“Sembra che la strategia di Tua, l'azienda del trasporto pubblico regionale, sia ormai quella di danneggiare gli utenti, di peggiorare il servizio, di complicare la vita ai pendolari, di ridurre corse e fermate, di operare - in spregio ad ogni minima correttezza - senza neppure coinvolgere o addirittura informare le amministrazioni interessate”.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale dem Pierpaolo Petrucci che evidenzia come in Valle Peligna sia in atto “un drastico peggioramento del servizio da e verso la capitale”.
“Già durante la scorsa estate - ricorda Pietrucci - si è registrata una brusca riduzione di corse, passate da cinque a due e senza alcun collegamento nel fine settimana. Da oggi, invece, il servizio si ridurrà anche nel numero di fermate. Dopo aver tagliato la fermata di Pratola paese e quella (già da tempo) della stazione di Sulmona, da stamane sono state soppresse a Sulmona anche le fermate di Porta Napoli e della Villa comunale. In pratica chi vuol viaggiare su Roma ha a disposizione tre fermate a Sulmona (all’ospedale, sotto il ponte Capograssi e al centro commerciale Il Borgo) e una a Pratola di fronte al casello autostradale di Pratola”.
“Naturalmente – per essere ancora più indifferenti verso l’utenza – Tua si limita a scrivere questi cambiamenti sul suo sito web, spesso senza preavviso e senza comunicarlo a nessuno, nemmeno ai sindaci trattati come pezze da piedi. Se la motivazione di Tua è l’assenza sicurezza di alcune fermate, ci si chiede perché siano state utilizzate finora degli stalli pericolosi, oppure perché quelle fermate continuino ad essere normalmente utilizzate per le altre tratte, o ancora perché non si mettono in sicurezza con i dovuti lavori di adeguamento. Se invece la motivazione di TUA è una presunta “ottimizzazione” dei tempi, c’è da chiedersi: a che serve ridurre i tempi morti e velocizzare le corse se questo avviene a danno degli utenti – con aumento di costi e tempi di arrivo alle nuove fermate – e rischiando, con questi disagi, di far diminuire il numero dei passeggeri? A chi serve un autobus che viaggia più veloce ma sempre più vuoto?”.
“Io un’idea ce l’ho: servirà a qualcuno a dimostrare, da qui a un anno, che quelle corse le prende sempre meno gente, che dunque non sono economicamente sostenibili e, infine, a decidere di cancellarle completamente. Per realtà che non hanno l’alternativa del trasporto ferroviario e che – nel caso dell’Aquila – hanno l’autostrada più costosa e più lenta d’Italia, il servizio di Tua si sta rivelando una beffa e un’offesa”.
Pietrucci, nel sottolineare come la gestione di Tua stia tagliando fuori dal trasporto pubblico regionale molte aree interne, ricorda anche la vicenda della biglietteria dell’Aquila. “Per quanto riguarda L’Aquila - senza voler tornare sul taglio di corse che danneggiano pendolari, lavoratori e studenti – ricordo solo la perdurante vergogna della biglietteria. Dopo l’improvviso e demenziale trasferimento dal terminal dello scorso 26 luglio, il sindaco promise solennemente che entro ottobre sarebbe stata ripristinata. Una bufala gigantesca. La biglietteria sta ancora in via Strinella 156: strano che il sindaco non se ne sia accorto”.