Da lunedì 24 gennaio, l'Abruzzo è in zona arancione.
Una notizia attesa: d'altra parte, da giorni erano stati 'sforati' tutti e tre i parametri che tenevano la regione in zona gialla: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è oltre il 20%, in area medica oltre il 30%; l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è abbondantemente sopra la soglia di 150.
Ma che cosa cambia?
Con le recenti misure introdotte dal Governo sono state eliminate gran parte delle differenze tra le restrizioni della zona gialla e quelle della zona arancione. Ne restano però alcune: la principale riguarda il ritorno dell'autocertificazione per gli spostamenti. In zona arancione, infatti, senza Green pass non si può uscire fuori dal comune di residenza, se non per questioni di necessità, come lavoro, salute e accedere a servizi non disponibili nel proprio comune; tanto meno si può uscire dalla propria provincia o regione. La regola è diversa per chi abita in comuni con meno di 5 mila abitanti: può uscire fuori dal proprio comune, ma restando entro 30 chilometri di distanza e senza raggiungere capoluoghi di provincia.
In zona arancione, inoltre, sono limitati gli ingressi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. In questi casi, infatti, è necessario mostrare il super Green pass per entrare nei negozi ospitati nei grandi edifici commerciali e che non vendono beni di prima necessità. Accesso quindi sempre garantito a tutti solo in alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabaccherie ospitati dai centri commerciali.
Infine, è necessario il super Green pass - anziché il certificato "base"richiesto in zona gialla - per partecipare a corsi di formazione in presenza.
Dal 1 febbraio, invece, entra in vigore il nuovo Dpcm che indica tutte le le attività commerciali in cui non servirà né il Green Pass rafforzato né quello base.
Le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia saranno sempre garantite, senza bisogno di esibire alcuna certificazione verde; per tutto il resto, sigarette, libri e giornali compresi servirà il Green Pass base, ma non nei chioschi all'aperto o ai distributori automatici. E anche per andare a ritirare la pensione alle Poste. E' saltata infatti l'attesa deroga per consentire, in questo caso, l'accesso agli uffici postali e nelle banche dove dall'1 febbraio, così come per finanziarie e tutti gli uffici pubblici, sarà necessario avere almeno un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido.
I controlli saranno affidati agli stessi esercenti o al personale dei luoghi in cui è richiesto il Pass.
Nei centri commerciali che comprendono attività diverse sarà consentito entrare senza Pass solo per accedere a negozi essenziali: dunque si potrà entrare liberamente in un centro commerciale se si è diretti in una farmacia o in una parafarmacia ospitata in quei locali.
Ecco nel dettaglio le attività alle quali si potrà accedere dal primo febbraio senza il pass:
- Alimentari e prima necessità: Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto; commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica); commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
- Salute: E’ sempre consentito l'accesso per l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori. Questi ultimi però, per rimanere all'interno delle strutture residenziali, socio assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno aver fatto il booster oppure avere l'esito di un tampone negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti se hanno solo due dosi di vaccino o sono guariti dal virus.
- Sicurezza: E’ consentito l'accesso agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti.
- Giustizia: E’ consentito l'accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata.