Venerdì, 14 Gennaio 2022 14:18

Consiglio comunale, la maggioranza si spacca: passa la mozione per l'adeguamento contrattuale alle insegnanti comunali del pre e dopo scuola

di 

La vicenda si trascina, irrisolta, da più di dieci anni.

Parliamo delle insegnanti comunali che svolgono le attività di pre e interscuola in diversi poli scolastici primari del Comune dell'Aquila, servizio che sta in capo alla società partecipata Afm.

Ebbene, non solo le insegnanti sono sotto organico, e da quasi due anni sotto pressione per l'emergenza pandemica, ma continuano ad avere contratti che andrebbero adeguati, così come la politica ha reiteratamente promesso di fare, a 24 ore settimanali e 12 mensilità lavorative. Attualmente, le professioniste guadagnano 500 euro al mese per svolgere una attività indispensabile per la cura dei bambini che fanno richiesta del servizio.

Già nel bilancio di previsione 2017 era stato approvato un emendamento che assegnava 30mila euro per coprire gli adeguamenti contrattuali delle insegnanti; nel luglio 2018, poi, con delibera di Consiglio comunale n. 67 venne approvata una mozione avente ad oggetto la 'variazione Bilancio in favore AFM per l'adeguamento dei contratti del personale pre-interscuola'

Passano i mesi, niente si muove; a gennaio 2021, dunque, al momento di discutere il provvedimento di 'razionalizzazione periodica delle partecipazioni azionarie del Comune dell'Aquila', viene presentato un emendamento che mira a "dare concretezza all’adeguamento dei contratti delle educatrici del pre e inter scuola a 24 ore settimanali e a 12 mensilità lavorative. Nel bilancio sono allocate le risorse finanziarie occorre solo che l’AFM e l’assessorato al Sociale diano attuazione a quanto già deciso dal Consiglio Comunale", viene spiegato. 

L'emendamento, però, viene bocciato.

Il mese successivo, a febbraio 2021, l'emendamento viene ripresentato all''atto di indirizzo e controllo nei conferonti delle società partecipate dal comune dell'Aquila e nei confronti dell'Istituzione centro servizi anziani': il provvedimento è ancora bocciato, con l'impegno dell'assessorato alle Politiche sociali, però, a "perorare in tempi celeri la causa dell'adeguamento contrattuale delle insegnanti".

E' passato quasi un anno, da allora: ad oggi, non si sono fatti passi in avanti.

Per questo, i consiglieri Paolo Romano (Italia viva) ed Elisabetta De Blasis (Fratelli d'Italia) hanno presentato stamane una mozione per impegnare l'assessore Francesco Bignotti "ad attuare l’adeguamento contrattuale delle insegnanti del servizio di pre e inter scuola comunale, come da volontà specifica del Consiglio Comunale; a dare un cronoprogramma certo della fase di attuazione e a garantire, fin da subito, un ulteriore step in terza commissione per relazionare su quanto effettuato".

Stavolta, il provvedimento è stato approvato; la maggioranza si è spaccata: 12 i voti favorevoli, 11 i contrari. 

Eppure, l'assessore Bignotti aveva parlato di "mozione del tutto ridondante" rispetto alle attività messe in campo dall'amministrazione; "per quanto di competenza dell'assessorato, sono state intavolate discussioni specifiche con le istituzioni scolastiche per dare vita ad un servizio che possa garantire alle insegnanti le ore in più rispetto agli attuali contratti. E' stato chiesto alle scuole di far pervenire esigenze di spazi e orari per una rinnovata progettualità: ad oggi, sono arrivate richieste da parte di tre Istituti comprensivi su sei. Si procederà, dunque, a definire il nuovo servizio: a quel punto, faremo richiesta ai settori comunali competenti affinché si possa procedere materialmente con aumento del monte orario delle insegnanti". 

Bignotti non ha mancato di sottolineare come la mozione impegni "personalmente il mio assessorato a mettere in campo azioni amministrative su cui non ha alcuna delega; evidentemente, si parla di adeguamenti di contratti di personale che non spettano al mio assessorato".

Durissima la replica di Romano: "Bignotti parla di atto ridondante e mi fa sorridere: evidentemente, in cinque anni di amministrazione non ha capito ancora quali sono gli strumenti a disposizione di un Consigliere comunale; se l'amministrazione opera prende il giusto plauso, se non opera, però, i consiglieri comunali hanno il dovere di sollecitare soluzioni alle criticità che emergono. Piuttosto, l'assessore dovrebbe chiedersi come mai, in cinque anni, non è riuscito a risolvere il problema. Parla di competenze: ebbene, vorrei ricordargli che ha potere di indirizzo nell'individuare il progetto da implementare per arrivare all'adeguamento contrattuale delle insegnanti che, in questi anni, non è stato mai realizzato".

D'altra parte, nel dicembre 2019 - a proposito dell’analisi annuale delle società partecipate - l’assessore al ramo Fausta Bergamotto dichiarò, in risposta al consigliere Angelo Mancini, che 'riguardo la problematica legata alle cosiddette educatrici che svolgono il servizio di pre e inter scuola c'è un atto di indirizzo, c'è stato anche uno stanziamento in bilancio, però è evidente che per poter affidare il servizio ulteriore occorre un progetto e il progetto ora è l’AFM che lo deve elaborare insieme al servizio sociale'. "Insomma, la mozione non è affatto ridondante: è lei in forte ritardo nel dare corpo ad una proposta che possa risolvere il problema".

Le parole di Bignotti hanno visibilmente irritato la stessa Bergamotto che detiene la delega a personale e partecipate: "Se c'è una cosa che non condivido è lo scaricabarile. Ho ribadito in diverse occasioni che il mio assessorato può intervenire soltanto per modificare il contratto di servizio. Punto. Le insegnanti non sono personale del Comune, sono personale dell'Afm che è una partecipata: è la società che deve farsi carico, dunque, col settore Politiche sociali, di elaborare un progetto. Fatto ciò, interverrà l'assessorato di mia competenza e farà ciò che deve, come sempre".

A dire che è Bignotti a doversi muovere. 

Dunque, le operazioni di voto: ad esprimersi a favore della mozione, oltre ai proponenti Paolo Romano ed Elisabetta De Blasis (che ha votato diversamente dal suo gruppo), sono stati Stefano Palumbo e Stefano Albano (Pd), Americo Di Benedetto, Elia Serpetti, Emanuela Iorio e Antonio Nardantonio (Il Passo Possibile), Lelio De Santis (Cambiare insieme), Angelo Mancini (L'Aquila sicurezza e lavoro), Berardino Morelli (Forza Italia) e Silvia D'Angelo (Fratelli d'Italia).

E' stato proprio il voto di Silvia D'Angelo a determinare il via libera alla mozione: evidentemente, la consigliera si è confusa avendo votato a favore prima di tentare una retromarcia esprimendo un voto contrario che, tuttavia, non è stato possibile accogliere. 

Dodici, dunque, i voti favorevoli, undici i contrari, e cioé Laura Cucchiarella, Francesco De Santis, Luigi Di Luzio, Roberto Silveri (Lega), Roberto Santangelo e Luca Rocci (L'Aquila futura), Roberto Tinari e Chiara Mancinelli (Forza Italia), Ersilia Lancia, Tiziana Del Beato e Giancarlo Della Pelle (Fratelli d'Italia). 

 

Articoli correlati (da tag)

Chiudi