"Abbiamo fatto il punto della situazione per rafforzare tutto il lavoro di terapie precoci, di assistenza domiciliare, di individuazione dei casi asintomatici. Ho chiesto ai ministri Mariastella Gelmini e Roberto Speranza di smetterla di fare tamponi a raffica sulle persone asintomatiche perché questo sistema non regge più e le regioni sono disperate".
Sono le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, al termine dell’Unità di crisi per il monitoraggio della situazione Covid che si è riunita in serata, a Pescara, prendendo atto del passaggio in 'zona gialla' che dovrebbe essere formalizzato dal Governo in questi giorni. "Sostanzialmente non fa nessuna differenza, perché alcune misure, come quella delle mascherine all’aperto, erano già state introdotte nelle zone bianche", ha tenuto a sottolineare il governatore.
Intanto, "tutte le Asl sono al lavoro sulla rimodulazione dei posti letto sia nei reparti di terapia intensiva, sia in area medica, così da non farsi trovare impreparati ad un eventuale peggioramento della pressione ospedaliera" ha rassicurato l'assessora alla Salute Nicoletta Verì. "Per quanto riguarda la scuola, resta confermata al momento la data del 10 gennaio per la ripresa delle lezioni in presenza, preceduta dagli screening volontari sui ragazzi che verranno programmati in numerose località nel fine settimana”
"Cerchiamo di concentrarci sullo screening per ricominciare le lezioni in sicurezza", ha ribadito Marsilio.
L’obiettivo dichiarato è quello di "setacciare tutti i casi positivi che possono essere trovati con i tamponi antigenici per riaprire il 10 nella maggiore sicurezza possibile e continuare a lavorare come abbiamo fatto; la Regione Abruzzo è tra le migliori in questo senso, con anticorpi monoclonali, cure, terapie e il nuovo farmaco che ci è stato fornito per i casi target. Speriamo che possa dimostrarsi efficace così da permetterci d reggere l’onda d’urto di questa variante Omicron".
E sul tema ricoveri, Marsilio ha aggiunto: "Al Governo abbiamo chiesto anche di rivedere la classificazione dei casi in ospedale perché abbiamo una percentuale importante di persone che non vanno nelle strutture sanitarie a causa del Covid: ci vanno per altro, fanno il tampone di controllo, scoprono di essere positive e vengono poi conteggiate per le soglie Covid. Questo - osserva il presidente - è improprio, perché quel sistema che avevamo individuato come Regioni serve a valutare quanto il Covid impatti sugli ospedali, cioè le persone che finiscono in ospedale per colpa del Covid, non quelle che vengono scoperte casualmente e che sono asintomatiche".
Tornando sulla questione 'caos tamponi', "incide profondamente anche sulla campagna vaccinale, perché è praticamente impossibile gestire una mole di tamponi di questo genere e proseguire spediti con le vaccinazioni. Oggi molte Regioni hanno sollevato al Governo questo grido d’allarme", ha concluso Marsilio.