"Ci sono voluti ben 36 mesi di governo del centrodestra per arrivare alla prima delibera sull’edilizia sanitaria, peccato che le novità siano davvero poche, direi nessuna. Per poter utilizzare i fondi, infatti, la Regione deve approvare il piano sanitario, com’è scritto a chiare lettere anche sui verbali dell’ultimo tavolo di monitoraggio della sanità, in particolare per la rete ospedaliera".
A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che commenta così la conferenza stampa tenuta stamane dal governatore Marco Marsilio e dall'assessora alla salute Nicoletta Verì [qui l'approfondimento].
"La Regione, d'altra parte - aggiunge Paolucci - non è riuscita finalmente a presentare la rete ospedaliera per programmare una sanità davvero efficiente come si dice. Quindi ancora fumo negli occhi degli abruzzesi che stanno perdendo di giorno in giorno il diritto a cure e a strutture davvero moderne ed essenziali”, l'affondo.
"Per progettare i presidi presentati hanno fatto ricorso alle ulteriori risorse dell’articolo 20 – precisa l’ex assessore alla Sanità – bene, si tratta di fondi aggiuntivi rispetto alla prima tranche che erano disponibili per Avezzano, Lanciano, Vasto e il 118 dell'Aquila, oltre ad altri interventi, ma per quanto riguarda la cassa sono sempre 143 i milioni stanziati dal Governo Renzi, ma ad oggi fermi a causa loro. Parlano di giornata storica, ma non dicono che per utilizzare le ulteriori poste è necessario spendere le prime, che sono ferme perché, a loro volta, potranno essere impiegate solo dopo che questo governo regionale varerà il piano sanitario e la rete ospedaliera".
In sostanza, dopo 36 mesi hanno semplicemente approvato una delibera di Giunta regionale che contiene intenti. "Purtroppo, poco vedremo se nei 24 mesi che restano a questa legislatura non approveranno i due documenti che sono i grandi assenti e dovrebbero essere invece i grandi interpreti della politica sanitaria di una regione".