioni Marche, Francesco Acquaroli, Puglia, Michele Emiliano, e Molise, Donato Toma.

"La città di Pescara, in particolare, fa il suo primo ingresso nella rete dei nodi urbani che comporta l’annessione delle relative tratte di collegamento ferroviario-stradale. Anche il porto di Ortona è entrato per la prima volta nella rete Ten-T con le caratteristiche di terminal stradale-ferroviario nella rete Comprehensive" ha sottolineato Marsilio, ribadendo l'alleanza strategica tra le Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia che, ad ottobre dello scorso anno, hanno sottoscritto un’intesa grazie alla quale, per il tramite della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni, è stata formulata una proposta al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile contenente l’inclusione nella rete Core della sezione Ancora-Bari lungo l’asse adriatico e delle sezioni trasversali che collegano il mar Tirreno all’Adriatico, prerequisito essenziale per appartenere ad un Corridoio.

Un risultato che Marsilio non ha esitato a definire storico.

All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, l’assessore Nicola Campitelli ed il direttore del Dipartimento Trasporti, Emidio Primavera oltre al consigliere regionale Guerino Testa. "Finalmente c’è la prospettiva di collegamenti seri, di alta capacità ed alta velocità - le parole di Marsilio - che possono consentire all’Abruzzo di dotarsi delle connessioni necessarie sia nella direttrice nord-sud sia, riguardo alla portualità, nella direttrice est-ovest. L’Abruzzo era completamente escluso dai Corridoi europei della mobilità – ha ricordato il governatore – ma, grazie alla battaglia condotta insieme alle altre Regioni adriatiche vicine a noi ed al sostegno del ministero, siamo riusciti a fare in modo che il Commissario europeo competente riconoscesse questo nostro diritto,. Mi piace ricordare – ha proseguito – che questa rappresenta la più significativa revisione-variazione rispetto a centinaia di proposte arrivate da tutta Italia. Segno che è stata prodotta una proposta articolata e convincente".

La proposta presentata dal Commissario europeo ai Trasporti comprende anche il riconoscimento del porto di Civitavecchia che si colloca al capo opposto, sul Tirreno, rispetto ai porti di Pescara ed Ortona che entrano anch’essi a far parte della rete. "Questa circostanza – ha inteso chiarire Marsilio – precostituisce le condizioni positive per poter realizzare e far riconoscere anche un collegamento trasversale sul quale stiamo già lavorando e rispetto al quale già ci sono importanti investimenti".

In realtà, lo stesso Marsilio in Consiglio regionale ha restituito un universo temporale molto lungo, il 2040, come tappa intermedia per provare ad inserire la trasversale Tirreno-Adriatica nei Corridoi europei.

Intanto, riguardo alle scadenze temporali legate alla spesa delle risorse, entro il 2026 dovranno essere spesi i fondi del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Nel PNRR, – ha ricordato il presidente della Giunta regionale – era già previsto il raddoppio di un tratto a binario unico della linea ferroviaria tra il Molise e la Puglia che impediva la velocizzazione sostanziale della linea adriatica. Inoltre, sempre all’interno del PNRR è prevista anche una parte dei fondi per la velocizzazione del collegamento ferroviario Roma-Pescara mentre altri fondi sono già impegnati sulle ZES per realizzare l’ultimo miglio del potenziamento dei porti di Ortona e Vasto e dell’interporto di Manoppello. Nel fondo complementare del PNRR, poi, ci sono anche i fondi destinati alle autostrade".

A tal proposito, – ha proseguito Marsilio – "mi auguro, soprattutto in relazione alla A24 ed A25, che possano partire presto i lavori di ammodernamento nell’ambito di un progetto unitario. Va detto, per completezza di informazione, che il ministro Giovannini ha inserito in legge di bilancio, quindi senza il vincolo della scadenza del 2026 ma con un orizzonte temporale più ampio, ben 5 miliardi di euro per trasformare davvero la linea ferroviaria adriatica in una linea più veloce che, per comodità, definiamo Alta velocità anche se tecnicamente non è esattamente così. Si tratta, comunque, di una linea che permetterà di velocizzare sensibilmente, a oltre 200 km orari di media, la percorrenza dei treni, non solo per i passeggeri ma anche e soprattutto per le merci, perché la linea adriatica sarà sempre più specializzata per il traffico delle merci e questo significa poter trasformare l’intera costa adriatica in una piattaforma logistica fondamentale per per le attività imprenditoriali".

All'euforia di Marsilio fa da contraltare, però, nel silenzio del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, la presa di posizione dell'assessora alla Mobilità del Comune dell'Aquila, Carla Mannetti, già Direttore del settore Trasporti della Regione dal 2009 al 2015, iscritta allo stesso partito del governatore e del primo cittadino, Fratelli d'Italia.

"Senza l’inserimento del corridoio Tirreno-Adriatico nella core network, in Abruzzo rischia di aumentare drammaticamente il divario tra fascia costiera e aree interne" ha giustamente messo in evidenza Mannetti.

Mannetti concorda "pienamente" con la posizione dell’eurodeputato Raffaele Fitto che ha giudicato negativamente la scelta di non inserire nei corridoi da un lato la direttrice Bari-Brindisi-Lecce, e dall’altro la direttrice tirrenico-adriatica Civitavecchia-Pescara. "In sede europea - rileva Mannetti, che da direttore del settore Trasporti della Regione dal 2009 al 2015 ha seguito in prima persona la stesura del documento tecnico - sono stati raggiunti due risultati importanti, cioè il prolungamento del corridoio Adriatico e l'inserimento del porto di Ortona nella Comprehensive Network, e quest'ultimo è un fatto importantissimo in quanto valorizza ancora di più il corridoio che collega i due mari. Tuttavia - aggiunge l’assessore - è opportuno unire tutte le forze, locali, regionali, nazionali ed europee per sostenere fino in fondo una battaglia che in sede di discussione parlamentare può essere vinta e le Regioni coinvolte devono fare squadra concentrandosi sul corridoio Tirreno-Adriatico".

La proposta di revisione del Regolamento Ue che definisce la rete di trasporto trans-europea Ten-T - ribadisce Mannetti - va modificata ulteriormente anche per non escludere da finanziamenti e scelte strategiche importanti territori del Centrosud, tra cui l’Abruzzo. Fratelli d’Italia, che in sede parlamentare europea presenterà emendamenti per modificare la mappa e la lista delle core network, deve sostenere questa linea a tutti i livelli e auspico che la battaglia sia condivisa a prescindere dalle appartenenze, per il bene dell’Abruzzo interno".

Anche il Pd regionale si dice convinto che il completamento della dorsale adriatica e la realizzazione della trasversalità Adriatico - Tirrenica sono due obiettivi che vanno portati avanti di pari passo. 

"L’adozione da parte della Commissione europea del riconoscimento del corridoio adriatico da Ancona a Foggia e di Ortona come snodo intermodale nella proposta che sarà avanzata di nuovo regolamento della Reti Ten-T è un risultato storico, che premia lo sforzo di tutta la comunità regionale, a partire dalle forze sociali ed economiche e delle istituzioni" dichiarano Michele Fina e Andrea Catena, rispettivamente segretario e responsabile Infrastrutture del Partito Democratico abruzzese.

Fina e Catena ricordano che "questa battaglia cominciò con l’emendamento approvato dal Parlamento europeo il 28 ottobre 2015, su iniziativa dei parlamentari del Pd Massimo Paolucci, Andrea Cozzolino, David Sassoli ed altri e con il protagonismo della Regione a guida Luciano D’Alfonso. Tale battaglia è stata portata avanti negli anni successivi con determinazione da tutte le forze economiche e sociali abruzzesi e dalla giunta regionale di centrosinistra, che in tale senso ha sviluppato anche il piano strategico della Zes che è funzionale allo sviluppo dei porti abruzzesi come snodi strategici infrastrutturali al servizio dell’economia. Il riconoscimento della dorsale adriatica che consentirà di completare l’alta velocità nel tratto centromeridionale ha un valore enorme per la nostra economia e per i nostri territori. Analogo valore, poiché si tratta di fatti che vanno visti in connessione tra di loro, è il riconoscimento di Ortona come snodo intermodale nella rete Comprehensive, quale terminale ferroviario e autostradale che non può che essere letto nel senso di uno snodo tra il corridoio Adriatico e le connessioni intermodali trasversali (ferrovia, autostrada, interporti)".

Dunque, sostengono i dem, non è esatto affermare, come sostiene il presidente Marsilio, che la trasversalità non sia stata riconosciuta dal governo e dalla Commissione europea. "Il riconoscimento di Ortona quale snodo della rete Comprehensive, se abbinato a quello di Civitavecchia quale porto Core, apre uno spazio importante per sviluppare i collegamenti trasversali, per andare avanti nella messa in sicurezza delle autostrade che ci collegano alla Capitale e nella realizzazione dell’alta capacità tra Roma e Pescara per merci e persone (unica possibilità per fare in modo che la velocizzazione della Ferrovia Pescara - Roma sia finanziabile e sostenibile nel tempo). Questo risultato è oggi a portata di mano grazie soprattutto all’impegno unitario delle forze sociali ed economiche, il cui manifesto per la trasversalità il Pd ha sottoscritto con convinzione insieme con i parlamentari e i consiglieri regionali del centrosinistra e del M5S. Il completamento della dorsale adriatica e la realizzazione della trasversalità adriatico - tirrenica sono due obiettivi che vanno portati avanti di pari passo, perché ciò vuol dire portare avanti uno sviluppo armonico della nostra regione, che coinvolga pienamente anche le aree interne. Ancora una volta si conferma che il futuro del nostro paese e dell’Abruzzo, al contrario di ciò che pensano le destre sovraniste, passa per l’Europa e per il suo rilancio come realtà economica e sociale integrata. Un ringraziamento va anche al Ministro Giovannini e al governo, per l’attenzione avuta nei confronti della nostra regione. La battaglia va ora condotta a termine perché la proposta della Commissione sia approvata e migliorata nell’interlocuzione con il Parlamento europeo. Il Pd abruzzese continuerà a lavorare in questa direzione, anche grazie allo stretto legame con i nostri rappresentanti europei".

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