"L’Aquila aspetta dalle forze civico progressiste una forte e credibile proposta politico-amministrativa; sia chiaro, non è un diritto offrire alla città un’alternativa alla disastrosa amministrazione di centrodestra bensì un dovere. E come tale noi lo viviamo".
A dirlo è L'Aquila coraggiosa (Articolo uno e Sinistra italiana) che sottolinea di voler discutere "di progetto per la città, dell’Aquila che vogliamo: una città che immaginiamo più solidale ed eguale, più curata e bella, più vivibile ed ecologica, più giusta, aperta e, quindi, più forte, con più opportunità per tutte e per tutti. L’Aquila coraggiosa vuole occuparsi di questo, di urbanistica, ecologia, di cultura, di lavoro, di cura, povertà, fragilità, delle potenzialità, delle ricchezze e delle contraddizioni della nostra città. Siamo felici che si sia riusciti a costruire un tavolo largo, ampio, animato dalle forze progressiste, civiche e democratiche; siamo felici che, finalmente, l’unità venga considerata un valore da tutte e tutti, anche da chi fino a poche settimane fa aveva in campo altri percorsi. Abbiamo contribuito in maniera decisiva, e non senza fatica, a far sì che ci si ritrovasse a parlare di temi, e non soltanto di nomi".
Ora, però, è tempo di fare un passo in avanti e non un passo indietro, ribadisce L'Aquila coraggiosa; "è tempo di dare concretezza al percorso avviato. Per questo l’unità non va soltanto evocata ma praticata. E il luogo per farlo è il tavolo di coalizione, che si è dato dei tempi e delle regole chiare sulla costruzione del progetto politico e sulla selezione della personalità che dovrà farne sintesi, dandogli volto e gambe. Ringraziamo coloro che si sono generosamente messi a disposizione della coalizione per guidarla alle elezioni; si tratta di profili di altissimo livello che testimoniano la qualità della classe dirigente che possiamo offrire alla città. Se ci sono altre candidature, sia il tavolo a valutarle. Dobbiamo scegliere una/un candidata/o, e non un criterio".
E deve essere chiaro che "a questo punto non si possono accettare ultimatum, forzature o condizioni, se davvero per tutti il fine è l’unità. Noi, come sempre, proveremo a lavorare e dare il nostro contributo nell’esclusivo interesse della città".